VIRGILIO VILLANI – MEDIA AETAS Nel 1980 Virgilio Villani fonda l’Associazione Media Aetas Musica, con la quale intende promuovere la diffusione dei materiali del maestro De Simone, attraverso l’esecuzione ad opera dell’omonimo complesso vocale- strumentale, composto, oltre che dallo stesso Villani, che ne assume la carica di Responsabile Artistico, da Giuseppe De Vittorio, Gianni Lamagna e Antonella Morea, alcuni fra gli attori – cantanti più stimati dallo stesso De Simone. Leonard Bernstein, che ascolta il concerto a Gerusalemme, lo definisce “un’opera d’arte, popolata da angeli”.
Roberto De Simone (Napoli, 25 agosto 1933) è un regista teatrale, compositore e musicologo italiano.
Nipote dell’omonimo Roberto De Simone (attore teatrale e cinematografico), nasce a Napoli in Via Pignasecca, una strada ai piedi dei Quartieri Spagnoli tra Via Toledo e Piazza Montesanto; comincia a studiare pianoforte all’età di sei anni.
Pubblichiamo la lettera di Roberto De Simone che sta girando per il web che merita attenzione anche se non del tutto condivisibile per quanto riguarda il 1799. Abbiamo deciso di pubblicarla senza nessuna modifica ma questo non ci esime dal considerare che da uno studioso monumentale come Roberto De Simone ci saremo aspettati una conoscenza sul 1799 diversa da quella che i giacobini napoletani portano avanti da tempo che ormai si sta sciogliendo come neve al sole.
Grazie all’invito di Carlo Faiello, che ringrazio, ho avuto l’onore e il piacere di presenziare al compleanno di Franco Javarone festeggiato al Domus Ars davanti ad una sala piena di amici, in tanti sono rimasti in piedi, che hanno reso omaggio all’attore napoletano che per un ora ha parlato, con brevi intermezzi teatrali, della sua vita e di come s’è ritrovato a fare teatro. Javarone era un giovane sarto che come spesso accade nella vita, quasi che fosse un mandato divino, si ritrova ad esercitare un mestiere che amava ma che non immaginava di fare, il “teatro”, e con grande ironia e sorriso, è lui che ci ha fatto un bel regalo e non il contrario, ci ha donanto dei momenti di vita e di grande umanità. Una carriera lunga quella di Franco Javaronevissuta in tutti i teatri del pianeta come nel cinema, lavorando con giganti quali Eduardo, Roberto De Simone, Annibale Ruccello e Federico Fellini, i primi che mi vengono in mente, e anche con altri importanti esponenti teatrali come Giorgio Streler, secondo il mio modesto parere non all’altezza dei precedenti come anche lui stesso affermava, raccontando aneddoti ed episodi divertenti che ha messo, altresì, in evidenza il livello di considerazione che i suddetti giganti avevano di lui considerandolo al loro stesso livello. La bellezza della serata oltre a quello di aver scoperto l’uomo che c’è dietro l’attore, è stato anche quello di avere ascoltato dei brevi monologhi teatrali che hanno incantato e zittito noi presenti anche se personalmente mi sarei aspettato almeno un monologo il lingua napoletana che Franco Javarone conosce a menadito che espone con una originale musicalità. Mentre ascoltavo l’attore napoletano mi veniva in mente che se opere e lavori artistici importanti mondiali possono essere tradotte ed esibite in napoletano, come ad esempio La Tempesta di Shakespeare tradotta e messa in scena da Eduardo o i Sonetti, sempre di Shakespeare, cantati in napoletano da Gianni Lamagna, che spesso sono migliori dell’originale, tradurre in altra lingua le opere napoletane è quasi impossibile e quando lo si fa sono mediocri o finiscono nel dimenticatoio, ci pensate una Gatta Cenerentola in Inglese, in Francese o in tedesco? per chi volesse rivivere la serata di Franco Javarone vi invito a vedere il video di seguito
Opera in tre atti del gesuita Andrea Perrucci, la trama si basa su una serie di congiure demoniache per impedire la nascita di Gesù Bambino. Ma l’arcangelo Gabriele sventa i piani infernali, aiutando Maria e Giuseppe.