Anche quest’anno per la volontà di Don Nunzio D’Orazio, la comunità di Scurcola Marsicana, l’Ass. Id. Alta Terra di Lavoro, Francesco Tortora, e il Comune che ha dato il Patrocinio e presente con la presidente del consiglio comunale Martina Gallonardo, hanno commemorato con una messa l’eccidio del 22-23 gennaio 1861 commesso dalle truppe dell’esercito invasore piemontese. Dopo la funzione e come accade dal primo anno, è stato offerto un cuscino di fiori alla cappella delle Anime Sante dove è stata consumata la tragedia e dove ha sede la Confraternita del S.S. Suffragio che come sempre nella persona di Matteo Andreoli ci permette di farlo. Anche quest’anno abbiamo avuto l’onore e il piacere della presenza di Luciano Bonventre in rappresentanza del comune di Pescorocchiano e della sua famiglia che ha avuto delle vittime insorgenti in quei drammatici giorni. di seguito brevi clip e foto della giornata
Anche quest’anno abbiamo ricordato, come Ass.Id.Alta Terra di Lavoro, i martiri di Scurcola Marsicana dell’eccidio del 22 gennaio 1861 che s’è sviluppata in due giornate, domenica 21 gennaio e lunedì 22 gennaio. Documenteremo nei prossimi giorni la prima giornata quando s’è parlato dei deportati civili e militari del risorgimento con il ricercatore Loreto Giovannoneche da anni studia il fenomeno portando in dote una documentazione inedita. Come sempre la messa è stata officiata da Don Nunzio D’Orazio con la consueta e sentita partecipazione comune ormai a tutta la comunità scurcolana compresa l’autorità comunale che ha offerto un cuscino di fiori e rappresentata quest’anno dal Vice Sindaco Ivan Antonini anch’egli coinvolto in una religiosa partecipazione.Ernesto Andreoliha rappresentato la Confraternita del Suffragioaprendo le porte della Cappella delle Anime Sante dove c’è stata la benedizione e la posa della suddetta corona e del cuscino dell’Ass.Id.Alta Terra di Lavoro, di seguito un breve video e alcune foto
Il monumento ai caduti delle guerre, inaugurato il 28 di settembre 1925, il giorno seguente la festa in onore della Madonna della Vittoria [1], posto davanti all’edificio scolastico, è in marmo bianco di Carrara, fortemente voluto dalla popolazione per onorare perennemente i suoi figli caduti per servire la patria. Il pregevole lavoro, opera dello scultore Ciocchetti da La Spezia [2], si compone di una base quadrata, realizzata in mattoni e ricoperta da lastre di marmo anch’esse di Carrara.
19 gennaio ’19 giornata importante per Scurcola Marsicana che se non ha timore di scadere nella retorica potremmo definire storica.
L’ Ass. Id. Alta Terra di lavoro, presente con Domenico Alonzi, Mario Salucci, Geri De Luca e Claudio Saltarelli, ha chiesto che si celebrasse una messa a suffragio dei martiri Scurcolani ammazzati dall’esercito Piemontese invasore nei giorni 22 e 23 gennaio dl 1861 e che si offrisse un cuscino di fiore alla Cappella delle Anime Sante del Purgatorio dove l’eccidio è stato commesso.
Fin qui nulla di strano e
di straordinario ma dopo aver assistito che una numerosa folla, che per la
prima volta ascoltava il tragico episodio, sotto la pioggia ha pregato,
ricordato e accompagnato il suddetto cuscino nella Cappella personalmente lo
definisco un momento storico per la comunita di Scurcola Marsicana.
Se ciò è avvenuto in una cornice sacra lo dobbiamo principalmente al parroco Don Nunzio D’Orazio che fin dal primo momento che abbiamo richiesto la funzione s’è prodigato e impegnato per la riuscita della giornata e un applauso sincero va certamente all’Amministrazione Comunale di Scurcola Marsicana che non solo ha fin da subito mostrato attenzione per quello che si voleva fare, ma è stata presente con emozionata partecipazione nella persona del Sindaco Maria Olimpia Morgante e dell’Ass. alla Cultura Francesco Tortora e il consigliere con delega alla cultura Franco Farina
Un ringraziamento va alla Confraternità delle Anime Sante del Purgatorio e al Priore Matteo Andreoli che ci ha permesso di lasciare il cuscino di fiori alla Cappella dove è avvenuto l’eccidio e un saluto particolare va Fausto Vincenzo Colucci uno Scurcolano molto vicino alla sua comunità che ha dimostrato il suo affetto passando una vita a ricercare e a scrivere i fatti che ha visto protagonista Scurcola fin dalle Insorgenze del 1798 dimostrando enorme capacità e di avere uno stile tipicamente “Vichiano” per l’approccio scientifico che ha nei suoi studi.