Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Italia come è nata, come è e come sarà

Posted by on Feb 13, 2020

Italia come è nata, come è e come sarà

Di seguito vi invitiamo a leggere una vicenda che ha visto come protagonista Renato De Sanctis Pres. del Comitato No Acea che a distanza di anni e andata a buon ma che e utile leggere per capire come mai l’Italia si trova in queste condizioni e perché sara cosi. Se qualcuno di voi ha letto un pochino la storia di questo paese negli ultimi 160 anni si renderà conto che c’è una genesi a questa situazione attuale che non potrà cambiare altrimenti tutto finirebbe…..continua

Evvai, NONOSTANTE TUTTO ANCORA ESISTE LA GIUSTIZIA
Non è una romanzo, sono fatti accaduti e riportati anche non esaustivamente.

Nell’ottobre 2006, a seguito della riforma del Servizio della Riscossione, furono soppresse le “Esattorie”, i vecchi Agenti della Riscossione che erano per lo più società controllate dalle Banche, per far posto a nuove entità giuridiche, (Riscossione Frosinone spa per la prov. di Frosinone, e così una s.p.a. per tutte le province d’Italia, tranne che per la Sicilia), ed a seguito di altre trasformazioni ed accorpamenti, oggi Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Il nuovo soggetto giuridico deputato alla Riscossione delle Imposte e Tasse, era formato dall’Agenzia delle Entrate per il 51% e dall’ inps per il 49%.

A capo di queste spa, furono inseriti degli amministratori che per lo più, erano niente altro che dei falliti-trombati della politica.

A Frosinone, per interessata intercessione dell’Amm.re delegato Nazionale dott. Befera, venne designato il “biologo” dott. Zolea Stefano, in quota allora, al Partito di Rifondazione Comunista . ( con una remunerazione intorno ai 250.000,00= annui)

Solo chi l’ha conosciuto può trovare giusta definizione di questo essere aberrante.

Tra Novembre 2006 ed Novembre 2007 il buon Zolea ha liquidato circa UN MILIONE di euro di parcelle a professionisti(molti dei quali hanno con lui collaborato alla istituzione della Talete spa, gestore del S.I.I. nel Viterbese), chiamati da lui a collaborare con la “RISCOSSIONE FROSINONE”, tra questi professionisti che venivano per lo più da Roma c’era anche l’Avv.to Ranelli (Ceprano), che nel breve volgere di una decina di mesi incassò 250.000,00= per un lavoro per lo più di copia ed incolla, che comunque svolgeva già in tempo antecedente all’era Zolea e per cui percepiva si e no una trentina di mila euro all’anno.

Per farla breve, a Frosinone si formò da subito, un cerchio magico, “staff dell’amministratore, composto da ruffiani di ogni genere, da sindacalisti venduti ed arrivisti conclamati”, che oltre che genuflettersi alla vista dello Zolea, aveva il compito di segnalare chi tra i dipendenti aveva comportamenti che potessero andare contro la linea dettata da quel despota.

Naturalmente i professionisti di Roma continuavano a far finta di lavorare, e due tre studi di avvocati- professori universitari, nel breve volgere di dieci mesi furono liquidati in diverse trance per un totale di circa 800.000,00 euro.

Addirittura il dott. Zolea per liquidare le parcelle, in concomitanza del suo defenestramento firmò assegni per circa trecentomila€. senza conoscere il valore della parcella che ancora non era stata emessa. (era anche chiaroveggente).

L’atteggiamento del Zolea divenuto sempre più dispotico ed arrogante, sin nella limitazione delle libertà personali dei dipendenti, aveva creato uno strisciante malumore tra gli stessi, e naturalmente in questi casi l’anima più ribelle “SBOTTA”.

Al culmine di una discussione, in cui lo stesso mi intimava di tornare al mio posto e che quella era la sede dove lui comandava, gli ho risposto : “Guardi dott. Zolea, lei qui è l’amministratore e non il padrone, ed è stato chiamato per amministrare nel miglior modo possibile. Da quando lei è qui non si capisce più nulla ed il lavoro è fermo per questo…., questo…. e quest’altro motivo”.

Tale discussione avvenne attorno alle 11,00 , intorno alle 12,00 mi arriva un ordine di servizio che mi sospendeva dal lavoro e mi intimava di lasciare immediatamente il posto di lavoro. Siamo ad aprile 2007 (dopo 30 anni di servizio), mi tiene quindi una quarantina di giorni in questa situazione e poi mi notifica lettera di licenziamento.

Naturalmente impugnata, facendo nel contempo un casino a livello nazionale, investendo l’amm.re delegato nazionale “Befera”, l’allora sindaco di Bologna “Cofferati” che era stato quello che l’aveva inserito nel consiglio di amministrazione della Hera spa (altri 200.000,00 all’anno) ed in ultimo presentando una interrogazione parlamentare in merito, al Senato della Repubblica.

Arriviamo alla sentenza, e dopo aver avuto l’ardire di provare a portare testimoni falsi in udienza, il G. del Lavoro mi da ragione e mi reintegra con effetto immediato e senza soluzione di continuità.

Il mio rientro era stato fissato il 7 gennaio 2008, il sig. Zolea
viene dimissionato prima della fine dell’anno 2006.

Voi direte ma che c’entra tutto questo con la sentenza di oggi ?, c’entra, c’entra, in quanto biologo dot. Zolea, che non aveva sicuramente un equilibrio psichico normale, cosa ha fatto, prima di andare via ha preparato alcune denunce nei confronti della mia persona e di alcuni altri colleghi, certamente a lui non simpatici e quindi ci siamo trovati ad affrontare e provare le falsità delle accuse che lo stesso, insieme ai suoi collaboratori avevano ben predisposte.

Dal 2008 ad oggi, senza parlare, ma solo a cercare il modo di dimostrare la nostra liceità nei comportamenti lavorativi e dopo tanto lavoro, ottimamente guidati dai nostri legali, ai quali va tutto il nostro apprezzamento, siamo giunti alla sentenza di oggi, dove il Dott. Francesco Mancini ha sentenziato ASSOLVE………….. Perché il Fatto non sussiste.

Frosinone 12.02.2020

Renato De Sanctis

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