Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

PARTHENOPE LA SIRENA RIPRESA DAL MAESTRO VUCAI

Posted by on Feb 18, 2016

PARTHENOPE LA SIRENA RIPRESA DAL MAESTRO VUCAI

a napoli in via san gregorio armeno, 14 c’è una bottega identitaria del maestro presepiale Aldo  Vucai che ci regala perle artistiche che invito a vedere quando vi trovate da quelle parti. ci ha fatto anche un altro bel regalo di seguito riportato………………………..

 

Napoli è l’unica città della Magna Grecia nata intorno al mito di una Sirena.
Il nome della prima fondazione, secondo moltissimi storici, era Parthenope, la mitica Sirena donna dal corpo di uccello e volto bellissimo che fu sconfitta dall’eroe acheo Ulisse e che,suicidatasi nel mare che oggi bagna Napoli, sulle spiagge di questa si arenò per essere onorata dagli antichi suoi abitanti.
I Napoletani ancora oggi, infatti, vengono chiamati anche “Partenopei” ed intorno al Mito della Sirena Parthenope anche l’arte presepiale rappresentata di una delle botteghe storiche di Via San Gregorio Armeno, nel centro di quella che fu Neapolis e dove sorgeva il Tempio dedicato alla dea Demetra/Cerere, ha elaborato una innovativa proposta artistica dedicata alla fondazione della Città ed alla sua immortale Sirena.
Il maestro Aldo Vucai, nella bottega al civico 14 della storica strada dei presepi napoletani, espone le sue ultime creazioni artistiche in terracotta che raffigurano proprio la Sirena Parthenope.
L’idea si è concretizzata quando si è notevolmente accresciuto l’interesse di tantissimi turisti in visita alla già incantevole strada dei presepi, per una “pietra di spoglio”; un elemento architettonico cioè che nel XVI secolo fu recuperato -forse proprio dal vicino Tempio delle sacerdotesse di Demetra e che era stato già riconvertito in Monastero per le suore di Santa Patrizia- per essere riutilizzato come materiale edilizio ed inglobato nel muro perimetrale esterno del fabbricato che ospita oggi proprio la bottega del maestro Vucai.
Questa “pietra” è un bassorilievo in pietra calcarea, oggi poco leggibile per l’usura del tempo, che riproduce una figura femminile che il Tutini, uno storico del ‘700, identificò come una “canefora”; una sacerdotessa recante in mano forse un canestro con del grano. Il Mito di Parthenope, legato al tempio di Demetra ed alle sacre processioni che in questo luogo si tenevano periodicamente, è tornato, forte di nuovi intensi flussi turistici, di forte interesse anche internazionale. La nuova linea di produzione artistica dedicata alla Sirena Parthenope, però, non ha un “movente” meramente commerciale finalizzato a soddisfare la curiosità turistica rapportata a questo elemento di spoglio, il maestro Vucai insieme all’Associazione I Sedili di Napoli, vuole raccogliere fondi da destinare al restauro conservativo non solo della “Canefora” di Via San Gregorio Armeno ma di tutte le altre testimonianze storiche della Neapolis scomparsa e che sono distribuite in tutto il reticolo del Centro Antico di Napoli. Chi acquisterà, infatti, una delle statuine riproducenti la Sirena Parthenope nella sua primordiale forma di donna-uccello, esclusivamente realizzate dal maestro Vucai, concorrerà ad una raccolta fondi finalizzata al restauro conservativo di quelle che “Sembrano pietre…ma sono Radici”!
ALDO VUCAI

Submit a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.