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La proposta artistica di CATALLO

Posted by on Mag 21, 2019

La proposta artistica di CATALLO

Catallo, pittore autodidatta, dipinge con il cuore e riesce ad interpretare largamente il gusto popolare con una proposta ispirata a un realismo paesaggistico.

Cromatismi, luminosità, sono quelli oggettivi e, nel bene o nel male, non lasciano che le esasperazioni pittoriche suggeriscano chiavi di lettura alternative.

Una pittura illustrativa che non impegna l’osservatore in interpretazioni intellettuali farraginose ma semplicemente capace di evocare remote bellezze ed antichi sapori attraverso l’uso della tecnica ad olio.

Una pittura trasparente che trae vitalità da un reale che ancora esiste, ma si nasconde e sopravvive per lo più nelle nostre campagne, nei nostri borghi rurali. Case e borghi troppo spesso abbandonati, oltraggiati, offesi e, se va bene semplicemente dimenticati, quasi sempre soffocati da un’antropizzazione diffusa e distruttiva.

Questi lavori fotografano scorci che evocano nostalgicamente la realtà verghiana che è stata della nostra terra ed in particolare della sua adolescenza. Una realtà cancellata dal recente e diffuso benessere economico, a cui non fa riscontro un uguale benessere etico e morale.

Etica e morale di cui l’uomo sembra non essere più degno interprete ma di cui Catallo denuncia la drammatica assenza invocando un ritorno a valori primigeni.

Ecco allora rappresentati scorci suggestivi privi di presenze umane che sembrano emanare solamente l’eco dei rumori di un osservatore in silente meditazione.

Una proposta che esclude dallo sguardo contemplativo il genere umano, per meglio evocare gli antichi fantasmi che popolano la sua anima, le cui reminiscenze vibrano ancora all’interno di queste mura e smuovono le nostre coscienze impoverite da una società edonistica, troppo spesso dimentica di ciò che siamo stati.

Rimane quindi la rievocazione nostalgica di scorci scenografici sempre più rari ma ancora patrimonio del nostro retaggio architettonico di cui egli coglie il messaggio recondito e ne ripropone gli archetipi princìpi.

Catallo, poi, con lo studio occasionale del dettaglio, si immerge nella rappresentazione dei particolari per elevare eccezionalmente la bellezza materica della pietra, del legno e del ferro di cui ne è fiero testimone ed utilizzatore per altri processi creativi.

di Errico ROSA

(architetto e docente di Storia dell’arte)

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