Totò è stato soprannominato il principe della risata. Per lui, però, il titolo non era uno scherzo.
Non sono molte le persone che nascono con un nome e muoiono con un altro. Non sono molte quelle che, nella propria vita, hanno ben tre padri diversi. E ancora, sicuramente, sono pochissimi quelli che riescono a ricostruire la storia dei propri antenati fino a ben ottanta generazioni indietro.
Il suo più autentico testamento massonico rimane la celebre raccolta di poesie intitolata “’A livella” (1964). Totò scelse per insegna l’attrezzo del lavoro di loggia.
“Siamo uomini o caporali?”. Il catechismo di un Fratello un po’ speciale: Totò«Nella Sede storica di Piazza del Gesù, 47. All’alba del 15 marzo [refuso: aprile] 1967, è passato all’O. Et. l’Illustre Fr. Antonio de Curtis 30° Venerabile della R.L. “Fulgor Artis” dell’O. di Roma.
otò massone? Ebbene sì. Che Antonio De Curtis Gagliardi, alias Totò, fosse un esponente della Libera Muratoria era cosa nota agli ‘addetti a lavori’ e solo recentemente, con il ritrovamento del suoi documenti massonici nell’archivio storico del Grande Oriente d’Italia, se n’è potuto dare notizia con cognizione di causa.
Il fantasma di Totò avvistato a Napoli da alcuni
turisti. Io spettro del principe De Curtis, in una occasione, ha anche parlato
lasciandosi andare ad una profezia.
Il fantasma
di Totò si aggira per Napoli, precisamente
a palazzo San Giacomo. Io «Sono
il principe de’ Curtis. Questo è palazzo San Giacomo?». È il 12
settembre 2018 sono quasi le 22 e tre persone in piazza Municipio si trovano di
fronte una figura vestita di grigio. Un giovane
alto ed elegantissimo. «Lei è una controfigura di Totò?» replica
sorridendo un turista, pensando di trovarsi davanti un figurante. Ma non
ottiene alcuna risposta. Poi la figura, prima di allontanarsi e passare attraverso il
muro all’interno del palazzo del Comune, si lascia andare ad
una profezia: «La città sarà sempre più grande, la prima in Italia.
Diventerà la capitale di un regno». Senza specificare se ci sarà un
ritorno al borbonico Regno delle Due Sicilie
o ai Savoia. E lasciando così dietro di sé una serie di inspiegabili dubbi.
Sono
quattordici le persone, scrive il corriere del mezzogiorno,
che negli ultimi cinque anni si sono trovate di fronte Totò.
Una sola volta il principe ha parlato, lo scorso
12 settembre, da allora più nessuna parola
IL FANTASMA AL FUNERALE DI TOTÒ
«Totò è qui, in mezzo a noi». Ai funerali del
principe de’ Curtis ci fu più di una persona che immaginò che il fantasma
del morto se ne stesse bellamente al centro del corteo. Ci fu finanche chi si
impressionò al punto da svenire. Ma il fantasma era un vivo. Si trattava di
dell’attore Dino Valdi , «sosia» e controfigura di Totò in diversi film.
A lui Franca
Faldini donò, dopo le esequie, il vestito, le camicie, il gilet, le
scarpe e una delle celebri bombette nere del principe.
LA SUPERSTIZIONE NEI FILM DI TOTÒ
Nei 97 film in cui ha recitato Totò sono tantissimi gli elementi che rimandano a superstizioni, jettature, fantasmi, aldilà, leggende, continenti scomparsi, extraterrestri e dischi volanti.