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Sona a Carmagnola, Canto controrivoluzionario Insorgente

Posted by on Nov 12, 2017

Sona a Carmagnola, Canto controrivoluzionario Insorgente

Questo canto popolare, nella forma tipica napoletana della “Tammurriata “, è stato trascritto da Roberto De Simone con il titolo «Canto sanfedista», portato in scena e riprodotto dalla Nuova Compagnia di Canto popolare nel 1976. In effetti, non può trattarsi di un «canto delle bande lealiste del Cardinale Ruffo» giacché si citano avvenimenti posteriori alla liberazione di Napoli, quando l’Armata della Santa Fede era già stata sciolta e la monarchia restaurata.

………………………SONA A CARMAGNOLA
……………….CANTO CONTRORIVOLUZIONARIO
……………………………..(1799 – 1800)

A lu suono r’a grancascie
viva lu popolo vascie!
A lu suono r’i tamburrielle
sò risurte li puverielle.
A lu suono r’a campane
viva viva li pupulane!

A lu suono r’a viuline
morte alli giacubbine!
Sona sona, sona a Carmagnola (1
sona li cunziglie
Viva o Re cu la famiglie!

Sona sona, sona a Carmagnola…
A lu muolo, sanza uerra,
se teraie l’arvere (2
‘n terra, affirraine e giacubbine,
ie facettere ‘na mappine.

È fernuta l’eguaglianza,
è fernuta la libbertà:
pe’ vuie so’ dulure ‘e panza,
signò, iatev’acuccà!

Sona sona, sona a Carmagnola…
Passaie lu mese chiuvuso,
lu ventuso e l’addiruso (3,
e lu mese ca se mete
hanne avute l’aglie arrete.
Viva Tata Maccarone (4
ca rispetta la religgione.

Giacubbine iat’a mare:
mo’ v’abbrucia lu panare!
Sona sona, sona a Carmagnola…(5
Addò è ghiuta ‘na Leonora
ca alluccaie ‘ngopp’o tiatre?

Mo’ abballa miezz’o mercato
‘nzeme cu’ maste Donato (6
Mo’ abballa ch’e vruoccole e rape:
n’ha putute abballà chiù.

———————————————-
Al suono della grancassa
viva il popolo basso!
Al suono dei tamburelli
sono insorti i poveri.
Al suono della campana
viva viva i popolani!

Al suono del violino
morte ai giacobini!
Suona suona “La Carmagnole”,
suonano i consigli:
Viva il Re con la famiglia!

Suona suona “La Carmagnole”…
Al molo, senza colpo ferire,
si gettò l’albero in terra,
acchiapparono i giacobini
e gli diedero una legnata.

È finita l’uguaglianza,
è finita la libertà:
per voi sono dolori di pancia,
signori, andate a coricarvi!

Suona suona “La Carmagnole”…
Passò il mese Piovoso,
il Ventoso e l’Odoroso,
ed al mese che si miete
hanno avuto l’aglio nel didietro.
Viva Papà Maccherone
che rispetta la religione.
Giacobini andate a mare:
adesso vi brucia il sedere!
Suona suona “La Carmagnole”…
Dov ‘è andata donna Eleonora
che sbraitava sul teatro?

Adesso balla in mezzo al mercato
insieme con mastro Donato.
Adesso balla con broccoli e rape:
non ha potuto ballare più.

note:

1 Canto rivoluzionario francese. La carmagnola era la giubba corta militare che indossavano, alla loro entrata a Parigi, nel 1792, i Federati marsigliesi e fu chiamata la giacchetta corta dei rivoluzionari che soppiantò la redingote dell ‘ancien régime.

2 L’ “Albero della libertà”, panoplia trionfale della rivoluzione che veniva innalzata nelle città giacobine. A Napoli ne furono eretti cinque: uno al Molo piccolo.

3 Mesi del calendario repubblicano adattato dall ‘uso francese: si tratta di febbraio, marzo e aprile (tenendo presente che ogni mese cominciava dal giorno 22). “Odoroso”, forse una corruzione popolare, corrisponde a “Germile ” (dal 22 marzo al 22 aprile).
La Repubblica Partenopea durò dal 21 gennaio al 21 giugno 1799.

4 Nomignolo dato dai “Lazzari ” a Ferdinando IV

5 Eleonora Fonseca Pimentel, esponente del Direttorio e «compilatrice» de Il Monitore, fu giustiziata, come tutti i condannati dalle Giunte, nella Piazza del Mercato.

6 Mastro Donato era il boia che eseguì la sentenza

fonte

la storia che non si racconta

 

 

 

sona carmagnola

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