Alta Terra di Lavoro

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Il Sud di Pino Aprile di Fiorentino Bevilacqua

Posted by on Ago 18, 2019

Il Sud di Pino Aprile                di Fiorentino Bevilacqua

L’iniziativa di Pino Aprile, di far partire un’Azione politica meridionale, non è che l’ultima di una lunga serie1 .

Penso che la prima sia stata la pubblicazione di Terroni, libro che ha fatto uscire dall’ambito geografico e culturale “locale”, la questione del Sud maltrattato e vittima necessaria (e perciò predestinata) della cosiddetta Unità.

Grazie ad esso al Sud, ma anche al Nord, persone e personaggi del tutto all’oscuro della vera origine della Questione meridionale, hanno cominciato a guardarla con occhi diversi perché diverse, più veritiere e complete, erano le informazioni di cui ora disponevano.

Non che mancassero pubblicazioni e scritti analoghi, anche più approfonditi, specialistici e con diverso taglio, ma rimanevano sempre in una cerchia, per forza di cose, ancora ristretta. Terroni, ha rotto quel cerchio andando oltre i confini del Sud e della sensibilità fino a quel momento sviluppata in una cerchia solida, sicura ma ancora non molto ampia.

Ora, dopo l’iniziativa dei bar devenetizzati, arriva questa dell’Azione politica meridionale che cerca di raccogliere, intorno ad un progetto comune, chiunque lo voglia, anche quelli che si stanno battendo da tempo per la presa di coscienza del Sud.

Pino frequenta ed è parte integrante del mondo del revisionismo che si occupa del cosiddetto Risorgimento.

Lo conosce bene, perciò.

Sa, quindi, quanto esso sia composito, formato com’è da tanti “gruppi”, alcuni dei quali nati da poco, altri sulla scena da decenni; alcuni piccoli, altri numerosi; ognuno, comunque, con la sua visione e la sua via da seguire per arrivare all’obbiettivo della rinascita del Sud.

La persistenza e la gravità dei problemi del Meridione, il fatto che ci siano meridionali (quando potremo liberarci di questo nome!?) consapevoli della verità storica a fronte di una maggioranza che la ignora, mi fa venire in mente il “Discorso ai quadri di base” di Malcom X: «Quello che ci occorre, a me e a voi, è imparare a dimenticare ciò che ci divide. Quando siamo insieme non è perché siamo battisti o metodisti. […] Non ci tocca questo inferno perché siamo battisti o perché siamo metodisti, né perché siamo democratici o repubblicani. […] Siamo qui in quest’inferno perché siamo neri. Voi vivete nell’inferno, tutti noi viviamo nell’inferno perché siamo neri.»2

Per la verità, apro un inciso, mi pare di ricordare che anche qualcun altro, S.M Francesco II, ci aveva esortati a non farci trovare disuniti quando sarebbe venuto il momento, perché, ammoniva, nessuna usurpazione è eterna3. Non so se questo è quel momento, ma l’essere uniti dà l’idea, a chi si ha di fronte, di una maggiore forza.

Mi sembra, comunque, che ci troviamo in una condizione simile a quella evocata nel discorso ai quadri. Abbiamo ancora (non me ne voglia nessuno: lungi da me l’idea di offendere qualcuno) molti, moltissimi nella condizione dei giulivi, inconsapevoli negri da cortile e ancora pochi (in proporzione) in quella dei consapevoli, recalcitranti negri dei campi.

Qui, forse, nasce una prima divergenza con l’iniziativa di Pino Aprile: alcuni gruppi revisionisti, preferirebbero dare la precedenza alla trasformazione dei primi nei secondi; poi, in qualche modo, verrebbe l’impegno politico. Ma i problemi ci sono e si saranno sempre: opportunisti, convertiti all’ultimo minuto al “credo” revisionista, volenterosi che corrono in soccorso etc.

Relativamente alle differenze esistenti fra i vari gruppi e tra questi e Pino Aprile, differenze che potrebbero diventare ostative di qualsiasi forma di contatto, ricordo che, in genere, di fronte ad un comune nemico le differenze passano in secondo piano, tanto nella società umana, quanto fra gli animali: un cardellino e un fringuello, pur avendo livree diverse e regimi alimentari non uguali (sono specie diverse anche per altri caratteri), fanno, in qualche modo, fronte comune nei confronti di un predatore dei loro nidiacei.

Personalmente, ritornando ai “gruppi”, ho sempre pensato che più ce ne fossero, in una certa fase, meglio si riusciva a “coprire” il Territorio e l’intera, complessa “questione” del Napolitano trasformato in meridionale.

Ma ero e rimango dell’idea che accelerare i tempi espone a rischi: pochi pionieri in un ambiente ancora largamente ignaro e, per questo, forse anche ostile, farebbero concretamente poco.

Però, nel quadro della situazione attuale che vede certe forze del Nord cercare di inserirsi al Sud, sono favorevole all’ultima iniziativa di Pino Aprile. Può servire a smuovere ancora di più le acque di un Sud che altri vorrebbero mantenere calme, stagnanti, putrescenti tanto da cercare, per raggiungere questo scopo, di proiettarsi qui, di inserirsi e radicarsi politicamente qui con effetti negativi difficilmente prevedibili.

Probabilmente non si andrà al governo di qualcosa dopodomani, ma gli altri, quelli lì (ma anche i nostri, qui), capiranno ancora di più che il Sud non è più quello di una volta.

Intanto, si continuerà a lavorare (ed è indispensabile che lo si faccia) sul 1799, il 1860, il depauperamento post unitario delle risorse duosiciliane, la Legge Pica, il cosiddetto Brigantaggio, l’emigrazione post unitaria, l’identità e così via. Questo lavoro, più calmo, più lento, genererà una seconda ondata che crescerà fino a diventare, essa sì, veramente inarrestabile.

È come l’evoluzione di certe stelle che, ad un certo stadio della loro vita, espellono gas: relativamente poco ma a grande velocità in una fase; molto di più, ma più lentamente, in un’altra. Questi eventi mettono a nudo il nucleo caldissimo della stella che così riscalda e “illumina” il gas espulso. Il risultato è uno degli oggetti celesti più belli: una splendida nebulosa planetaria4, 5 alla formazione della quale hanno necessariamente contribuito entrambi gli eventi, anche se fra loro diversi e avvenuti in “momenti” separati.

Spero che accada lo stesso anche a noi.

Personalmente, auguro buona fortuna all’iniziativa di Pino Aprile, una buona continuazione di lavoro ai Revisionisti e un buon “viaggio” al “SUD”, ormai da tempo in cammino.

Fiorentino Bevilacqua

16.08.19

  1. https://pinoaprile.me/il-24-agosto-alla-grancia-nasce-lazione-politica-meridionale/?fbclid=IwAR1HZSJ_VfVFOW3Kz9QTfzecr6W1XU2QWY70zTHcmMCFYVk5DiJr1nBL5Io
  2. https://it.wikipedia.org/wiki/Discorso_ai_quadri_di_base
  3. http://www.ilportaledelsud.org/francesco%20II.htm
  4. https://it.wikipedia.org/wiki/Nebulosa_planetaria

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