Posted by altaterradilavoro on Lug 12, 2023
Molti anni fa andando a visitare La Chiesa del Gesù Nuovo a Napoli andai a visitare il museo interno dedicato a San Giuseppe Moscati e notai distrattamente che la madre Rosa de Luca conobbe a San Germano attuale Cassino che sposò il papà Francesco Giudice al tribunale di Cassino. Non raccolsi le informazioni ma questa volta andando di proposito al suddetto museo ho fotografato le notizie esposte estrapolate dalla biografia del Santo che di seguito ripropongo. A Cassino nessuno sapeva, forse tranne qualche rara eccezione, questa notizia e chissà se tra tanti studiosi, o presunti tali, qualcuno farà delle ricerche più approfondite per capire se Rosa de Luca era di Cassino oppure ci soggiornava quando conobbe il marito. L’unica certezza e che a Cassino diedero alla luce 5 figli e se qualcuno ha qualche notizia più precisa sarebbe cosa gradita se la fornisse.
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Posted by altaterradilavoro on Mag 5, 2023
Sabato 6 maggio 2023, alle ore 11 nella maestosa chiesa del Gesù Nuovo a Napoli, sarà esposta per la prima volta assoluta nella cappella dedicata a San Giuseppe Moscati, una pregevole opera scultorea, opera del maestro Giuseppe Canone, dedicata al medico Santo, nella stessa chiesa dove riposano le sue spoglie mortali.
La scultura, un busto in terracotta, è un inedito ritratto del Santo “medico ed apostolo fino alla fine” nato a Benevento nel 1880 e stroncato da un infarto nel 1927 a Napoli, dove visse gran parte della sua esistenza e dove, per la sua incessante opera di medico a favore soprattutto dei più poveri, gode tuttora di una grande devozione popolare.
La figura di questo medico e ricercatore è tutta racchiusa nel suo motto: “chi può metta qualcosa, chi ha bisogno prenda” che campeggiava nella sala di attesa del suo studio privato.
Giuseppe Moscati, seppure giovane medico, a trent’anni già era famoso per le sue diagnosi immediate e precise che erano ritenute miracolose. Sperimentò nuove tecniche e nuovi famaci come, nel 1922, l’insulina. Per queste sue doti fu nominato primario dell’Ospedale degli Incurabili nel 1925. Salirà agli onori degli altari nel 1987, al termine del sinodo dei vescovi sulla vocazione e la missione dei laici all’interno della Chiesa.
Il noto scultore partenopeo Giuseppe Canone ha dichiarato: “ho voluto realizzare questo ritratto un po’ diverso rispetto alle poche classiche immagini fotografiche di san Giuseppe Moscati e che rende omaggio al grande medico e santo, nel rispetto di una promessa personale maturata in un momento particolare per me e per la mia famiglia. Un’opera realizzata, dunque, soprattutto con il cuore; un sentimento che mi auguro possa essere compreso e che sia anche di conforto per chi avrà l’opportunità di cercare nel volto di San Giuseppe, la Pace e la Speranza. Per me è inoltre un grande privilegio esporre una mia opera in una chiesa così carica di Fede e di Storia e di questo ringrazio i padri Gesuiti ed il Parroco che hanno accolto subito il mio dono”
Alle ore 11 di sabato 6 maggio, avverrà la consegna dell’opera che attraverserà la navata centrale della chiesa, portata da una coppia di rievocatori storici dell’Associazione Fantasie d’Epoca APS, Giovanni ed Angela Esposito, padre e figlia, in segno di devozione personale ed in abito storico di inizio ‘900 per ricordare la immensa partecipazione dei Napoletani di ogni ceto sociale e di ogni età che si affollarono in Piazza del Gesù per rendere l’ultimo saluto al loro amato medico. Raggiunta la cappella dedicata al Santo, p. Guglielmo Pireddu, parroco della chiesa del Gesù Nuovo, impartirà la benedizione apostolica alla scultura ed ai presenti.
Associazione I Sedili di Napoli – ONLUS
80134 Napoli, Via Sedile di Porto, 33
il Presidente
Giuseppe Serroni
isedilidinapoli@libero.it
isedilidinapoli@pec.it
+39 366 10 31 409
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Posted by altaterradilavoro on Nov 20, 2022
Medico controcorrente rispetto al positivismo imperante ai suoi tempi, san Giuseppe Moscati univa fede e acume scientifico. Viveva la professione come una vocazione, vedendo nell’ammalato un’immagine di Cristo sofferente. Paolo Gulisano descrive la figura del santo medico in un libro fresco di stampa.
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Posted by altaterradilavoro on Nov 18, 2020
Ho avuto la ventura di avere vicine delle persone che i santi dei nostri giorni hanno avuto la fortuna di conoscerli, approcciarli, parlare con loro mentre erano vivi e stavano costruendo il loro patrimonio di sofferenze, di lotte, di combattimenti per arrivare a quella tanto agognata santità. Personalmente ho conosciuto, e visitato molte volte Madre Speranza del Gesù quando viveva a Collevalenza di Todi.
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Posted by altaterradilavoro on Mag 21, 2020
Sfidò il Colera per salvare tante vite; curò oltre 2000 soldati nel primo dopoguerra, salvò dall’eruzione del Vesuvio gli ammalati dell’ospedale dove lavorava, fu il primo a sperimentare l’insulina per la cura del diabete.
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