Alta Terra di Lavoro

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“QUALCOSA DELLA NOSTRA LINGUA” ‘O NNAPULITANO

Posted by on Lug 22, 2017

“QUALCOSA DELLA NOSTRA LINGUA” ‘O NNAPULITANO

“Una parlata assurge al rango di lingua quando la sua esplicazione può annoverare termini medici e clinici che non hanno una immediata traduzione nell’idioma italico. La napolitana lo è e prossimamente ne parleremo” 

Cerchiamo di chiarire il significato di alcune parole della nostra lingua che, così come scritte, hanno piu’ di un significato.

VASTASO

E’ l’uomo di fatica, o manovale occasionale, che si faceva carico di trasportare nei mercati (sia quelli di ortofrutta che di pesce) l’acquistato dai commercianti fino al mezzo col quale sarebbe stato portato al punto di rivendita.

E’ una figura ancora presente che, in totale assenza di contratto di lavoro, “arrangia”      la paga giornaliera  con una attività autonoma e comunque, economicamente,  demandata alla generosità del commerciante acquirente.

Ha anche la funzione, a merce acquistata, di far da guardiano al mezzo sul quale ha collocato la merce in attesa del conducente che sposta il tutto dal luogo di acquisto. 

 

RATTUSO

E’ l’ignobile epiteto che si attribuisce a chi, con fare fraudolento e malizioso, profitta per palpeggiare furtivamente le bontà presenti nel corpo femminile, da non confondere con “ ‘a mana morta” che è punto e basta una cosiddetta “toccata e fuga”.

Il “rattuso” è invece colui che sessualmente gode al solo “grattare” le rotondità di una donna in modo, come detto, abusivo, senza pudore e senza consenso.

Dal grattare, nella nostra lingua “rattare”,  nasce l’epiteto “rattuso” che non è certo gratificante quando ad un uomo se ne attribuisce l’etichetta.

 

CAFUORCHIO

Vocabolo ormai in disuso ma che individuava l’animale lanuto di sesso maschile (agnello, pecora e similari) nella condizione di macellato ed evirato.

Era un classico del commercio di tali animali nel Regno di Napoli, tant’è che in un editto Borbonico si leggeva che il dazio per tali animali era equiparato agli altri comunque macellati indipendentemente dal sesso e dalla qualità.

Per traslato, dare del “cafuorchio” ad un maschio, è estremamente squalificante, premesso che è primaria la condizione di “piecuoro”.

Agostino Catuogno

 

p.s.

Francesco Sabatini (linguista) autore del “Morandini” dizionario…è intervenuto a Unomattina in famiglia:

“non esiste e non è mai esistita alcuna lingua Lombarda e Veneta…non esiste e non sono mai esistite lingue Settentrionali…nel Settentrione esistono e sono esistiti solo “DIALETTI”… le uniche lingue preunitarie riconosciute sono: Greco Antico, Latino, Napoletano e Siciliano.

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