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“L’eccidio di Somma Vesuviana”

Posted by on Apr 8, 2018

“L’eccidio di Somma Vesuviana”

Era il 22 luglio del 1861, notte, le strade buie e silenziose, l’aria fresca e quieta, la compagnia di bersaglieri diretta dal Capitano Federico Bosco, Conte di Ruffina, con passo fermo irruppe violentemente nella cittadina di Somma, lungo le pendici dell’omonimo monte napoletano. Il Capitano dei bersaglieri aveva con sé una precisa lista di nomi di briganti forniti dal Comando e dal Dicastero di Polizia, dovevano essere tutti arrestati e l’ordine fu eseguito celermente. Senza alcuna esitazione, presi con la forza, otto sommesi furono legati e imbavagliati.
Convocati il Sindaco*, il Giudice Regio, un Ufficiale dei bersaglieri e il Comandante della locale stazione dei Carabinieri, si tenne il Consiglio di Guerra presieduto dal Capitano Bosco. Il verdetto, pur non unanime per l’opposizione del Giudice Regio, fu chiaro, gli arrestati dovevano essere fucilati.
Il giorno dopo, alle ore 15, a Largo Mercato furono esplosi colpi di fucile contro Francesco Mauro, Saverio Scozio, Angelo Granato, Giuseppe Iervolino, Luigi Romano e Vincenzo Fusco, non fu neppure concesso loro il conforto della religione. Solo il parroco della Collegiata Don Felice Mauro, fu risparmiato. A ciò si aggiunse l’insulto e lo sbeffeggiamento quando il 30 Novembre 1861, Bosco di Ruffina, finito sotto processo per le pressioni di parte politica, fu completamente assolto.
La vicenda, denunciata anche dal Duca Proto di Maddaloni, è documentata integralmente nei fascicoli Alta Polizia e Gran Corte Criminale dell’Archivio di Stato di Napoli”.

Notizie dall’Archivio Storico “G. Cocozza” sui fucilati:
– Francesco Mauro fu Giuseppe, nato in Somma e domiciliato in Strada Castiello, impiegato civile. Ammogliato con Donna Lucia Pisante;
– Giuseppe Iervolino fu Domenico, nato in Somma e domiciliato in Strada Persico, proprietario. Ammogliato con Donna Angela Rosa Perillo;
– Angelo Granato fu Carmine, nato in Somma e domiciliato in Strada Ciciniello, proprietario. Ammogliato con Annamaria Granato;
– Luigi Romano di Carmine, nato in Somma e domicilato in Strada Pigno, proprietario. Ammogliato con Vincenza Lanza;
– Saverio Scozio di Nicola, nato in Somma e domicilato in Strada Castiello, proprietario. Ammogliato con Concetta Di Palma;
– Vincenzo Fusco, nato in Somma e domiciliato in Strada Spirito Santo, contadino. Ammogliato con Pasqua de Falco.
Furono sepolti fuori dal camposanto del paese per ordine dei Superiori in un luogo detto dei colerosi.
(Notizia tratta dall’archivio del Cimitero Comunale di Somma Vesuviana – libro delle sepolture).
La Giunta Comunale deliberò per la spesa del trasporto dei cadaveri al Cimitero la somma di 26 carlini.
*Sindaco di Somma all’epoca era Domenico Angrisa
Ricerca, svolta da Angelo D’Ambra all’Archivio di Stato di Napoli

non ricordo la fonte ma segnalato da

Gianni Ciunfrini

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