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“1527, QUANDO NAPOLI FECE VOTO A SAN GENNARO”

Posted by on Set 12, 2016

“1527, QUANDO NAPOLI FECE VOTO A SAN GENNARO”

Comunicato stampa

 

“1527, quando Napoli fece Voto a San Gennaro”

 

In Cattedrale la prima rievocazione storica della nascita della Deputazione della Cappella del Tesoro

Correva l’anno 1527 quando i Napoletani invocarono la protezione del Santo Patrono perché finissero guerra, epidemia ed eruzioni del Vesuvio, con una cosa mai vista: la firma di un vero e proprio contratto autenticato da un notaio!

Così nacque l’Eccellentissima Deputazione della Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro. Gli Eletti dei “Sedili”, la forma amministrativa cittadina che dal Medio Evo già governava la Città, s’impegnarono a costruire una nuova grande cappella nella quale custodire le sacre reliquie ed il tesoro che, dal quel “patto” sottoscritto il 13 gennaio del 1527, si è andato sempre più arricchendo di gioielli di inestimabile valore e di opere d’arte uniche al mondo.

<< Per la prima volta da quel lontano 1527 – dichiara Giuseppe Serroni, Presidente dell’Associazione I Sedili di Napoli-Onlus – il prossimo 18 settembre, alle ore 10, racconteremo, nella Cattedrale di Napoli, i motivi e le modalità di sottoscrizione del Voto, grazie alla collaborazione delle Associazioni che hanno aderito con entusiasmo al progetto. La teatralizzazione, con la regia di Stefano Iacònis e con la voce narrante Antonio Bessarione, sarà a cura dell’Associazione “Borboni si Nasce” negli splenditi abiti cinquecenteschi, fedelmente ricostruiti da Francesca Flaminio mentre brani musicali saranno eseguiti dalle chiarine della “ATSC – Associazione Trombonieri Sbandieratori Cavalieri di Cava de’Tirreni” per la prima eccezionale “uscita” napoletana >>.

Il marchese Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, iscritto al Sedile di Montagna, in rappresentanza della Eccellentissima Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro nonché discendente diretto di uno degli Eletti firmatari dell’epoca, leggerà il documento originale oggi custodito nel Museo del Tesoro a cui faranno seguito i saluti di Paolo Jorio, Direttore del Museo del Tesoro e di Francesco Andoli in rappresentanza del “popolo di San Gennaro” a suo tempo mobilitatosi per salvaguardare la laicità della Deputazione. Al termine, Sua Eminenza, il Cardinale Crescenzio Sepe impartirà la benedizione apostolica ai presenti e, alle ore 10:45 sul sagrato della Cattedrale, una salva di sparo degli archibugi della ATSC, darà il via al “Grande Corteo Storico dei Sedili di Napoli e dei Casali di Cava de’Tirreni”, in costume rinascimentale. Il Corteo che vedrà la partecipazione della “Compagnia d’Arme la Rosa e la Spada” ed oltre 150 figuranti con spettacolari esibizioni degli Sbandieratori e dei Pistonieri Cavesi, si snoderà nel Centro Antico attraversando: Via Duomo, Via dei Tribunali, Piazzetta Sedil Capuano, Via della Zite, Via Vicaria Vecchia (Forcella), Via San Biagio dei Librai, Piazza San Domenico Maggiore, Vico San Domenico, Via dei Tribunali e si concluderà nuovamente in Via Duomo sul sagrato della cattedrale alle ore 13 circa. Durante il percorso saranno resi gli onori ai Sedili sui luoghi dove sono ancora presenti le loro tracce storiche ed architettoniche.

Un più regolato svolgimento dell’evento sarà garantito dal supporto dal Servizio di Protezione Civile, grazie alla cortese collaborazione dell’Associazione Base Condor.

Per l’occasione il Museo del Tesoro di San Gennaro, esporrà il “contratto” originale e la Pianta Topografica del Duca di Noja a colori che reca l’indicazione logistica di tutti i Sedili di Napoli, sia quelli maggiori sia i minori ed eccezionalmente si potranno effettuare visite guidate, con biglietto d’ingresso a costo ridotto. Inoltre, in numero ridottissimo, sarà possibile acquistarvi la riproduzione in pregiata carta pergamena del contratto tra la Città e San Gennaro.

La manifestazione è parte integrante del programma “Imago Mundi” predisposto dal Comune di Napoli, Assessorato alla Cultura, dedicato alle feste patronali. Si ringrazia il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris e l’Assessore alla Cultura ed al Turismo Nino Daniele. 

L’Ufficio Stampa

sangennaro

 

 

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