Posted by altaterradilavoro on Ago 16, 2023
Da tempo concentro la mia attenzione sulla unicità, sulla inimitabilità e sulla universalità della musica popolare del Regno, gli “itagliani” dicono lo chiamano sud, che la fa essere musica colta a differenza di tutte le altre nel mondo nel suo genere e da non confondere con world music.
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Posted by altaterradilavoro on Gen 23, 2022
«La rivoluzione che alla fine del secolo XVIII sconvolse l’Europa riuscì funesta» — ebbe occasione di scrivere Giuseppe De Balsiis[1] — «a tre celebri maestri di musica napoletani: Niccolò Piccini, Domenico Cimarosa, Giovanni Paisiello».
Il perché, per quanto riguarda Paisiello, è richiamato alla nostra memoria dalla rilettura — effettuata col valido ausilio di un indice onomastico — del Diario Napoletano di Carlo de Nicola, che ai principi del secolo, a cura del De Blasiis appunto, aveva visto la luce in appendice all’«Archivio storico per le provincie napoletane» e che ora la vede nuovamente * col dichiarato scopo di «restituire al più largo pubblico una lettura di appassionante interesse e di straordinaria forza narrativa», come si esprime Paolo Ricci, che ha curato la ristampa, nella nota introduttiva.[2]
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Posted by altaterradilavoro on Ago 16, 2019
Illustre Maestro e carissimo collega, il 15 agosto ricorreva il 250º anniversario della nascita di Napoleone. Avete già inviato alla Corte Imperiale la vostra nuova Messa per l’occasione, come fate ogni anno dopo aver lasciato Parigi per ritornare a Napoli?
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Posted by altaterradilavoro on Giu 11, 2019
È stato uno dei più influenti compositori d’ opera nel XVIII secolo, uno dei massimi esponenti della Scuola Musicale Napoletana di fine ‘700. Giovanni Paisiello nacque a Taranto il 9 maggio del 1740 e all’ età di 15 anni le sue doti erano già ben note, tanto che venne iscritto al Conservatorio di Sant’Onofrio a Napoli tra i migliori centri di educazione musicale dell’ epoca. Abbandonati gli studi nel 1763, lavorò tra Bologna e Modena dove ottenne un discreto successo con opere come “La Pupilla” e “Il Mondo a Rovescio” grazie alle quali la fama ottenuta gli valse l’invito a rientrare in capitale, a Napoli, dove compose opere per i due principali teatri cittadini, il Teatro Nuovo e il San Carlo.
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Posted by altaterradilavoro on Feb 20, 2018
L’Inno al Re
è stato l’inno nazionale del Regno delle Due Sicilie, fu scritto e musicato da Giovanni Paisiello e commissionato da re Ferdinando I delle Due Sicilie nel 1787; sarà poi adottato nel 1816. Il testo nel tempo subì varie modifiche; venne ritrovata una partitura che conteneva il testo dell’inno datata tra il 1835 e il 1840.
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