Alta Terra di Lavoro

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“QUALCOSA DELLA NOSTRA LINGUA” ‘O NAPULITANO

Posted by on Feb 11, 2017

“QUALCOSA DELLA NOSTRA LINGUA” ‘O NAPULITANO

“Una parlata assurge al rango di lingua quando la sua esplicazione può annoverare termini medici e clinici che non hanno una immediata traduzione nell’idioma italico. La napolitana lo è”

Agostino ci fa continuare a viaggiare sulla nave della lingua napoletana. Che splendido capitano

2   –   “ ’o cuorpo”

……. a proposito dell’addome.

Le patologie dell’addome sono molteplici e tutte afferiscono quasi sempre il fegato, eccezion fatta per la puerpera:

  • “ll’aqua dinto ‘a panza” è la cirrosi epatica che normalmente colpisce chi abusa di alcool, mentre
  • “’o butto e fegato” è l’alterazione biliare successiva a stravizi di grassi alimentari. A tal proposito è opportuo ricordare anche
  • “ ‘a nzularchia” patologia successiva all’ostruzione biliare che tinge di colorito giallognolo l’ammalato. Secondo la nostra parlata veniva colpito da “a nzularchia” colui che solitamente guardava e si esponeva al sole i cui raggi coloravano di giallognolo il viso.
  • “’o ncaglio de vviscere”, patologia intestinale che nell’ipotesi migliore dava “mal’e panza” che si risolveva nella “juta ‘e cuorpo” (leggi scarico intestinale) e nella peggiore generando problemi oncologici che, se risolti, davano luogo a “’tene ‘a burzetta”, protesi sostitutiva del colon nella parte terminale dell’ano.
  • “ ‘o butto ‘e stommaco” è l’alterazione dello stomaco che, con tale epiteto, contempla sia l’ulcera che la semplice gastrite. La cura, ormai quasi del tutto non piu’ praticata, era il mangiare rane bollite “uoglio e limone” , ovvero all’insalata, la cui carne, leggera e nutriente, di fatto creava una specie di pellicola nello stomaco onde “sanare” l’ulcera ed eliminare “l’acidità ‘e stommeco”.
  • A proposito della puerpera, parliamo de “’o pilo ‘a zizza”.  E’ la montata lattea. Si è in presenza di latte stagnante nel seno allattante che per risolversi abbisogna di un infinitesimale taglietto chirurgico tale che l’immediata fuoriuscita del latte è simile ad un pelo, non di tessuto organico ma di sostanza liquida qual è il latte.

 

 

 

……….a proposito dei polmoni

  • “tene ll’acqua dinto ‘a spalla” la purtroppo negativa patologia della polmonite che veniva curata con “’e cataplasimi”, ovvero quella maleodorante combinazione di semi di lino ed olio di oliva piu’ volte surriscaldata ed alla parte applicata in modo da far maturare il problema.
  • “ a pigliato ‘a bbrunchite”, ovvero è stato così disattento che si è “abbuscato” una “freddiata” che gli ha procurato il malessere. “latte vullento c’o mmele” (latte caldo con il miele) e “mela cotta cu ‘a ficusecca”, classico bollito di mela e fico secco con aggiunta di zucchero per ridurre il tutto ad uno sciroppo utile alla soluzione del problema
  • “è jetteca”, ovvero è afflitta da tubercolosi, anch’essa curata con i cataplasimi. Tale patologia era ritenuta una malattia ereditaria così come la pazzia, tanto che si era soliti dire: “ jetteche e pazze veneno ‘e razza”

 

Agostino Catuogno

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