Nelle parole di ringraziamento di Geri De Luca vincitore del Premio Terra Laboris 2023 che non sono state di circostanza ma piene di contenuti con tanti spunti di riflessione come è nello suo stile, ha messo in risalto la missione che porta avanti da una vita che è quella di far vincere “il bello sul brutto” spiegandoci che per arrivare alla vittoria ci vuole tanta pazienza e fatica ma per fare ciò bisogna prima essere uomini liberi. Per fortuna la missione di Gerinon è un caso isolato e come lui c’è chi si affanna, lotta e lavora per portare alla vittoria “il bello” come fa l’Associazione Ariella di Cellole che con ben 40 iscritti ricerca, ritrova antiche identità e tradizioni popolari del proprio territorio e della Terra di Lavoro coinvolgendo una marea di bambini che quando li vedi pensi “il bello alla fine trionfa sempre”. Fin dalla seconda edizione gli Amici degli Ariella sono presenti al Premio Terra Laboris con la loro energia, con la loro forza e bellezza offrendo premi ai vincitori che sono delle autentiche perle artistiche, uniche ed irripetibili che sono meravigliosamente realizzate da Armando Calienzo che anche questa volta ci ha regalato parole dolcissime ma al contempo di grande profondità. Quando Armando esponeva pensavo come un tempo nonostante non ci fosse una scolarizzazione diffusa, i nostri avi erano persone di cultura e sapienza rappresentando un punto di riferimento e guida per le generazioni più giovani. Oggi invece, nonostante c’è una scolarizzazione totale e un forte numero di diplomati e laureati, c’è un’analfabetismo funzionale che sta raggiungendo percentuali allarmanti, con le nuove generazioni che sono allo sbando senza la guida dei loro padri che nel terzo millennio mestiere hanno deciso di fare un altro mestiere. Di seguito le parole di Armando Calienzo e le foto scattate da Mattia Freda
Promosso dal Comune di Cellole, con la direzione artistica dell’associazione “Ariella di cultura, musica e traduzione”, il 6 gennaio presso via Bari si riaccenderanno, dopo due anni di stop, le luci del PRESEPE VIVENTE.
Sarà un percorso tra storia, musica, danze e degustazioni di prodotti tipici. Ad arricchire l’evento ci saranno gli amici del gruppo folk Laurianum di San Castrese, troveremo l’arte della musica e delle danze tradizionali de “La Controra” e la travolgente allegria dei “Cortili narranti” che ci guiderà in un’atmosfera di tempi passati.
Non mancheranno zampogne e ciaramella a completamento di tutto.
Alle 17:30 arriveranno i Magi col loro seguito per andare ad adorare il Dio bambino nella capanna della Betlemme Cellolese.
Il 90 per cento del popolo Napolitano è passato sulla via Appia attraversando il fiume Garigliano incrociando distrattamente lo sguardo sul ponte più vicino alla foce senza sapere, senza pensare e senza comprendere perché sta li e cosa rappresenta.
In questi anni l’Ass.Id.Alta Terra di Lavoro ha girato la Terra di Lavoro per divulgare l’altra faccia della medaglia della storia sul 1799 e per esattezza quella che non viene raccontata e spesso occultata dalla storiografia istituzionale che alla fine con il suo comportamento provinciale legittima la tesi di Gramsci che la definisce salariata.
CELLOLE (Matilde Crolla) – Luigi Giura ed il suo genio ingegneristico sono stati al centro di un interessante convegno organizzato dall’associazione ‘Ariella’ di Cellole, presieduta da Biagio Palladino ed Elena Sorgente, in collaborazione con l’associazione ‘Alta Terra di Lavoro’, presieduta da Claudio Saltarelli. L’evento, tenutosi presso l’auditorium della parrocchia di San Marco e San Vito, ha visto anche la presenza dell’assessore allo Sport, Cultura e Spettacoli, Giovanni Di Meo che ha portato i suoi saluti istituzionali. Interessante l’intervento dei relatori presenti come Emiliano Pimpinella, presidente del Comitato Luigi Giura, con cui Biagio Palladino ha instaurato un’interessante sinergia che li vedrà collaborare insieme anche in futuro; Fernando Riccardi che ha portato il suo contributo storico sull’importanza del ponte Real Ferdinando sul Garigliano per essere stato luogo di un’importante battaglia tenutasi nel 1860, ricordando le figure del generale Matteo Negri e del capitano Domenico Bozzelli; e la professoressa Raffaella Palumbo, docente di storia ed estetica musicale del Conservatorio di Avellino, che ha presentato degli autori che hanno arricchito il panorama musicale nella storia della nostra terra. L’associazione Emozioni Fotografiche, presieduta da Angelo Stanziale, ha per l’occasione allestito una mostra a tema e gli alunni della scuola media ‘Serao-Fermi’ hanno, invece, mostrato il lavoro di ricerca fatto proprio sul fiume Garigliano e il Ponte. Erano presenti, tra gli altri, anche alcuni architetti ed ingegneri del territorio, insieme ai rappresentanti dell’associazione Carabinieri in Congedo sezione di Cellole e la Pro Loco Città di Cellole con il presidente Angelo Di Lorenzo. “Lassate fa’ ‘o guaglione”, è stato il titolo dell’evento, proprio per riprendere la frase pronunciata dal re quando l’ingegnere Giura presentò il suo progetto di realizzazione del ponte. Molte all’epoca furono le perplessità avanzate, in particolare dalla stampa inglese e dai ministri, ma Giura riuscì a dimostrare la sua lungimiranza divenendo simbolo della nascita della ‘Scienze delle Costruzioni’. Ricordiamo che all’epoca il ponte del Garigliano rappresentò un punto di congiuntura tra l’Europa e l’Africa. Nell’occasione è stata ricordata anche la figura dell’europarlamentare Franco Compasso che fece arrivare finanziamenti dalla Comunità Europea per la ricostruzione del ponte dopo che i tedeschi lo fecero saltare in aria durante la Seconda Guerra Mondiale. Durante l’evento ci sono stati dei coinvolgenti momenti musicali proposti proprio dal gruppo dell’Ariella. LE INTERVISTE E IL VIDEO DELLO SPETTACOLO DELL’ARIELLA