Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

ISOLIMPIADI DOVE SI TENEVANO? OVVIO A NAPOLI ANZI…. NEAPOLIS

Posted by on Giu 11, 2016

ISOLIMPIADI DOVE SI TENEVANO? OVVIO A NAPOLI ANZI…. NEAPOLIS

a breve si terranno le Olimpiadi e siccome sono dell’era moderna se ne parla più per le speculazioni, per la corruzione, per gli affari che per le prestazioni sportive. Nell’antichità dove si tenevano oltre che ad Atene? ovvio che a Neapolis unica città che poteva permetterselo per la sua grandezza culturale ed artistica. Come ci ha ricordato più volte il maestro Enzo Amato a Napoli e solo a Napoli non gareggiavano solo gli atleti ma anche artisti, letterati, attori e musicisti. di seguito approfondimenti con relative fonti.

SEBASTA’ – ISOLIMPIADI

a stazione Duomo della linea 1 della metropolitana di Napoli, progettata dall’architetto Massimiliano Fuksas, renderà visibile e visitabile, alla sua apertura (forse dicembre 2015), i resti del luogo ove si svolgevano le Isolimpiadi o Sebastà di Neapolis. Cosa erano i Sebastà? Erano giochi che avevano la caratteristica dei giochi olimpici, detti anche isolimpici. Napoli (Neapolis), unica città d’Occidente, ebbe il privilegio di essere assunta a città olimpica e celebrare i giochi olimpici in onore di Roma e di Augusto in quanto i giochi erano vietati in Occidente, ma non in Naepolis, perche? Per prima cosa bisogna considerare che Neapolis , con il decadimento dell’ellenismo della Sicilia e della Magna Grecia, era l’unica metropoli ellenistica dell’Occidente, eccetto quello della Grecia vera e propria. Neapolis, nella prima età dell’Impero, era ancora di lingua greca e non solo, ma anche di istituzioni, di culti e di costumi di vita. Si dice che a Napoli fossero celebrati giochi in onore di Partenope, poi furono un ringraziamento in onore di Augusto per aver aiutato la città sconvolta da un recente terremoto. Gli “Italika Romania Sebastà Isolimpia” furono istituiti con un editto dell’Imperatore, si dice, nell’anno 2 a.C., ma furono celebrati per la prima volta nel 2 d.C., come dimostrato da una iscrizione ritrovata durante i lavori per gli scavi della stazione Duomo, della linea 1 della metropolitana. Durante gli scavi sono state trovate vestigia, iscrizioni e templi che hanno svelato parte della cittadella olimpica. Note dicono che fu ritrovato un tempio su podio di un ambulacro che si affacciava su uno spazio aperto delimitato in portico. Questo tempio forse era dedicato al culto dell’imperatore; lo testimonia il ritrovamento di una testa di identificazione incerta, in un primo momento si disse Nerone, poi si pensa rappresenti Germanico o un fratello di Caligola. Al ritrovamento è stato dato il nome di: “Complesso monumentale dei Giochi Isolimpici”. Dopo approfondite ricerche si è giunti alla conclusione che lo spazio delimitato dal portico possa essere una pista di atletica, mentre l’ippodromo sembra essere dislocato verso il mare, alla attuale Via Nolana. La pista di atletica coinciderebbe con l’attuale Corso Umberto. Il ritrovamento di lastre di marmo, alcune in frammenti ma altre conservate quasi integralmente, hanno permesso di approfondire di più la conoscenza di questi giochi in quanto esse portano incise i nomi dei vincitori e la disciplina praticata. Si è venuto alla conclusione che essi comprendevano gare ginniche ed ippiche, nonché gare musicali e teatrali. Le gare ginniche consistevano essenzialmente in gare di corsa, salto in lungo, lancio del disco e del giavellotto, lotta. Le gare ippiche le specialità erano costituite dal tethrippon,, corsa dei carri con quattro cavalli, dalla synoris, carri con due cavalli, e dalkeles, o cavallo montato, in tutti i casi con le categorie di cavalli adulti o puledri. La gara era vinta dal cavallo, dalla biga o dalla qua-driga che per primo tagliava il traguardo, con o senza fantino o auriga, e ciò perché, in tutti i giochi equestri, la vittoria era assegnata non al fantino ma al proprietario del cavallo. Una lastra marmorea rinvenuta nelle vicinanze della zona di via Nolana, ovvero in via S Anna alle Paludi, può essere messa in relazione ai Sebastà, essa si riferisce alle vittorie di Marco Aurelio Emagora di Magnesia al Silipo, un lottatore. Le corone in rilevo sono in riferimento alle sue vittorie. Come si diceva , l’anno della prima edizione è datato il 2 d.C., questo è dimostrato da una iscrizione riprovata durante gli scavi, non si ha però data certa per la ultima edizione , si presume siano continuale fino al III- IV secolo.

fonte

napolinelmondo.org

 

fonte articoli e foto

http://www.isolimpia.org/

 

Sintesi_storia_Isolimpia

Poster_MirandaDeMartinoDiNanni

Intervista_De-CaroMiranda_Neapolis-II_

I_Sebasta_di_Neapolis._Il_regolamento_e

Bragantini_Giampaola_et_al

Articolo_Miranda_Neapolis_e_gli-imperatori

 

 

 

 

 

 

Submit a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.