Posted by altaterradilavoro on Feb 7, 2024
“Precedeva la cavalleria Spagnola, indi una quantità grande di Baroni alla rinfusa, in mezzo de’ quali cavalcava il Reale Infante assistito da’ Signori della sua Corte, e dalla Generalità, e Capi militari […]. Seguiva la guardia del corpo, e finalmente l’equipaggio Reale”. Vestiva l’Infante una giamberga alla Francese di ricco drappo di oro ed argento guarnita di grossi bottoni di brillanti, e su di essa portava due ordini del Toson d’oro e di S. Spirito. In testa portava un picciol cappello con piuma, nel di cui lato eravi un prezioso gioiello similmente di brillanti collocato nel mezzo di alcune fettucce a foggia di coccarda a color rosso e bianco, colla quale insegna andavano contraddistinti non solamente i Signori della sua Corte, ma similmente tutto l’esercito”.
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Posted by altaterradilavoro on Gen 23, 2023
Il 10 maggio 1734 l’infante don Carlo di Borbone, figlio terzogenito del re di Spagna Filippo V e di Elisabetta Farnese, fece il suo solenne ingresso in Napoli, accolto con grandi festeggiamenti dalla popolazione locale, decretando così la nascita del regno duo-siciliano.
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Posted by altaterradilavoro on Ago 20, 2022
EDITTO DI CARLO III Re di Napoli e di Sicilia
CARLO pеr grazia di Dio Re delle Due Sicilie Gerusalemme Infante di Spagna, Duca di Parma, Piacenza, Castro, Gran Principe ereditario di Toscana.
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Posted by altaterradilavoro on Mag 27, 2022
L’anniversario della battaglia di Bitonto del 25 Maggio 1734 nella quale Carlo di Borbone sconfisse gli Austriaci e diede vita a quello che sarà l’inizio del riscatto delle terre italiche e che segnerà la nascita della dinastia borbonica Duosiciliana (non più spagnola!).
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Posted by altaterradilavoro on Mar 1, 2022
storia
Questo fondamentale organo dello Stato subentrò, in base alla prammatica dell’8 giugno 1735, al Consiglio Collaterale di epoca vicereale. Con la soppressione di quest’ultimo, Carlo di Borbone, da poco salito al trono di Napoli, intendeva “stabilire un governo giusto, forte, uniforme e tranquillo, duraturo e incorruttibile” (A. Pannone, p. 79), riservando a sé stesso il diritto di guerra e di pace, le relazioni con l’estero, l’emanazione delle leggi, della concessione di dispense e di privilegi, la conoscenza dei reclami dei vassalli contro le decisioni dei tribunali e il diritto di provvedere a tutti i bisogni dello Stato.
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