Alta Terra di Lavoro

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Vigilare e reagire, Fernando Di Mieri comincia a farlo.

Posted by on Dic 14, 2016

Vigilare e reagire, Fernando Di Mieri comincia a farlo.

Quel furbacchione di Renzi ha vinto ancora una volta! Messo alle strette dalle difficoltà reali che la Nazione sta vivendo e che egli si è dimostrato incapace di risolvere, ha colto l’occasione della sconfitta referendaria per dimettersi. In tal modo, ora manipola il governo di Gentiloni (al quale certo non possiamo perdonare ogni cosa solo perché ha un carattere conciliante) e nello stesso tempo si rifà una purezza politica in attesa di tempi migliori.

Mica male! Soprattutto, mica male la scelta di mandare all’Istruzione la senatrice Fedeli, che non è certo un luminare della cultura (lasciamo da parte le polemiche sulla sua cosiddetta laurea e sul relativo “infortunio lessicale”). Mandare una così ad occupare la carica che fu di Gentile e Fedele, Bottai e De Mauro è francamente sconcertante. Allora, perché? Il sospetto è troppo forte per non dire ad alta voce che la Fedeli (già prima firmataria del ddl n. 1680 sull’educazione di genere) deve esplicitamente e con chiarezza portare avanti l’ideologia gender nelle scuole (i camuffamenti tentati nella Buona Scuola ormai non bastano): un programma di distruzione della natura e dei valori ad essa connessi che l’UE e troppi poteri straforti stanno portando avanti da tempo. Vedremo ora sempre più maestre far giocare i maschietti a fare le femminucce e viceversa. Tutto perché si deve finire nella neutralità sessuale! Per me è certo che certamente non farei educare i miei figli da chi mette i maschietti a fare le femminucce e viceversa, da chi incoraggia l’omosessualità (e questo non significa che io discrimini gli omosessuali) e ritiene che ogni cosa sia prodotto di una costruzione sociale, scimmiottando le posizioni di quella modestissima studiosa e pensatrice che fu Simone de Beauvoir. E’ questo che mi importa. E’ questo che mi preoccupa. Ora, visto che ex boy-scout e parrocchiani di prima fila sono fedeli in questo modo al diritto naturale e cristiano, è doveroso riaprire il dibattito sulla possibilità “reale” (evitiamo le chiacchiere giuridiche che tutti conosciamo sull’art.33 Cost.) di scegliere la scuola che si ritiene più conforme ai propri principi. Grazie, Renzi (evito, per puro senso di carità, di citare il nome di Gentiloni, che in tutto ciò conta quanto il classico due a briscola).

Fernando Di Mieri

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