Alta Terra di Lavoro

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Premio Terra Laboris e il Comitato Luigi Giura

Posted by on Mag 27, 2019

Premio Terra Laboris e il Comitato Luigi Giura

Per il secondo anno consecutivo, il nostro Comitato ha avuto il piacere di consegnare il premio itinerante “Alta Terra di Lavoro” giunto alla 4^ edizione. La cerimonia si è svolta ieri, sabato 25 maggio, a Rongolise di Sessa Aurunca (CE) ed è iniziata con una visita guidata alla Chiesa Rupestre di Santa Maria in Grotta. Situata su un colle, la Chiesa è costituita da due cavità intercomunicanti ricavate in un banco di tufo . Particolarmente interessanti gli affreschi alle pareti del piccolo santuario a testimonianza dell’importanza di questo complesso rupestre e la sua fruizione continua nel tempo. Il programma ha previsto una messa a 160 anni dalla scomparsa di Ferdinando II di Borbone. Il Vice presidente, Luca Salvatore, ha consegnato il Premio Luigi Giura al Prof. Antonio De Cristofaro, Ordinario di Entomologia all’Università degli Studi del Molise. Dopo la cerimonia della premiazione, la serata è proseguita con un gustoso rinfresco e con intermezzi musicali del gruppo musicale “Controra” e dell’Associazione “Ariella”. L’evento è stato interessante e coinvolgente, nonostante una dispettosa pioggerellina. Un sincero grazie a Claudio Saltarelli, Presidente dell’Associazione Identitaria Alta Terra di Lavoro e all’associazione “Ro Centimbero” per la visita guidata e l’ospitalità. Arrivederci al prossimo anno per la 5^ edizione del Premio.

Comitato Luigi Giura

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Premio Terra Laboris 2019

Posted by on Mag 26, 2019

Premio Terra Laboris 2019

L’idea di questo Premio nasce dalla volontà di mettere in risalto le eccellenze di un territorio, quello casertano-campano in particolare, ma “meridionale” in generale, che troppo spesso non godono della visibilità, mediatica e non solo, che invece toccherebbe alle stesse se facessero parte dell’altra metà del territorio italiano.

Il Premio è stato imitato, sin da subito, da altri gruppi, associazioni e organizzazioni, a testimonianza del valore e della validità dell’idea che ne ha ispirato l’istituzione e la realizzazione.

Esso è intitolato alla Terra Laboris, l’antica Terra di Lavoro: ubertoso territorio a nord di Napoli, ricco di opifici e attività culturali fino al 1860 circa.

Questa precisazione … “fino al 1860 circa”, spiega la ragione del perché, ad averlo ideato, sia stata una Associazione che opera per la riscoperta della storia del nostro “meridione”, di quella storia, cioè, che non fa parte dei programmi curriculari delle scuole italiane, storia il cui oblio ha contribuito a far sì che il Territorio ricco e fiorente1 cui si accennava prima (quello del Regno delle Due Sicilie, cioè) sia diventano poco più che una connotazione geografica: Meridione, appunto.

Troppo lungo sarebbe spiegare, qui, le ragioni e le vie di una tale “trasformazione” non voluta, non scelta da chi la subì.

Per questa ragione, volendo dare comunque un primo incipit a chi fosse digiuno di ogni dato in merito, ispirandoci alle parole, che i fatti successivi dimostreranno essere profetiche, dello storico inglese Patrick K. O’ Clery (1849-1913)…La rivoluzione – come all’epoca venivano chiamati i fatti “unitari” che interessarono anche il regno dei Borbone – la giudicheremo non dalle parole di coloro che l’hanno avversata, ma da quelle di coloro che l’hanno voluta, sostenuta ed aiutata2, riportiamo, fra i numerosissimi esempi possibili, la cosiddetta “mozione d’inchiesta” presentata, appena otto mesi dopo l’inizio dell’ottava legislatura, da Marzio Francesco Proto Carafa Pallavicino, duca di Maddaloni, deputato del Parlamento italiano.

Egli, napolitano critico nei confronti dei Borbone quando questi regnavano, divenne accusatore aspro e sarcastico del nuovo corso (anche da lui auspicato) che i fatti messi in campo dai “nuovi regnatori” (soltanto per accennare ad un altro, fra i tanti sostenitori pentiti della Rivoluzione: Giacinto de’ Sivo) rivelarono essere ben altro rispetto a quello che le élite pensavano e si attendevano da esso.

Particolare interesse, per chi avesse fretta, rivestono le parole che possono leggersi alle pagine 17 (il vero programma unitario: “Napoli starà peggio, ma noi staremo meglio”) e 10 (le sue prime, strumentali realizzazioni…Tutto si fa venir dal Piemonte…etc.) della versione on line reperibile qui … https://www.eleaml.org/rtfsud/napoli/Onorevoli_Signori_Proto_Maddaloni.pdf

Tutto il resto, per chi ne ha voglia, viene di seguito.

Fiorentino Bevilacqua

24.05.2019

  1. E’ superfluo precisare…pur con le sue criticità, perché non siamo manichei come lo sono i detrattori del “meridione” quando descrivono noi e se stessi.
  2. Patrick Keyes O’Clery, La rivoluzione italiana, Ares editore. (O’Clery, avvocato, storico, fu anche deputato alla Camera dei Comuni).
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Programma Premio Terra Laboris 2019

Posted by on Mag 14, 2019

Programma Premio Terra Laboris 2019

Dopo aver comunicato i nomi dei vincitori della quarta edizione del Premio Terra Laboris oggi pubblichiamo il programma dell’evento che si terrà alla Chiesa Rupestre di Santa Maria in Grotta a Rongolise di Sessa il 25 maggio 2019. A seguire due articoli che descrivono il luogo che per la sua sacralità trasmette delle emozioni uniche

16 e 30

Apertura Chiesa Rupestre con visite guidate gratuite organizzate dall’associazione culturale “Ro Centimbero”

18 e 25

“Pange Lingua” interpretato da Loredana Terrezza

18 e 30

Santa Messa officiata da Don Goffredo Nyakairu  a 160 anni dalla scomparsa di Ferdinando II di Borbone

19 e 30

Consegna del Premio Terra Laboris 2019 e Premio Terra Laboris Luigi Giura

A seguire intrattenimento con rinfresco preparato dall’ associazione culturale “Ro Centimbero” con intermezzi musicali a cura de la “Controra” e associazione culturale “l’Ariella”



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I VINCITORI DEL PREMIO TERRA LABORIS 2019

Posted by on Mag 6, 2019

I VINCITORI DEL PREMIO TERRA LABORIS 2019

Il Premio Terra Laboris 2019, giunto alla quarta edizione, è stato vinto dal Maestro Pasticciere Dario Saltarelli e dal Prof. Antonio De Cristofaro per la sezione tecnico-scientifico “Luigi Giura”

Dario Saltarelli per la sua ricerca costante delle essenze migliori e nascoste dei prodotti della nostra terra, quella che una volta era la Terra di Lavoro del Regno delle Due Sicilie, ha creato dei lievitati utilizzati nella pasticceria secca e in quella fresca di altissimo livello per qualità e originalità.
Dario pluripremiato in tutta Europa è diventato anche ambasciatore nel mondo della Reggia di Caserta

Il Prof. Antonio De Cristofaro docente dell’Università degli Studi del Molise per il lungo, brillante lavoro di studio che ha portato all’identificazione dei segnali chimici utilizzati da insetti di interesse agronomico.
Per l’applicazione pratica degli stessi e per la presenza continua e costante sul campo, al fianco di coloro che hanno sete di conoscenza per “non affondare inutilmente l’aratro nel seno di una terra ignota”.

Come già comunicato i premi verranno consegnati sabato 25 maggio alla Chiesa Rupestre Santa Maria in Grotta di Rongolise di Sessa

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