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1799, LA MADONNA DI LORETO AD ARPINO E L’ESERCITO BIANCO

Posted by on Dic 13, 2022

1799, LA MADONNA DI LORETO AD ARPINO E L’ESERCITO BIANCO

Beati quei popoli che hanno una storia…e ad Arpino non è la storia che manca…

Sono secoli ormai che la storia degli Arpinati si lega alla celeste Signora Lauretana.

Il culto della Madonna di Loreto ad Arpino ha inizio nel 1656, infatti su alcuni documenti si può leggere che la festa in suo onore iniziò proprio il 10 Dicembre di quell’anno.

Si hanno notizie di una grave pestilenza proprio in quel periodo che si abbatté su tutto il territorio confinante Arpino con migliaia di morti, quindi il signore di Arpino, Sora e Arce, il Duca Ugo Boncompagni, volle implorare l’aiuto dal cielo e decise di fare voto alla Madonna di Loreto perché preservasse i suoi stati feudali dalla peste imminente.

Così il Duca fece scrivere da parte sua una lettera con cui si impegnava a fare voto generale alla Madonna, consistente nel dono di una lampada d’argento e nel mantenere tale lampada sempre accesa a sue spese. La lettera continuava dicendo che, se il suo stato fosse rimasto illeso dalla pestilenza lui stesso sarebbe andato a Loreto ”a fare quell’obbligo, et eseguire il voto”.

Questo voto fu confermato da una cerimonia solenne nella Chiesa di S. Michele.

Arpino rimase immune dal flagello preannunciatosi e con esso tutto il feudo di Sora, mentre i paesi circostanti furono decimati!

Ancora oggi i cittadini di Arpino vanno ”in massa” a Loreto durante i giorni in cui si festeggia la Madonna, e ad Arpino si festeggia solennemente con festa di precetto.

La statua della Madonna è gelosamente custodita dalle Suore di Clausura nel Monastero Benedettino di S. Andrea, in quanto si narra che fu proprio una di loro a chiederla come regalo a suo padre, che la fece costruire a Loreto e gliela donò.

Questa statua per un breve periodo, circa un mese, durante i festeggiamenti, viene portata in processione nella Chiesa di S. Michele, per stare più vicino ai fedeli che la venerano, e poi con una nuova processione viene riportata al Monastero.

Tante sono le calamità a cui il popolo di Arpino è scampato in questi anni affidandosi alle grazie della Madonna, e queste hanno fatto sì che il popolo rafforzasse ancora di più la sua fede, c’è una lunga lista di eventi quali: terremoti, peste, colera, ecc…

Nel 1700 circa, in zona Castello Boncompagni venne costruita anche una Chiesetta dedicata alla Madonna di Loreto.

Nel 1756, a 100 anni dalla celebrazione della prima festa nel giorno 10 Dicembre, il Monastero delle Benedettine di S. Andrea, fece costruire una macchina in legno per il trasporto a spalla della statua, l’artista che la costruì fu il famoso Michele Stoltz, che in quel periodo era in paese.

Una delle grazie più sentite fu fatta ad Arpino durante la guerra.

Con lo scoppio della rivoluzione francese anche in Italia ci furono momenti drammatici. Ovunque intorno a noi si combatteva contro i francesi che cercavano di conquistare nuovi territori mettendo tutti i paesi ”a ferro e fuoco”, lasciando dietro di se morti e desolazione. In Arpino ci fu una sollevazione del popolo alla fine del 1798.

Le truppe francesi si avvicinavano ad Arpino e il popolo, sapendo di non poterle contrastare, si affidò alla sua Madre Celeste, chiedendo ancora una volta la sua protezione.

La mattina dell’11 Marzo fu assalito Castelliri e li fecero la loro fortificazione, da dove mossero per arrivare ad Isola del Liri, dove ci furono molte vittime.

Ma il loro obiettivo principale era Arpino e Sora, così come previsto si diressero verso Arpino, si può solo immaginare quale fosse la trepidazione a quella notizia in molti già avevano abbandonato il paese dirigendosi verso le colline circostanti per scampare alla carneficina. Le campane di tutte le Chiese di Arpino suonavano a distesa chiamando alle armi, mentre il popolo implorava l’aiuto dal Cielo e la protezione della Madonna di Loreto facendo anche delle processioni per penitenza, inoltre avevano portato a S. Michele, non solo la statua della Madonna di Loreto, ma anche tutte le altre statue delle Madonne venerate nelle varie Chiese cittadine. All’avvicinarsi del pericolo tutte le statue furono portate ”fuori porta” (dove oggi c’è il belvedere), sperando sempre nell’aiuto dal Cielo, e non dei miseri mezzi umani.

Era il 17 di Aprile 1799 quando i francesi marciarono contro Arpino, naturalmente dove passavano mettevano tutto ”a ferro e fuoco”, si pensava ad un imminente eccidio, come era stato per i paesi limitrofi…

Ma quando le truppe francesi arrivarono tanto vicino da vedere il paese…tutto ad un tratto…senza una ragione plausibile…abbandonarono l’idea di attaccare e battettero in ritirata…tutti rimasero stupiti e attribuirono la motivazione ad una mano Celeste…e così era stato!!!

Fra Giuseppe Palma, Converso Certosino presso l’Abbazia di Trisulti, dichiarò, anche per iscritto, che la ritirata dei Francesi e la conseguente salvezza di Arpino era da attribuire alla prodigiosa apparizione di un esercito vestito di bianco nel numero di 9 o 10 mila, in quei giorni il Frate si trovava nei pressi di Tecchiena e vide l’esercito francese passare e ripassare, potendo parlare con i comandanti, apprese da loro di come erano dovuti battere in ritirata, visto l’immane esercito che veniva loro incontro (i nostri nonni narrano che erano state le piante di ulivo ad apparire sotto le sembianze di guerrieri).

Gli arpinati si sentirono devoti debitori nei confronti della Madonna di Loreto, e chiesero una pubblica petizione per eleggere questa a principale protettrice di Arpino.

Questa petizione fu presentata al pubblico parlamento l’8 Settembre del 1799, ma solo alla fine del 1801 il Vescovo A. Colajanni, invitò il Camerlengo a procurare l’elezione del principale protettore della città. Così il parlamento con votazione segreta e all’unanimità elesse la Madonna di Loreto come protettrice Principale di Arpino e lasciando come minori: S. Michele Arcangelo e S. Pietro Martire. E si riconobbe il 10 Dicembre il giorno della festa solenne.

Altro giorno importante è quello in cui fu fatta l’incoronazione della Madonna e del Bambino che ha in braccio, l’8 Settembre 1902, a devozione del popolo arpinate nei secoli.

Gianna Reale

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