Il 1799 anno spartiacque tra due ere quella dell’ “Antico Regime” che cercava in tutti modi di non sparire e il nuovo rappresentato dall’illuminismo che nel giacobinismo aveva trovato il suo braccio armato, ma è stato anche l’atto conclusivo del triennio d’oro, ma anche funesto , delle insorgenze italiche iniziate nella Gallia cisalpina e Gallia cispadana e che nel Regno di Napoli aveva visto nascere, vivere e morire l’epopea dell’esercito della Santa Fede guidato dal Cardinale Fabrizio Ruffo, delle Masse guidate da veri eroi e dai Lazzari che hanno scritto uno delle pagine più gloriose e più eroiche del Regno di Napoli e di Napoli che passerà alla storia come“Le Tre Giornate di Napoli”.
Grazie ad una richiesta di Alfonso Guarino l’Ass. Id. Alta Terra di Lavoro ha ideato uno spettacolo sul Brigantaggio Insorgente che dire inedito è poco infatti possiamo affermare che è originalissimo e dal taglio antropologico unico.
Grazie all’impegno di Tonino Cestrone, membro del direttivo dell’Ass. Culturale “San Michele Arcangelo” di Gallo di Roccamonfina, che ancora una volta ringraziamo per la bellissima accoglienza, è stato presentato lo spettacolo “Voci, Suoni, e Canti dei Briganti in Terra di Lavoro” tenutosi sabato 30 marzo presso la sede della suddetta Associazione. Il numeroso pubblico con appassionata partecipazione ne ha certificato il successo e noi dell’ Ass. Id. Alta Terra di Lavoro siamo veramente contenti per quanto creato e presentato. Inutile negarlo ma la regina della serata è stata Loredana Terrezza nel monologo “Mariuccia”. Di seguito vi invitiamo a vedere l’intero spettacolo girato da Marco Di Pinto.
Ri
Con la presente ringraziamo anche l’amm. Comunale di Roccamonfina che nella persona del Sindaco Carlo Montefusco è stata presente dall’inizio alla fine apprezzando molto lo spettacolo.
Il
Circolo di San Michele Arcangelo in collaborazione con l’ ”Ass. Id. Alta Terra
di Lavoro” e l’associazione culturale “L’Albero di Holda” organizza presso la sede del Circolo sito a
Gallo, frazione di Roccamonfina, il giorno 30 marzo 2019 alle ore 17:30, la
rappresentazione teatrale, un inedito e per la prima volta in provincia di
Caserta , “Voci, Suoni e Canti di
Briganti in Terra di Lavoro”.
Con l’avvento
dell’illuminismo e del razionalismo l’uomo cerca di spiegare e interpretare la
realtà e se stesso attraverso la ragione e il pensiero con il solo risultato di
aver portato la mente umana in un labirinto senza via d’uscita e con il
decadimento dell’ uomo inversamente proporzionale allo progresso tecnologico e
scientifico, i protagonisti dello spettacolo hanno l’ardire e la presunzione di
cavalcare il tentativo di Ovidio nella “Metamorfosi” di indagare la realtà e di spiegarla
attraverso il mito.
La nostra terra, la Terra di Lavoro che è
la provincia più antica d’Italia e forse d’Europa, che nel Regno di Napoli ha
raggiunto il suo massimo splendore, dove nasce prima il Mito e poi la storia,
che durante la nascita dell’Unità d’Italia e dell’invasione dell’esercito
giacobino Francese nel 1799 ha visto come protagonisti personaggi che la
vulgata dominante ha etichettato, in senso dispregiativo, come Briganti ma che
in realtà sono stati soltanto degli insorgenti che hanno difeso le proprie
radici, la propria identità e la propria storia fino ad arrivare all’estreme
conseguenze.
Verranno narrate le gesta di Fra’ Diavolo,
Berardo Tancredi, Cosimo Giordano, Rosa Antonucci, Michelina Di Cesare e
Domenico Fuoco che a differenza dei personaggi Omerici non sono di fantasia ma
sono realmente esistiti, divenuti eroi per come hanno vissuto e dei Miti per
come sono morti. L’unico personaggio di fantasia è “Marietta” che è comunque
esistita in quegli anni tragici nelle donne del circondario di Sessa e delle
terre molisane che cercavano di salvarsi dalla violenza degli “scauzacani”
piemontesi.
Tra i
protagonisti dello spettacolo ci sarà il gruppo musicale popolare “La Controra”
di Loredana Terrezza e Silvano Boschin
che con un repertorio di più di 500 brani di musica tradizionale calcano le
scene di tutta Italia da più di 20 anni.
La
voce narrante maschile sarà quella di Raimondo Rotondi che reciterà testi
scritti dall’ Ass. Id. Alta Terra di Lavoro e da lui liberamente tradotti in
lingua Laborina, lingua che si parla in Terra di Lavoro. Si ricorda che la
Terra di Lavoro iniziava a Sora e terminava a Nola.
La
voce narrante femminile sarà quella di Loredana Terrezza che reciterà anch’ella
in lingua Laborina testi scritti dall’ Ass. Id. Alta Terra di Lavoro e sempre
liberamente tradotti da Raimondo Rotondi.
Ci saranno come ospiti d’onore alla recitazione, Elena Sorgente da Cellole e Cinzia Zomparelli da Cassino e come musicista Francesco Smirne
Il
comune di Roccad’ Arce in collaborazione con l’ ”Ass. Id. Alta Terra di
Lavoro”, e l’associazione culturale “L’Albero di Holda” organizza presso il Teatro “Federico II” di Roccad’ Arce il giorno
venerdi 04 gennaio 2019 alle ore 21:00, la rappresentazione teatrale, un
inedito e per la prima volta in provincia di Frosinone , “Voci, Suoni e Canti di Briganti in Terra di Lavoro”.
Con l’avvento
dell’illuminismo e del razionalismo l’uomo cerca di spiegare e interpretare la
realtà e se stesso attraverso la ragione e il pensiero con il solo risultato di
aver portato la mente umana in un labirinto senza via d’uscita e con il
decadimento dell’ uomo inversamente proporzionale allo progresso tecnologico e
scientifico, i protagonisti dello spettacolo vogliono avere l’ardire e la
presunzione di cavalcare il tentativo di Ovidio nella “Metamorfosi” di indagare la realtà e di spiegarla
attraverso il mito.
La nostra terra, la Terra di Lavoro che è
la provincia più antica d’Italia e forse d’Europa, che nel Regno di Napoli ha
raggiunto il suo massimo splendore, dove nasce prima il Mito e poi la storia,
che durante la nascita dell’Unità d’Italia e dell’invasione dell’esercito
giacobino Francese nel 1799 ha visto come protagonisti personaggi che la
vulgata dominante ha etichettato, in senso dispregiativo, come Briganti ma che
sono stati soltanto degli insorgenti che hanno difeso le proprie radici, la
propria identità e la propria storia fino ad arrivare all’estreme conseguenze.
Verranno narrate le gesta di Fra’ Diavolo,
Cosimo Giordano, Rosa Antonucci, Michelina Di Cesare e Domenico Fuoco che a
differenza dei personaggi Omerici non sono di fantasia ma sono realmente
esistiti, divenuti eroi per come hanno vissuto e dei Miti per come sono morti.
Tra i
protagonisti dello spettacolo ci sarà il gruppo musicale popolare “La Controra”
di Loredana Terrezza e Silvano Boschin
che con un repertorio di più di 500 brani di musica tradizionale calcano le
scene di tutta Italia da più di 20 anni.
La
voce narrante sarà quella di Raimondo Rotondi che reciterà testi scritti dall’
Ass. Id. Alta Terra di Lavoro e da lui liberamente tradotti in lingua Laborina,
lingua che si parla in Terra di Lavoro. Si ricorda che la Terra di Lavoro
iniziava a Sora e terminava a Nola.
Ci
saranno come ospiti d’onore alla recitazione, Elena Sorgente da Cellole e
Cinzia Zomparelli.
Il Teatro Federico II di Roccad’Arce è il giusto luogo dove poter rappresentare per la prima volta, in provincia di Frosinone, lo spettacolo non solo per la sua storia che per il prestigio potremo definire universale fin dai tempi antichi e che grazie al Regno di Napoli raggiunge il suo massimo splendore, non solo perché Federico II creò il primo Borgo di impostazione medievale esportato poi in tutta Italia, ma anche perché a Roccad’ Arce riposa Eugenio Maria Beranger a cui si deve il recupero della storia, della cultura e della civiltà dell’ alta Terra di Lavoro I