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LE TRENTATRE’ MONASTERO CLARISSE CAPPUCCINE DI NAPOLI

Posted by on Giu 12, 2017

LE TRENTATRE’ MONASTERO CLARISSE CAPPUCCINE DI NAPOLI

Da oggi fino a Sabato 17 giugno daremo notizie sul monastero delle “Trentatré” che ci ospiterà per il convegno che terremo dedicato al Cardinale Fabbrizio Ruffo e questa sera faremo un piccolo sunto storico tratto dal sito del monastero.

Breve storia dell’ordine

 

L’ordine delle monache Clarisse Cappuccine nasce con la fondazione del Protomonastero di Santa Maria in Gerusalemme di Napoli, ad opera della Serva di Dio Maria Lorenza Longo, approvata dal Papa Paolo III con la Bolla “Debitum pastoralis officii” del  19 febbraio 1535 che si propone, in sintonia con la riforma maschile cappuccina, di rivivere nel XVI sec, l’esperienza evangelica di  Chiara, alla luce della riforma  Colettana, con alcune accentuazione in ordine alla clausura e alla povertà.

In rapporto a ciò il 10 dicembre 1538 la Madre Lorenza riceve da Paolo III con il Motu Proprio “Cum Monasterium” l’assistenza dei frati minori cappucini, costituzionalmente restii ad accettare la cura spirituale delle monache. Tuttavia solo nel 1555, il 4 settembre, (dopo la morte della fondatrice Maria Lorenza Longo, avvenuta nel 1539),Paolo IV concede alle sorelle del protomonastero di Napoli il Breve “Alias Postquam”, che consente loro di passare giuridicamente da monastero del Terz’ordine di san Francesco secondo la regola di santa Chiara a monastero dell’Ordine  di Santa Chiara osservante la Regola del 1253, assunta come forma di vita 20 anni prima..

Infatti la legislazione osservata a Napoli, riportata da un manoscritto ivi esistente della seconda metà del XVI sec., prevedeva sia l’osservanza della I° regola di santa Chiara (approvata da Innocenzo IV il 9 agosto 1253) sia le costituzioni di santa Coletta (approvate da Pio II nel 1454), insieme ad una serie di norme sulla clausura, emanate nel 1538 dalla stessa Maria Lorenza Longo, completate da  una serie di costumanze derivate dai frati cappuccini.

La fama di santità di vita e dell’austerità delle Trentatrè cappuccine  non tardò a spargersi fuori di Napoli. Iniziarono a sorgere altre fondazioni seguendo lo stesso modello e trasmettendosi il corpus legislativo.

Nel 1556 fu inaugurato il monastero delle cappuccine di Perugia, ad opera di Giulia del Monte sorella di  papa Giulio III.  Da questo monastero vennero scelte le istitutrici per la fondazione di altri 8  monasteri nel centro-nord d’Italia nei quali vigeva la stessa esperienza legislativa di Napoli.

Nel 1576 un breve di Gregorio XIII ordinò che 4 monache  del protomonastero di Napoli si recassero a Roma come istitutrici per guidare il monastero “del Santissimo Crocifisso.” L’espansione dei monasteri delle cappuccine sul modello di quello di Napoli e di Roma fu vorticoso tanto da rendere necessario da parte della Curia generalizia dei frati cappuccini una legislazione unificata.

Nel 1610 furono emanate le Costituzioni delle povere suore dell’ordine dè mendicanti qual è il secondo ordine di san Francesco e prima regola di santa Chiara sotto l’istituzione  e riformazione della beata Coletta  riformatrice di detto ordine…, le quali costituzioni sono state riviste e riformate in Roma conforme alli  decreti del Sacro Concilio Tridentino.. dal Procuratore e Commissario generale dei Cappuccini, P.Girolamo da Castelferretti. Esse furono adottate sia dalla proto-comunità sia dalla maggior parte dei monasteri di cappuccine che nel frattempo venivano fondati non solo in Italia e in Europa, ma anche nel Nuovo Mondo.

Infatti anche in Spagna si era diffusa la riforma cappuccina femminile ad opera di Lucia de Urena (+ 1597), che aveva fondato il monastero di Granada  e della ven. Angela Margherita Serafina Prat che diede origine al monastero di Barcellona nel 1599, fonte di un centinaio di fondazioni in Spagna, Sardegna, Messico e Nuovo Mondo. Anche la Francia ebbe le sue cappuccine con il monastero di Parigi nel 1603 ad opera di Maria di Lussemburgo. Da qui si espansero in altre città della Francia  e in Portogallo nel 1667.

Il XVIII sec. segnò il periodo di massima espansione delle monache cappuccine che potevano contare circa 200 monasteri in tutto il mondo.

Alla fine dell’ ‘800,  con le soppressioni civili, tutto l’ordine subì un notevole ridimensionamento, in Italia per esempio da 109 comunità ne sopravvissero 35. Tuttavia dopo la I guerra mondiale molti monasteri  riuscirono a ricostituirsi e l’ordine vide la fondazione di altre comunità in tutto il mondo.

Nel 1917 fu promulgato il nuovo codice di diritto canonico e quindi fu necessario adattare le costituzioni. La revisione delle costituzioni del 1610, adottate dalla maggior parte delle comunità, fu compiuta dalla curia generale dei cappuccini per ordine del ministro generale P.Giuseppe Antonio da san Giovanni in Persiceto. Le nuove costituzioni  furono approvate dalla congregazione dei religiosi con decreto del 12  giugno 1927 come legge unica per tutti i monasteri di cappuccine.

Nel 1950 Papa Pio XII pubblicò la Costituzione apostolica “Sponsa Christi”che rivalutava l’importanza  del lavoro monastico come forma di sostentamento. Alla costituzione si accompagnavano gli Statuti generali per le monache che prevedevano il sistema delle federazioni di monasteri. Anche le cappuccine eressero le loro federazioni: 10 in tutto il mondo ciascuna con il suo padre assistente, naturalmente cappuccino.

Con il Concilio Vaticano II (1962-1965) si rese necessario la revisione delle costituzioni. Attraverso un’itinerario complesso ed elaborato si giunse al testo ad experimentum, vagliato paragrafo per paragrafo da una commissione internazionale di 18 clarisse cappuccine, rappresentanti varie federazioni o gruppi di monasteri, che si riunì a Roma dal 17 al 26 febbraio 1974. Il testo così approvato, tradotto in latino, fu presentato alla Santa Sede che diede la sua approvazione in forma di sperimentazione per 7 anni in data 26 settembre 1976.

Con la promulgazione del nuovo codice di diritto canonico del 1983 si ebbe un’ulteriore revisione del testo che avvenne nel 1985. Infine si giunse all’approvazione pontificia in forma definitiva il 19 luglio 1986.

Qualche anno prima il 6 dicembre 1978 si era avuta l’approvazione da parte della Congregazione per il culto divino del Rituale romano-serafico della professione religiosa per le monache dell’ordine di santa Chiara e del Terzo Ordine Regolare contenente la nuova formula di professione  approvata dalla Congregazione dei religiosi il 25 novembre dello stesso anno.

Le costituzioni del 19 luglio 1986 sono oggi osservate da circa 200 monasteri di clarisse cappuccine sparsi in tutto il mondo raggruppati in 14 federazioni,pur conservando il “sui iuris”.L’ordine è presente in 27 paesi con 6 monasteri in Africa, 80 nelle Americhe (dei quali 60 soltanto in Messico), 14 in Asia, 86 in Europa,senza calcolare quelli di recente fondazione che non hanno ancora ricevuto l’erezione canonica.

 

Cappuccine “33”

 

napoli33

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