Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

ARMANDO CALENZO DI CELLOLE AL PREMIO TERRA LABORIS 2024

Posted by on Nov 20, 2024

ARMANDO CALENZO DI CELLOLE AL PREMIO TERRA LABORIS 2024

Il Premio Terra Laboris se nel 2024 è arrivato alla nona edizione bisogna dire grazie a tante entità e a quelle tante persone che con il loro impegno e la loro attenzione lo hanno permesso. Uno di questi protagonisti è Armando Calenzo da Cellole che grazie alla sua grande capacità di maneggiare rame e legno abbinata alla sua vena artistica, ogni anno fa dono ai vincitori di due piccole e grandi opere d’arte. Armando chiede e si informa, prima di mettersi all’opera, sulle caratteristiche umane dei vincitori e quali sono state le motivazioni che hanno ispirato la scelta dell’assegnanazione dei Premi Terra Laboris per renderli unici e irripetibili. L’Ass.Id.Alta Terra di Lavoro non smetterà mai di ringraziare il caro amico Armando per la sua presenza, onorandoci, e il suo impegno ma lo ringraziamo, altresì, per il grande affetto e rispetto che ci riserva. Di seguito foto scattate nella giornata dell’evento

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ARMANDO CALENZO E GLI ARIELLA DI CELLOLE AL PREMIO TERRA LABORIS 2023

Posted by on Ott 14, 2023

ARMANDO CALENZO E GLI ARIELLA DI CELLOLE AL PREMIO TERRA LABORIS 2023

Nelle parole di ringraziamento di Geri De Luca vincitore del Premio Terra Laboris 2023 che non sono state di circostanza ma piene di contenuti con tanti spunti di riflessione come è nello suo stile, ha messo in risalto la missione che porta avanti da una vita che è quella di far vincere “il bello sul brutto” spiegandoci che per arrivare alla vittoria ci vuole tanta pazienza e fatica ma per fare ciò bisogna prima essere uomini liberi. Per fortuna la missione di Geri non è un caso isolato e come lui c’è chi si affanna, lotta e lavora per portare alla vittoria “il bello” come fa l’Associazione Ariella di Cellole che con ben 40 iscritti ricerca, ritrova antiche identità e tradizioni popolari del proprio territorio e della Terra di Lavoro coinvolgendo una marea di bambini che quando li vedi pensi “il bello alla fine trionfa sempre”. Fin dalla seconda edizione gli Amici degli Ariella sono presenti al Premio Terra Laboris con la loro energia, con la loro forza e bellezza offrendo premi ai vincitori che sono delle autentiche perle artistiche, uniche ed irripetibili che sono meravigliosamente realizzate da Armando Calienzo che anche questa volta ci ha regalato parole dolcissime ma al contempo di grande profondità. Quando Armando esponeva pensavo come un tempo nonostante non ci fosse una scolarizzazione diffusa, i nostri avi erano persone di cultura e sapienza rappresentando un punto di riferimento e guida per le generazioni più giovani. Oggi invece, nonostante c’è una scolarizzazione totale e un forte numero di diplomati e laureati, c’è un’analfabetismo funzionale che sta raggiungendo percentuali allarmanti, con le nuove generazioni che sono allo sbando senza la guida dei loro padri che nel terzo millennio mestiere hanno deciso di fare un altro mestiere. Di seguito le parole di Armando Calienzo e le foto scattate da Mattia Freda  

Claudio Saltarelli

   

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L’OGGETTIVITA’ SOTTOMETTE LA SOGGETTIVITA’ CON ARMANDO CALENZO

Posted by on Lug 13, 2019

L’OGGETTIVITA’ SOTTOMETTE  LA SOGGETTIVITA’ CON ARMANDO CALENZO

Con la nascita dell’Umanesimo, quello con la u maiuscola, del relativismo e del giacobinismo la soggettività ha preso il sopravvento sull’oggettività e per arrivare a questo hanno creato l’era della menzogna e della congiura  inventandosi l’opinione pubblica per poterla condizionare e guidare. Nell’arte ma nella cultura in genere, si sono inventati la figura del critico che quasi sempre segue la volontà del potere che lo stipendia o che gli ha fatto fare carriera con il solo risultato di vedere pittori, scrittori, scultori, musicisti, letterati, attori ecc ecc che anche se sono dotati di scarso talento passano per grandi artisti riuscendo a vivere una vita agiata. In Italia poi c’è la partitocrazia che estremizza questo stato di cose rendendo ancora più triste lo scenario già desolante soprattutto da quando la sinistra, da circa 40 anni, ha preso il totale controllo della cultura. Vediamo film che sono dei clamorosi flop che se non fossero finanziati dallo stato non riuscirebbero nemmeno a girare una scena, attori che basta che fanno una scuola accreditata pensano di stare a scrivere la storia della recitazione, per non parlare del teatro dove vogliono inculcarci lo stile contemporaneo , che capiscono solo loro, che nessuno vuol vedere ma resiste per il solito finanziamento pubblico facendoci credere che siamo noi comuni mortali che non comprendiamo per non ammettere che sono solo residuati bellici del futurismo. Non è cultura se non si parla del disagio giovanile, della violenza sulle donne o del fenomeno dell’immigrazione mentre tutto il resto non serve a nulla alla faccia della libertà che in teoria vuol dire democrazia ma nei fatti è demagogia.  

Per fortuna nonostante la desertificazione del territorio culturale qualche fiore si riesce sempre a trovare e senza andare a scomodare i grandi nomi possiamo trovare, nel nostro piccolo, dei talenti che anche se sconosciuti realizzano dei lavori che sono vere opere d’arte, uno di questi è certamente Armando Calenzo colonna portante dell’associazione culturale gli Ariella e punto di riferimento della comunità di Cellole una volta casale del Ducato di Sessa. L’Ass. Id. Alta Terra di Lavoro nel premio Terra Laboris, quest’anno giunto alla quarta edizione, dopo aver avuto la fortuna di vedere Geri De Luca premiare i vincitori con le sue lavorazioni pittoriche, ha avuto una seconda fortuna con Armando che come componente degli Ariella ha premiato i due vincitori 2019 con due autentiche opere d’arte, due sculture in rame su legno d’ulivo preso dal suo giardino. Armando con queste opere ha fatto capire a noi identitari e amanti della tradizione, che dobbiamo ancora avere la forza di lottare per la battaglia che si sta combattendo contro il razionalismo, l’illuminismo e il nichilismo e che se siamo in questo momento in difficoltà non dobbiamo mollare perchè possiamo ancora farcela. Armando non è un figlio della sua Terra, la Terra di Lavoro, ma è un pezzo della sua Terra che è fuoriuscito dal suolo come un ulivo che da tempo e per molto tempo ancora vuole nutrirci con le sue pregiate olive, di seguito le sue opere in primo piano che non hanno bisogno di commenti o di critici che ci impapocchiano di chiacchiere perché davanti al sublime il limite non è nell’oggetto ma nel soggetto.



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LE AZIENDE PRESENTI AL PREMIO TERRA LABORIS 2022 SETTIMA EDIZIONE

Posted by on Ago 31, 2022

LE AZIENDE PRESENTI AL PREMIO TERRA LABORIS 2022 SETTIMA EDIZIONE

Nel 2020 e 2021 siamo riusciti a consegnare il Premio Terra Laboris nonostante le grandi difficoltà che la brutta bestia ci ha arrecato, le colpe non sono solo le sue,  e quest’anno siamo alla settima edizione che si terrà a Villa Latina inserito nel Festival della Zampogna.

Nei due anni passati grazie a chi ha avuto il coraggio di andare sul pattino il 25 gennaio, facile farlo il 25 di luglio, questa manifestazione s’è tenuta regolarmente divenendo, senza paura di essere smentito, prestigiosa e il 10 settembre 2022 verrà premiata un’altra autentica eccellenza del Regno, il M.so Liutaio Marco Tomassi il più grosso costruttore in Europa di Zampogne e che ha avuto il merito di recuperare la famosa Sordellina Napoletana.

Le aziende e gli artisti che affiancheranno nel 2022 l’Ass.id.Alta Terra di Lavoro nell’organizzazione e consegneranno i loro premi  saranno Spigabruno Bio di Rosa ViolaAzienda Dolce Amaro dei F.lli PapaBirra Artigianale “Terra di Lavoro”Libreria Neapolis, Armando Calenzo, Pietro Itri, Comitato Luigi Giura, Masseria dello Sbirro, M.so Pasticciere Dario Saltarelli, Az. Agricola Casaline, Az. Agricola La Sessanella, Ciambelleria Alonzi e l’artista Geri De Luca che non ci stanchiamo di ringraziare.

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