Alta Terra di Lavoro

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16 febbraio 2020 Indulgenza Plenaria a Santa Maria Valogno anche per il Regno

Posted by on Feb 16, 2019

16 febbraio 2020 Indulgenza Plenaria a Santa Maria Valogno anche per il Regno

Nel basso medioevo il mondo era cattolicocentrico, per quanto riguarda l’Europa, quindi tutto quello che si muoveva e che nasceva  doveva avere l’assenso e la benedizione del sommo Pontefice. Tutti i grandi condottieri, conquistatori e cavalieri pur avendo a disposizione eserciti numerosi e agguerriti che potevano  spazzar via senza troppa fatica lo stato Papalino, il più antico d’Europa e nato per donazione da parte del Re Franco Pipino padre di Carlo Magno, cercavano sempre la legittimazione divina attraverso il Papa che con l’arma della scomunica, la più potente dell’epoca, riusciva ad avere un ruolo da protagonista nella geopolitica fin quasi ai giorni nostri.

A questa situazione non si sottrasse nemmeno Ruggero II il Normanno che pur creando un Regno nell’Italia Peninsulare nel 1130, Regno di Sicilia, sapeva che non aveva nessun valore poichè  con la benedizione dell’antipapa Anacleto II, da lui sostenuto, aveva creato un Regno Eretico. Contro la scomunica Papalina non c’era nessuna arma che potesse contrastarla e se voleva entrare nella ristretta cerchia dei Re del Signore doveva avere la benedizione del Pontefice. A seguito della vittoriosa battaglia di San Germano avuta contro l’esercito del Papa Innocenzo II e a seguito della pace di Galluccio siglata a Mignano Ruggero II restitui i territori conquistati al Papa, nonostante sapesse di poter diventare il padrone del Mondo, per aver in cambio la cancellazione della scomunica e della benedizione del Pontefice Romano.

Nel 1130 nasce un Regno Eretico che dura pochi anni, 9 per l’esattezza, ma nel 1139 nasce il Regno Sacro che si chiamò Regno di Sicilia, poi Regno di Napoli e infine Regno delle Due Sicilie, che grazie a Federico II diventa anche custode del Santo Sepolcro, infatti il Re di Napoli era anche Re di Gerusalemme.

Con questa premessa che affianca la profezia di San Giovanni Bosco, posso solo dire che in una Europa diventata apostata, atea e giacobina il Regno non poteva non sparire ma con nostro Signore che ci ha lasciato l’onore delle armi con le ultime giornate di Gaeta dove i nostri Sovrani e i nostri soldati hanno scritto una delle pagine più belle della storia dell’Umanità-

Non dobbiamo dimenticare che siamo stati un Regno Sacro, non bisogna fare nessuna confusione e non bisogna avere nessuna illusione perché fino a quando non cominceremo  di nuovo a riprendere la strada tracciata da Nostro Signore  non ripartiremo. Tante teste pensanti che si riuniscono, che esternano soluzioni tra le più disparate utili solo a rafforzare il nostro status di “colonia di una sbnazione” ma nessuna che ci possa far credere di rivedere, anche se in minima parte, lo splendore divino del passato. Stanno completando l’ultimo atto del progetto giacobino savoiardo che la vulgata dominante ha chiamato Risorgimento escludendo un socio di maggioranza che ho ribattezzato i “nipotini di Don Liborio”.

I baroni del terzo millennio sono nervosi agitati e ansiosi perché dopo aver permesso di svuotare di qualsiasi industria il nostro territorio, dopo averlo visto svuotare della meglio gioventù e dopo aver assistito inermi alla scomparsa del Banco di Napoli, il tutto per un piatto di lenticchie, ora stanno assistendo alla nuova riforma fiscale che taglierà definitivamente via il nostro antico Regno ma con l’aggravante che anche loro rimarranno con le mani vuote.

Sarebbe un’occasione più unica che rara per noi identitari provare a riprenderci la guida delle nostre terre ma purtroppo per la scarsezza di iniziative concrete, per la povertà spirituale che ormai ha contagiato un po tutti e dalla pochezza di molti presunti leader ci vedremo sfuggire un’altra occasione e rivedremo sempre i soliti baroni che a furia di lamentarsi e di scalciare vedranno soddisfatte le loro istanze di elemosina utili solo a mantenere il loro piccolo potere ma indispensabile per continuare a campare di rendita. Questa volta però siamo in buona compagnia l’Italia intera sta facendo la stessa fine e l’Europa è diventata un grande centro commerciale senza piu nessun potere, Russia e Usa parlano di Europa senza convocarla!!! A la grandezza del Giacobinismo….

Signori è inutile che continuate a cercare di cambiare le carte in tavola e continuate a servirvi della nostra storia per i vostri tornaconti personali e inutile continuare a pensare di ricostruire qualcosa se ci siamo rifugiati nell’ateismo e nell’apostasia perchè senza Dio non si fara nulla ma andremo sempre più giù. Invece di perdere tempo a discutere, a dibattere sulle le varie soluzioni da prendere che servono solo a buttarci su un binario morto ricominciamo tutti a pregare per il nostro amato Regno e a prostrarci ai piedi di nostro Signore come fece Ruggero II che, nonostante vittorioso, si getto con umiltà ai piedi di Innocenzo II per vedersi riconosciuto e benedetto il suo Regno. Preghiamo affinchè nostro Signore ci illumini con la sua luce per far si che riusciamo ad utilizzare al meglio il nostro libero arbitrio per ripensare ad uno stato sovrano, altre strade non ne vedo per affrancarsi dalla schiavitù in cui ci troviamo.

In quel tumultuoso 1139 il palcoscenico di quel travagliato parto fu l’alta Terra di Lavoro, tra Montecassino, Ducato di Sessa di Galluccio e di Mignano e se dal punto di vista giuridico Mignano e Galluccio si possono identificare come luogo simbolo della nascita del Regno il luogo simbolo spirituale, che per importanza aveva un valore assoluto, posso tranquillamente affermare che è la chiesa della Madonna del Mirteto di Santa Maria Valogno che ospitò Papa Innocenzo II. Papa Innocenzo II in quei giorni tolse la scomunica a Ruggero II legittimò e benedì il giovane Regno di Sicilia e autorizzò il santuario della Madonna del Mirteto a concedere Indulgenza Plenaria ogni 16 febbraio, giorno del Ritrovamento del Quadro della Madonna Assunta. Questa mattina ho ricevuto l’indulgenza Plenaria recandomi alle 9 presso il Santuario dove è stata celebrata una Messa dal Rito Romanico Gregoriano, di seguito qualche foto.

Claudio Saltarelli

         

1 Comment

  1. questa sì che è storia vera!…che bella pagina! grazie. caterina ossi

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