Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

L’INGRESSO A NAPOLI DI CARLO DI BORBONE

Posted by on Feb 7, 2024

L’INGRESSO A NAPOLI DI CARLO DI BORBONE

“Precedeva la cavalleria Spagnola, indi una quantità grande di Baroni alla rinfusa, in mezzo de’ quali cavalcava il Reale Infante assistito da’ Signori della sua Corte, e dalla Generalità, e Capi militari […]. Seguiva la guardia del corpo, e finalmente l’equipaggio Reale”. Vestiva l’Infante una giamberga alla Francese di ricco drappo di oro ed argento guarnita di grossi bottoni di brillanti, e su di essa portava due ordini del Toson d’oro e di S. Spirito. In testa portava un picciol cappello con piuma, nel di cui lato eravi un prezioso gioiello similmente di brillanti collocato nel mezzo di alcune fettucce a foggia di coccarda a color rosso e bianco, colla quale insegna andavano contraddistinti non solamente i Signori della sua Corte, ma similmente tutto l’esercito”.

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Real camera di Santa Chiara, Napoli

Posted by on Mar 1, 2022

Real camera di Santa Chiara, Napoli

storia

Questo fondamentale organo dello Stato subentrò, in base alla prammatica dell’8 giugno 1735, al Consiglio Collaterale di epoca vicereale. Con la soppressione di quest’ultimo, Carlo di Borbone, da poco salito al trono di Napoli, intendeva “stabilire un governo giusto, forte, uniforme e tranquillo, duraturo e incorruttibile” (A. Pannone, p. 79), riservando a sé stesso il diritto di guerra e di pace, le relazioni con l’estero, l’emanazione delle leggi, della concessione di dispense e di privilegi, la conoscenza dei reclami dei vassalli contro le decisioni dei tribunali e il diritto di provvedere a tutti i bisogni dello Stato.

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