BIOGRAFIA DEL CAV. LODOVICO BIANCHINI SCRITTA DA da Filippo Minolfi
Quest’opera stroncata dalla propaganda liberale come adulatoria (ed in parte lo è) ci ha colpito per l’atmosfera che vi si respira.
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Read MoreA seguito di alcuni articoli su Lodovico Bianchini il caro “Peppino” Catenacci ci ha mandato una chicca sull’economista napolitano che impostò l’economia del Regno delle Due Sicilie in opposizione a quella capitalistica speculativa di origine bancaria che è quella che oggi viviamo
Read More1. Giambattista Vico (Napoli, 23 giugno 1668 – 23 gennaio 1744) è stato un filosofo, storico e giurista. Molte delle notizie riguardanti la sua vita sono tratte dall’Autobiografia (1725-28), scritta sul modello letterario delle Confessioni di sant’Agostino.
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«Nova scientia tentatur»; così recita il titolo del cap. I della seconda parte del De Constantia. In questo testo per la prima volta Vico accen-na a una “scienza nuova” e la collega alla filologia a cui attribuisce un significato ben diverso da quello consueto: «la filologia è lo studio del discorso e la considerazione che si rivolge alle parole e che ne tramanda la storia spiegandone le origini e gli sviluppi. […]. Ma siccome alle pa-role corrispondono le idee delle cose, alla filologia spetta anzitutto il compito di comprendere la storia delle cose»1, poiché le lingue sono le testimonianze delle cose.
Read MoreAggiunta fatta dal Vico alla sua Autobiografia (1734)
Uscita alla luce la Scienza nuova, tra gli altri ebbe cura l’autore di mandarla al signor Giovanni Clerico ed eleggé via più sicura per Livorno, ove l’inviò, con lettera a quello indiritta, in un pacchetto al signor Giuseppe Attias, con cui aveva contratto amicizia qui in Napoli, il più dotto riputato tra gli ebrei di questa età nella scienza della lingua santa, come il dimostra il Testamento vecchio con la di lui lezione stampato in Amsterdam, opera fatta celebre nella repubblica delle lettere. Il quale con la seguente risposta ne ricevé gentilmente l’impiego:
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