Posted by altaterradilavoro on Nov 1, 2025
Sono passati ormai cinque secoli da quando la camerata dei Bardi, a cavallo tra il XVI e il XVII, si riuniva a Firenze per trattare di letteratura, scienze, arte e musica. Si trattava di uomini di cultura innamorati dell’antichissimo dramma greco che, con l’intento di riaffermarlo, sperimentarono un nuovo genere di recitazione teatrale messe in campo con voci e scene dove Venezia e Roma ne fecero occasione di intrattenimento per i colti aristocratici locali del palcoscenico.
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Posted by altaterradilavoro on Mag 25, 2025
L’11 maggio 1770, in un silenzioso angolo tra le montagne e il mare, passò un ragazzo di appena 14 anni. Si chiamava Wolfgang Amadeus Mozart. Accanto a lui, il padre Leopold, determinato a mostrare al mondo il genio del figlio.
Una targa, oggi, a Portella lo ricorda. Ma dietro quelle poche parole si nasconde un viaggio straordinario: partiti da Salisburgo il 13 dicembre 1769, padre e figlio attraversarono l’Italia armati solo di lettere di referenza e di un talento fuori dal comune.
Nel tratto tra Roma e Napoli, affrontarono le insidie delle Paludi Pontine e la minaccia dei briganti. Leopold, previdente, organizzò un piccolo convoglio di quattro carrozze per attraversare la “Terra di Nessuno”, i tre kilometri che separavano il confine tra Stato Pontificio (Epitaffio) e Regno borbonico (Portella), dove tutto poteva accadere.
L’11 maggio, furono accolti nel suggestivo edificio vanvitelliano di Sessa Aurunca, oggi sede del Convitto Nazionale e del Liceo Classico. “Siamo stati bene ospitati per la notte di nuovo in un convento agostiniano a Sessa”, scriveva Leopold alla moglie.
Il giorno dopo, tappa a Capua. E infine, il 14 maggio 1770, giunsero a Napoli, dove il giovane Mozart avrebbe incantato corti e teatri.
Un viaggio che attraversa luoghi, storia, musica. Un viaggio che ancora oggi possiamo riscoprire, passo dopo passo.
Associazione Pro Loco Fondi Aps
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Posted by altaterradilavoro on Mag 18, 2024
Che Wolfgang Amadeus Mozart sia per molti una specie di santino è risaputo. Di lui attrae, più che la verità storica, l’immagine del genio sovrumano che trasforma ogni genere musicale in oro.
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Posted by altaterradilavoro on Mag 15, 2024
Giacomo Insanguine è detto “Monopoli” dalla città pugliese ove nacque nel 1728. Ammesso nel Conservatorie di Sant’Onofrio, Insanguine fu allievo di Carlo Cotumacci, autore di tre importanti collezioni di partimenti.
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