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L’Europa ha bisogno di un cambiamento: ripartire dall’uomo

Posted by on Lug 7, 2016

L’Europa ha bisogno di un cambiamento: ripartire dall’uomo

nei nostri incontri, nei nostri convegni ripetiamo sempre che per noi l’uomo deve tornare ad essere protagonista e non spettatore della propria vita e ci fa molto piacere vedere che anche il papa la pensa come noi be forse forse e meglio dire che noi la pensiamo come lui………..

Papa Francesco, in un videomessaggo ai partecipanti all’incontro “Insieme per l’Europa”, che si tiene in questi giorni a Monaco di Baviera, ha messo in guardia dalla tendenza a costruire muri, muri visibili e invisibili, “che tendono a dividere questo continente“.

Il Santo Padre ha sottolineato, infatti, come affianco ai muri innalzati per respingere i migranti, per esempio, vi siano ormai tanti piccoli e grandi muri, che ogni giorno sempre più “si innalzano nei cuori delle persone“. Questi sono “muri fatti di paura e di aggressività, di mancanza di comprensione per le persone di diversa origine o convinzione religiosa. Muri di egoismo politico ed economico, senza rispetto per la vita e la dignità di ogni persona“.

Sembra dunque che l’Europa non abbia ancora imparato la lezione del muro di Berlino: all’origine della caduta di quel muro, 26 anni fa, vi era una esigenza di cambiamento, ormai non più frenabile. Così oggi, commenta Francesco, dobbiamo riconoscere che l’Europa ha “bisogno di un cambiamento” e, nel decidere quale Europa vuole essere per il futuro, deve inevitabilmente domandarsi “se il suo immenso patrimonio, permeato di cristianesimo, appartiene a un museo, oppure è ancora capace di ispirare la cultura e di donare i suoi tesori all’umanità intera“.

Le Comunità e Movimenti cristiani nati in Europa, in particolare, sono chiamati  a essere “portatori di molteplici carismi, doni di Dio da mettere a disposizione” e in questo modo dare testimonianza concreta “di una società civile che lavora in rete per l’accoglienza e la solidarietà verso i più deboli e svantaggiati, per costruire ponti, per superare i conflitti dichiarati o latenti“.

Le Comunità e Movimenti cristiani, inoltre, sono chiamati a dare testimonianza per mezzo di uno “stile di vita che si fonda sull’amore reciproco, vissuto con radicalità evangelica. Una cultura della reciprocità significa confrontarsi, stimarsi, accogliersi, sostenersi a vicenda. – ha sottolineato il Vescovo di Roma – Significa valorizzare la varietà dei carismi, in modo da convergere verso l’unità e arricchirla“.

Da qui l’auspicio di Papa Francesco, rivolto a tutta l’Europa, a mettere nuovamente “al centro la persona umana“, dimostrandosi “un continente aperto e accogliente“, realizzando “forme di cooperazione non solo economica ma anche sociale e culturale“.

 

fonte papafrancesco.net

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