28 marzo 1801-il trattato di Firenze

28 marzo 1801 – Napoleone Bonaparte e Ferdinando I delle Due Sicilie firmano il trattato di Firenze. L’accordo di pace, che sancisce la vittoria francese nella seconda Campagna d’Italia, prevede l’indipendenza del regno delle Due Sicilie sotto l’autorità dei Borboni, solo due anni prima scacciati dal territorio continentale dalla rivoltosa Repubblica Napoletana, a condizione che l’esercito francese potesse occupare per un anno le città di Pescara e la Terra d’Otranto, venendo mantenuto economicamente dai Borboni, e che il re indicesse l’amnistia e la grazia per i prigionieri politici giacobini.
Re Ferdinando cedeva inoltre ai francesi, che li girarono al Regno d’Etruria, i territori che erano appartenuti al soppresso Stato dei Presidii, e alla Francia stessa Porto Longone e il Principato di Piombino con l’isola d’Elba.
La pace di Firenze pone fine alla guerra della seconda coalizione sul fronte meridionale. Da quel momento i Borbone sono costretti alla neutralità tra le due grandi potenze che si contendono il bacino del Mediterraneo: la Francia e la Gran Bretagna.
In questo contesto, Napoli diventa il teatro di una nuova guerra, diplomatica e spionistica, non meno importante di quella combattuta sul terreno con uomini e armi.
Sandro Pisu