Alta Terra di Lavoro

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“1799: Le tre giornate di Napoli” intervento di Gianandrea de Antonellis

Posted by on Ago 12, 2023

“1799: Le tre giornate di Napoli” intervento di Gianandrea de Antonellis

Continuiamo a pubblicare gli interventi dei relatori dello storico convegno “1799: Le Tre Giornate di Napoli” su cui abbiamo già detto tutto, ed oggi seguendo l’ordine di intervento è la volta della relazione del Prof. Gianandrea de Antonellis che ci ha parlato di inediti su Elonora Fonseca Pimentel che ridimensionano l’alone di virtù che i giacobini napoletani le hanno messo intorno

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“1799: Le tre giornate di Napoli” intervento di Fernando Di Mieri

Posted by on Ago 5, 2023

“1799: Le tre giornate di Napoli” intervento di Fernando Di Mieri

Dopo aver pubblicato il video integrale del Convegno del 10 di giugno 2023 sulle “Tre Giornate di Napoli” e il primo intervento del Prof. Erminio De Biase, organizzatore del convegno, oggi è il turno dell’intervento del Prof. Fernando Di Mieri che ha messo a fuoco il tema teologico e religioso legato a quel periodo storico che nonostante è di fondamentale importanza poco viene trattato quando si parla del 1799.

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“1799: Le tre giornate di Napoli” intervento di Erminio De Biase

Posted by on Lug 29, 2023

“1799: Le tre giornate di Napoli” intervento di Erminio De Biase

Abbiamo già pubblicato il video integrale dello storico convegno del 10 di giugno 2023 tenutosi al “Convento delle 33” agli Incurabili sulle “Le Tre giornate di Napoli 1799” dove abbiamo avuto il piacere di ascoltare 4 relatori di altissimo livello che hanno parlato di vari aspetti di quella complessa e articolata fase storica di portata epocale ed oggi cominciamo a divulgare le singole relazioni.

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“LE TRE GIORNATE DI NAPOLI” DEL 1799 ALLE “33”, IL VIDEO INTEGRALE DEL CONVEGNO DEL 10 GIUGNO 2023

Posted by on Giu 25, 2023

“LE TRE GIORNATE DI NAPOLI” DEL 1799 ALLE “33”, IL VIDEO INTEGRALE DEL CONVEGNO DEL 10 GIUGNO 2023

Quando si parla del 1799 a Napoli da palcoscenici diversi da quelli conformisti, istituzionali e convenzionali l’argomento si surriscalda perché viene trasformato da argomento storico provinciale, subalterno ed infantile in fenomeno universale collocandosi, dal punto di vista temporale, in un punto di snodo epocale assumendo i contorni di un vero e proprio scontro di civiltà tra quello della tradizione e quello del modernismo. Per i nipotini dei giacobini napoletani il nervo non soltanto è scoperto ma molto doloroso perché, nonostante schierano un autentica armata pagata e sostenuta dalle istituzioni italiane e patrocinata dalla Repubblica Madre, la Francia, non riescono a cancellare l’onta del tradimento e dell’inutilità della Repubblica Napoletana che infognata di ideologie giacobine piene di odio e liberticide, si macchiarono di crimini contro il popolo Napoletano e Napolitano che era insorto contro l’invasore Francese giacobino. Dalle cronache scritte dagli stessi francesi siamo venuti a conoscenza dell’eroismo degli insorgenti regnicoli che da Teramo a Reggio Calabria hanno scritto una storia unica e irripetibile per come è nata e sviluppata che i giacobini napoletani cercano di cancellare in tutti i modi gettando fumo negli occhi con la solita retorica su i giustiziati di Piazza Mercato cercando di farli passare come martiri, unico caso al mondo perché in altri paesi sarebbero solo dei traditori. Si dimentica, altresì, che chi tra i traditori accettò la capitolazione fu soltanto esiliato, furono circa 8000, per poi rientrare dopo poco tempo e si ignorano i giustiziati di Procida, forse perché lo decisero autonomamente gli inglesi con un loro processo, continuando ad avere i paraocchi senza rendersi conto che i tempi sono radicalmente cambiati o, pur sapendolo, sperano di continuare a lasciare “attappata” la bottiglia della verita. Sabato 10 giugno ’23 al Convento delle “33” questo tappo è stato tolto grazie al convegno sulle “Tre Giornate” di Napoli dove grazie ai relatori e agli argomenti trattati, s’è spostata l’attenzione sulla geopolitica, sulla politica e sulla teologia di quel periodo storico che possiamo definire epocale e sfacciatamente attuale.
Il Prof. Fernando Di Mieri ha parlato degli aspetti religiosi e di come anche la Chiesa era spaccata al suo interno prima, durante e dopo il 1799 e quali sono state le cause, Il Prof. Gianandrea de Antonellis ha invece parlato di Eleonora de Pimentel Fonseca mettendo in evidenza la sua mediocrità dal punto di vista culturale, politico e giornalistico dimostrata con fatti alla mano e documentazione incontestabile. La Prof.ssa Mariolina Spadaro ha messo l’accento sull’Epopea dell’esercito della Santa Fede e di quale spirito ha mosso il popolo tutto per realizzare un’impresa mai vista prima e dopo quel 1799 facendo comprendere, altresì, che quelle vicende sono state propedeutiche per quelle degli anni successivi fino ad arrivare al 1860.
Chiudo dando i giusti onori al Prof. Erminio De Biase che oltre ad organizzare e a volere il convegno nel suo intervento ha “tirato mazzate” a distanza di 224 anni, ai giacobini contemporanei come fecero i lazzari napoletani nel 1799 con i giacobini dell’epoca nel suo stile asciutto e diretto. Il Prof. Erminio De Biase, altresì, ha aperto i lavori narrando i fatti delle “Tre Giornate” con scientificità ed intensità tale che sembrava li avesse vissuti in prima persona. Voglio ricordare, inoltre, che non stati risparmiati rilievi sul comportamento dei Sovrani Napoletani che certifica l’onestà di tutti i relatori e di seguito il 16 giugno alle 21 riproponiamo il convegno integralmente a disposizione di chi voleva esserci ma non ha potuto e di chi ha voglia di conoscere la storia del 1799 in forma diversa.      

Claudio Saltarelli    

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