Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Mr don liborio romano – il BOIA delle Due Sicilie

Posted by on Mar 13, 2023

Mr don liborio romano – il BOIA delle Due Sicilie

La prima trattativa stato-Mafia avvenne per opera di alcuni salentini nel 1861. L’ultima Trattativa Stato-Monsanto con gli stessi che quasi quasi chiudono il cerchio. Il primo fu Liborio Romano (Patù, 27 ottobre 1794 – Patù, 17 luglio 1867) che ha determinato la prima trattativa stato-camorra della storia. E’ stato un politico italiano maestro di Doppiezza e Trasformismo che usò anche la camorra per aiutare Garibaldi, liberale e massone. Liborio Romano, fu l’ultimo ministro di polizia del Re Francesco II di Borbone nel governo costituzionale del 1860, ma agente di Cavour, e poi primo ministro degli Interni di Garibaldi, dopo il suo ingresso a Napoli.

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GARIBALDI, DON LIBORIO ROMANO E…….LA CAMORRA

Posted by on Ott 18, 2020

GARIBALDI, DON LIBORIO ROMANO E…….LA CAMORRA

La camorra fu sfruttata da Garibaldi con l’aiuto dell’ultimo Ministro dell’Interno Liborio Romano, il quale affidò ai camorristi la patente di “tutori dell’ordine pubblico”. Costoro approfittarono della situazione senza alcuno scrupolo e, di fatto, furono i collaborazionisti più determinanti degli invasori.

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Padri della Patria: Liborio Romano

Posted by on Ott 30, 2019

Padri della Patria: Liborio Romano

Se c’è un liberale del Risorgimento che meriterebbe di stare in un Pantheon, insieme ai vari padri della patria (li conoscete tutti, Cavour, Garibaldi, Mazzini, Vittorio Emanule Il) è certamente Liborio Romano, il grande liquidatore del Regno delle Due Sicilie. L’uomo che mise la camorra a presidiare Napoli, ma non lo si può scrivere sui libri di storia! Altrimenti ai giovani meridionali potrebbero girare le scatole e, quando terminano le scuole, invece di andarsene a lavorare, metterebbero tutto a soqquadro. Figlio più illustre di Patù. Primogenito di una nobile e antica famiglia dalle tradizioni liberali, completò gli studi a Lecce, si laureò in Giurisprudenza a Napoli nella cui Università fu anche professore. Sin da giovane visse intensamente l’impegno politico frequentando gli ambienti legati alla Carboneria e diventando interprete appassionato delle più alte idealità del Risorgimento italiano, e per questo fu sospeso dall’insegnamento universitario. Nel 1860, quando ormai con Francesco II stavano per consumarsi gli ultimi atti del Regno dei Borboni, a Napoli Liborio Romano detto “Don Libò”, era ormai conosciuto in tutti gli ambienti come il più brillante principe del Foro partenopeo. Venne nominato prima Prefetto di Polizia e subito dopo Ministro dell’Interno e della Polizia, e si trovò nella necessità di traghettare tramite Garibaldi, il Regno di Napoli dai Borboni ai Savoia, la situazione era esplosiva, a Napoli poteva succedere di tutto. In quel frangente il nostro Don Libò, scese a patti con la camorra locale, rimasta fino allora relegata ai margini del sistema civile, coinvolgendone gli esponenti di spicco nel lavoro di mantenimento della quiete pubblica. E così avvenne: la calma e l’ordine regnarono sovrani. Garibaldi poté giungere solo e senza armi alla Stazione ferroviaria di Napoli, accolto da Liborio Romano in persona circondato da un popolo in festa. Nelle Elezioni politiche del gennaio 1861, le prime del Regno d’Italia unita don Liborio fu il Deputato più votato in Italia, eletto in ben otto collegi elettorali: il 20 luglio 1865 si chiudeva la sua esperienza parlamentare. Le premesse per il futuro disastro istituzionale vi erano tutte; la calma era solo apparente. Come al solito ai naviganti l’ardua risposta.

fonte http://www.veja.it/2009/02/09/padri-della-patria-liborio-romano/

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