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Corsi e ricorsi storici…di Erminio De Biase

Posted by on Apr 15, 2018

Corsi e ricorsi storici…di Erminio De Biase

 

…affermava quel grand’uomo che era Giambattista Vico. E, come sempre, aveva ragione.

1848 – Tutta l’Europa è pervasa da “spontanei” moti popolari. Tutta l’Europa, ma non l’Inghilterra, altrimenti i suoi affari commerciali ed industriali sarebbero andati in rovina perché il governo inglese – allora come oggi – ha sempre messo innanzi il “dio scellino”, sostenendo ora le rivoluzioni, ora le reazioni, per poter vendere armi, munizioni, navi da guerra, come scriveva Giuseppe Buttà, o… per fregarsi il petrolio degli altri, come aggiungo io.

1855 – Guerra di Crimea, un conflitto fatto scoppiare ad arte per evitare che la flotta russa, attraverso un libero passaggio dei Dardanelli, potesse essere sempre più presente nel Mediterraneo a scapito del commercio inglese.

1860 – Con l’occulto (ma non troppo) sostegno britannico viene fagocitato il Regno delle Due Sicilie, già da anni nel mirino dell’Inghilterra che, per dare una parvenza ‘morale’ alla sua azione, si era preventivamente affannata a definire quel pacifico Regno negazione di Dio eretta a sistema di governo

E così via, sorvolando su tutte le altre “perle” coltivate dalla perfida Albione nel Mediterraneo fino al 1956 quando, dopo la crisi del Canale di Suez, fu costretta a cedere il ruolo di “gendarme del mondo” ai cugini d’oltreoceano che, proprio come i tipi palestrati, inebetiti dagli steroidi, non chiedevano di meglio per poter esibire i propri muscoli.

1991 e 2003 – Le guerre personali della famiglia Bush il cui obiettivo principale, mascherato dalla “nobile” iniziativa di privarlo di fantomatiche armi di distruzione di massa, era quello di impossessarsi del petrolio dell’Iraq. Il risultato? Un infinito spargimento di sangue ed un inestricabile caos interno, sociale e politico, in quello Stato.

2010 – La (cosiddetta) Primavera Araba: sotto un apparente anelito di libertà, una serie di proteste ed agitazioni provocate ad arte nei Paesi del Nord Africa: Libia, Egitto, Tunisia, ecc. che, sostenute dalla propaganda, dovevano in realtà mascherare tutta un’operazione finalizzata unicamente ad “affogarsi” il petrolio libico. Il tutto scientificamente preparato in anticipo, a tavolino, mediante infiltrazione di agenti segreti in questi paesi che, al momento opportuno, avrebbero acceso la miccia delle rivolte.

14 aprile 2018 – E, finalmente, siamo arrivati a stanotte! Finalmente i tre “grandi” del momento, il biondone a stelle e strisce, la stampellona albionica e l’enfant prodige transalpino, visibilmente commossi, hanno potuto esternare in Siria tutta la loro ansia d’umanità e di altruismo verso le presunte vittime delle armi chimiche usate contro i ribelli. A proposito, chi mi sa dire da dove vengono fuori questi “ribelli”, chi li sovvenziona”, chi li organizza?

“Come è umana, lei!”, signora May, verrebbe fantozzianamente voglia di risponderle, ma cosa ha provato la sua accorata pietas sapendo che, in India, i suoi compaesani legavano in un solo fascio, insieme con moglie e figli, gli indigeni ribelli alle bocche dei cannoni dando, poi, fuoco alla miccia?!? E tutto quello che avete fatto agli irlandesi, ce lo vogliamo dimenticare?!?

“Com’è umano, lei!”, signor Trump, e le torture ai prigionieri di Guantanamo le ho, forse, inflitte io? E la tutta barbarie del suo Paese, vigliaccamente vomitata su giapponesi, tedeschi e vietnamiti, dove la mettiamo?!?

“Come è umano, lei!”, monsieur Macròn, novello D’Artagnan, sorto ultimamente così, dal nulla, come la pirandelliana “Madama Pace” nei Sei personaggi in cerca d’autore, che vanta prove della “malvagità” del governo siriano, ma non le esibisce. Mi dica, però, i massacri dell’esercito francese in Algeria furono, invece, opere umanitarie? E le violenze e gli stupri dei vostri soldati marocchini, nell’ultima fase della II Guerra Mondiale nell’Italia Meridionale, che la sua nazione ha sempre ostentatamente ignorato, era mera beneficenza?

Erminio de Biase

 

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