Alta Terra di Lavoro

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Quando Mazzini scriveva ai massoni siciliani: il papato è incompatibile con il trionfo della vostra istituzione

Posted by on Gen 6, 2017

Quando Mazzini scriveva ai massoni siciliani: il papato è incompatibile con il trionfo della vostra istituzione

Fratelli. Abbiatevi una stretta di mano da me ed una parola di gratitudine e di augurio. La stretta di mano è a voi come patrioti dell’Isola iniziatrice. La parola usata e d’augurio è a voi come Massoni.

Voi avete una importante missione da compiere: quella di restituire la Massoneria all’antico spirito dell’istituzione. E dico: restituire, perché la Massoneria non fu, nei periodi nella sua potenza, straniera, come poi la fecero, ai destini politici dei popoli. Fu dall’origine la santificazione del Lavoro. E il Tempio, simbolo d’un ordinamento sociale, racchiudeva nel concetto tutta quanta l’attività umana. Molay cadde vittima d’un re e d’un papa.
Piú dopo, la Massoneria dava parola d’ordine ai suoi: L.P.D. lilia pedibus destinam
 e distruggeva infatti i gigli di Francia.
Gli Illuminati erano repubblicani. Fu soltanto nell’epoca del suo decadimento che l’istituzione si ridusse a formola di amicizia e di carità mutua, accogliendo principi nel suo seno. 
Il risorgere d’un Popolo è solenne occasione al risorgere dell’istituzione.
E voi lo intendete e lo farete intendere ad altri. L’Italia Una e Repubblicana deve essere il Tempio dal quale la bandiera che non conosce padroni se non Dio nel cielo e il Popolo in terra, insegnerà amore, fratellanza d’uguali e associazione delle nazioni.
La vostra fede abbraccia tutta quanta l’Umanità. Ma la Patria è il punto d’appoggio della leva, l’altare dell’Umanità.
Siate dunque Italiani per potere operare colla forza di venticinque milioni di liberi a pro’ dell’intero mondo.
Fate che i vostri non dimentichino nelle forme lo spirito. Il simbolo senza l’idea è cadavere.
E i massoni del XIX secolo e d’Italia devono essere piú vicini d’un passo alla rivelazione dell’Idea che non quelli dei secoli addietro.
Voi volete gli uomini fratelli; volete dunque che sia abolito il privilegio ereditario governativo. Il Gran Maestro non è né può essere ereditario.
Voi volete la luce per tutti. Voi dunque volete abolire il monopolio della luce e della scienza in un solo individuo. 
Il Grande Architetto dell’Universo non ha vicarii in terra, se non quelli che piú lavorano col sagrificio all’edificazione del suo Tempio. Guardate al Papato, e dite se la sua caratteristica è il sagrificio.
Monarchia e Papato adunque sono incompatibili col trionfo della vostra Istituzione.

Non lo dimenticate.

 fonte iltimone.org

camilleri

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