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Fiore Marro (CDS) chiede di intitolare una piazza a S.A.R Carlo III di Borbone in SAN NICOLA LA STRADA

Posted by on Ott 22, 2016

Fiore Marro (CDS) chiede di intitolare una piazza a S.A.R Carlo III di Borbone in SAN NICOLA LA STRADA

20 gennaio 1716. È la data di nascita, a Madrid, di Carlo Sebastiano di Borbone-Farnese, Re di Napoli e Sicilia e, in seguito, di Spagna assumendo il Nome di Carlo III^, di cui si celebra il tricentenario della nascita. Ed in questa occasione il Presidente Nazionale dei CDS (Comitati delle Due Sicilie) Fiore Marro chiede al Sindaco Vito Marotta di intitolare l’anonima Piazza Municipio in quella più vicina alle tradizioni storiche sannicolesi di Piazza Carlo III^ di Borbone.

Purtroppo, pur essendo ricca di elementi architettonici ad opera dei Borboni (Real Convitto Borbonico, la fontana dei Borbone in Via Santa Croce, il Viale Carlo III^ ed i relativi Galoppatoi laterali, ecc …), la Città, sinora, non ha ancora intitolato una via ad alcun Sovrano della dinastia dei Borboni. Ci pensarono otto consiglieri di opposizione (primo firmatario Enrico Nuzzi del Gruppo Misto, Raffaele Narducci, Lucia Annunziata e Giovanni Motta del Partito Democratico, Gennaro Mona dell’UDC, Massimiliano Pasquale Panico di Sinistra Ecologia e Liberta, Antonio Megaro e Raffaele della Peruta del Movimento Strada Nuova), nonché Fiore Marro, che il 17 aprile 2014, protocollarono una lettera (prot. nr. 5936) inviata al Sindaco Pasquale Delli Paoli ed all’Assessore competente affinché autorizzassero l’intitolazione della Piazza posta nei pressi del Parco S.C.C.A.C. e dell’Hotel City, che affaccia proprio sul Viale intitolato a Carlo III^, a S.A.R. Francesco II di Borbone, mediante anche l’apposizione di una targa commemorativa in marmo, così che la sua intitolazione al Sovrano borbonico darà vita ad “un unicum”: Viale – Reggia Borbonica di Caserta. Il rinnovato appello di Fiore Marro, che cade nell’anniversario del tricentenario dalla nascita di Carlo di Borbone, oltre a dare lustro alla storia di San Nicola la Strada, fa il paio con la domanda di ammissione al contributo economico di cui al bando del Fondo di Rotazione della Regione Campania e che mira a finanziare la progettazione, proponendo due interventi: la riqualificazione degli Assi monumentali di accesso alla Reggia di Caserta: Viale Carlo III^ e Via Appia (per questa richiesta è stato stipulato un protocollo d’intesa con Caserta e Casagiove, con il sostegno e la condivisione dell’Istituzione “Reggia di Caserta” ed il Comune di San Nicola la Strada in qualità di ente capofila – per il merito di aver lanciato e lavorato all’idea progettuale); nonché la realizzazione di un impianto Geotermico per le nostre strutture sportive.

La famiglia dei Borbone ha avuto grandi meriti nella crescita e nello sviluppo delle nostre terre, specialmente di Terra di Lavoro. Anche in altri comuni italiani la loro opera è ricordata in maniera molto positiva ed hanno avuto la sensibilità di tributare il giusto riconoscimento alla figura dei Borbone.

Figlio di Filippo V di Spagna e della parmigiana Elisabetta Farnese, dall’ingresso di questo illuminato sovrano nella scena meridionale, nel 1734, la cultura napoletana divenne il grimaldello per aprire ogni porta nelle corti europee del Settecento. Fu riformatore efficace, ispiratore di un movimento razionalista, che accompagnò l’affermazione del Regno di Napoli indipendente nel panorama sociale e culturale europeo, e stimolatore eccezionale della Cultura racchiusa in tanti simboli voluti a Napoli, dalla Collezione Farnese al Real Teatro di San Carlo, dagli scavi vesuviani alla Real Accademia Ercolanense, dalla Reggia di Portici a quella di Capodimonte. E, su tutto, il monumento per il mondo: la Reggia di Caserta. Carlo di Borbone governò in modo produttivo e ispirato sia a Napoli, tra il 1734 e il 1759, che a Madrid, tra il 1759 e il 1788, quando assunse il nome di Carlo III. In entrambe le città è ricordato come il più amato dei Re.

Il 1750 è una data di un certo rilievo per il casale di San Nicola la Strada. Infatti in quell’anno fu stipulato l’atto mediante il quale il feudo di Caserta passò, per acquisto, in dominio del re Carlo di Borbone. La notevolissima vicinanza tra Caserta e San Nicola la Strada fece cadere sul nostro casale alcune scelte che portarono, tra l’altro, anche ad un rilevante incremento demografico. Dovendosi, infatti, procedere alla costruzione della reggia di Caserta, decise di acquistare in San Nicola la strada dei terreni per aprire delle cave di pietre dolci. Le cave di pietre, quelle gigantesche fosse a mo’ di crateri, sono ancora esistenti attualmente e la località su cui esistono prende il nome “Le Taglie”. Essendosi acquistati terreni per aprire cave di pietre, fu ritenuto necessario stabilire nello stesso casale di San Nicola la Strada un locale, ove riunire gli animali addetti al trasporto delle pietre da San Nicola la Strada a Caserta. A quel locale si diede il nome di Boveria. Il trasporto delle pietre durò pochissimo tempo e quegli edifici furono ingranditi per uso del seguito della Reale Corte. Successivamente furono destinati per Canetteria, ossia il luogo in cui venivano tenuti i cani dei Borbone. La Canetteria dimostra l’interesse, del resto noto, del sovrano per la caccia.

A San Nicola la Strada, in pieno centro cittadino, è situato “Il Real Convitto Borbonico della Madonna Delle Grazie” in cui Ferdinando II^ Re delle Due Sicilie, fondò nel Giugno 1831 il primo Collegio femminile del Regno e, conoscendo il gran bene che arrecavano le Suore della Carità specialmente negli ospedali e nella educazione, invitò le buone Suore francesi a recarsi in questo comune di San Nicola, presso Caserta. Tale edificio fu costruito a seguito dell’epidemia colerica che colpì numerose famiglie di Terra di Lavoro per ospitare le orfanelle figlie di appartenenti all’esercito borbonico.

San Nicola la Strada vanta molte opere realizzate dallo stesso Vanvitelli che realizzò la famosa Reggia di Caserta distante appena due chilometri dal comune: numerose chiese ed opere di grande valore artistico. La fontana situata nella villa comunale Santa Maria delle Grazie è una delle tante meraviglie di interesse storico e artistico. All’inizio dello Stradone e dei Passeggiatoi, realizzati su progetto del Vanvitelli, ricade la Rotonda che accoglie la Chiesa della Madonna della Pietà. San Nicola cresce all’ombra delle costruzioni vanvitelliane.

Da non dimenticare che quest’anno ricade anche il 70° anniversario dell’autonomia del Comune, avvenuto con il decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato del 31 ottobre 1946, nr. 435, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 23 dicembre 1946, nr. 292.

Nunzio De Pinto

fonte cds

ps: pubblico di seguito commento lasciato da claudio saltarelli sul sito di fiore marro

fiore bella iniziativa ma se mi permetti di far passare una presunzione ti consiglio di intitolarla Carlo di Napoli come gli piaceva farsi chiamare. carlo III è un numerale spagnolo infatti è molto caro ai giacobini, un abbraccio e

VIVA ‘O RRE….NUOST

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