Spettacolo “Voci, suoni e canti dei Briganti in Terra di Lavoro” ad Alvito ha raggiunto il suo massimo e aveva bisogno di raggiungere altri orizzonti e altre mete, quelle che ti portano verso la missione per cui è nato qualche anno fa, rispecchiare storicamente, culturalmente e antropologicamente la gloriosa e mitica Terra di Lavoro e a Scurcola Marsicana martedi 21 agosto 2023 s’è fatto un importante passo in avanti verso l’obiettivo.
Come accade fin dalla prima commemorazione, nata per volontà Don Nunzio D’Orazio dietro l’invito dell’Ass.Id.Alta Terra di Lavoro, anche il 22 gennaio 2023 a Scurcola Marsicana siamo arrivati in punta di piedi dall’alta Terra di Lavoro per commemorare le vittime dell’eccidio del 1861 per mano savoiarda e in punta di piedi siamo ritornati a casa. Nonostante il freddo rigido con il Velino che sembrava un “Monte Blanche” gigante, la partecipazione è stata importante con la messa e l’offerta del cuscino dei fiori che sono stati offerti dall’Ass.Id.Alta Terra di Lavoro e dalla“Confraternita del SS. Suffragiodelle Anime Sante” custode della Cappella delle Anime Sante dove s’è consumata la tragedia più di un secolo e mezzo fa. Ogni anno Don Nunzio vive la giornata in maniera molto sentita e con partecipazione ma quest’anno è andato oltre con un omelia detta con parole semplici ma intense che valeva più di 3 convegni messi insieme ma anche perchè ha coinvolto i giovani che hanno partecipato e vissuto la giornata con trasporto curiosi di capire cosa fosse accaduto e guidati da Don Nunzio che ha fatto vedere loro anche i buchi delle pallottole piemontesi ancora presenti sul portone di ingresso della Cappella delle Anime Sante. Dobbiamo ringraziare come sempre La Confraternita del Santissimo Suffragio e il suo Priore Matteo Andreoliper la consueta accoglienza e per aver offerto, affiancandolo al nostro, un cuscino di fiori. Mi ha sorpreso, chiedo scusa per il pregiudizio che nutrivo, il comportamento di Nicola per aver vissuto con sentita partecipazione, ma soprattutto con forte spiritualità da vero Cattolico Apostolico Romano, tutta la mattinata commemorativa con sobrietà senza pensare minimamente che rappresentava, come primo cittadino, la Città di Scurcola Marsicana, abbiamo dovuto ricordargli di mettere la fascia!!!Per questo motivo ometto volutamente di citare il suo cognome, tutti sanno chi è chi non sa puo ricercarlo facimente, perchè in quelle poche ore ha rappresentato soprattutto il suo essere cristiano, cattolico e uomo legato alla sua storia e a quella della sua comunità non pensando al ruolo che ricopre tranne quando ha dovuto recitare il breve discorso istituzionale come Sindaco che non poteva non fare. Di seguito il video composto da vari spezzoni della mattinata e ringraziamo al Sig.ra Miriam che ha portato il cuscino di fiori dalla Chiesa alla Cappella presente alla commemorazione la prima volta insieme a suo marito Loreto Giovannone. Nel video abbiamo inserito delle foto della mattina aggiungendo, altresi, quelle imbiancate di “Alba Fucens” che era piena di neve perchè il candore di quel paesaggio si sposava bene con il ricordo delle vittime insorgenti aiutandoci a pensare che il ricordo è importante anche perchè dobbiamo essere predisposti ad abbattere i muri e a costruire ponti altrimenti quel sacrificio, come quello di tanti che ricordiamo, è fine a se stesso e utilizzato strumentalmente da chi sfrutta queste occasione per narcisistica visibilità e autoreferenzialità.
E’ volontà dell’ Amministrazione di Scurcola Marsicana porre al centro dell’attenzione, dopo la partecipata esperienza avuta lo scorso anno, i fatti storici che hanno coinvolto la propria comunità nel lontano 22 e 23 gennaio 1861. A tal fine è stato organizzato un incontro pubblico:
19 gennaio ’19 giornata importante per Scurcola Marsicana che se non ha timore di scadere nella retorica potremmo definire storica.
L’ Ass. Id. Alta Terra di lavoro, presente con Domenico Alonzi, Mario Salucci, Geri De Luca e Claudio Saltarelli, ha chiesto che si celebrasse una messa a suffragio dei martiri Scurcolani ammazzati dall’esercito Piemontese invasore nei giorni 22 e 23 gennaio dl 1861 e che si offrisse un cuscino di fiore alla Cappella delle Anime Sante del Purgatorio dove l’eccidio è stato commesso.
Fin qui nulla di strano e
di straordinario ma dopo aver assistito che una numerosa folla, che per la
prima volta ascoltava il tragico episodio, sotto la pioggia ha pregato,
ricordato e accompagnato il suddetto cuscino nella Cappella personalmente lo
definisco un momento storico per la comunita di Scurcola Marsicana.
Se ciò è avvenuto in una cornice sacra lo dobbiamo principalmente al parroco Don Nunzio D’Orazio che fin dal primo momento che abbiamo richiesto la funzione s’è prodigato e impegnato per la riuscita della giornata e un applauso sincero va certamente all’Amministrazione Comunale di Scurcola Marsicana che non solo ha fin da subito mostrato attenzione per quello che si voleva fare, ma è stata presente con emozionata partecipazione nella persona del Sindaco Maria Olimpia Morgante e dell’Ass. alla Cultura Francesco Tortora e il consigliere con delega alla cultura Franco Farina
Un ringraziamento va alla Confraternità delle Anime Sante del Purgatorio e al Priore Matteo Andreoli che ci ha permesso di lasciare il cuscino di fiori alla Cappella dove è avvenuto l’eccidio e un saluto particolare va Fausto Vincenzo Colucci uno Scurcolano molto vicino alla sua comunità che ha dimostrato il suo affetto passando una vita a ricercare e a scrivere i fatti che ha visto protagonista Scurcola fin dalle Insorgenze del 1798 dimostrando enorme capacità e di avere uno stile tipicamente “Vichiano” per l’approccio scientifico che ha nei suoi studi.
Sabato 19 gennaio 2019 alle ore 17:00, presso la Chiesa di Santa Maria della Vittoria di Scurcola Marsicana, verrà celebrata una messa a ricordo della strage avvenuta alla Cappella delle Anime Sante il 22 e 23 gennaio del 1861.
L’esercito invasore
Piemontese a seguito della reazione del popolo Duosiciliano che anche in Abruzzo
fu decisa e violenta, a Scurcola Marsicana represse la reazione insorgente
brigantesca ammazzando un numero imprecisato di contadini, non meno di 80,
nella Cappella delle Anime Sante.
Alla fine della cerimonia
l’Ass. Id. Alta Terra di Lavoro offrirà un cuscino di fiori nel luogo della
strage.