ALLA SCOPERTA DELLA CHIESA DI SANTA LUCIA A LUCERA E L’ENIGMA DELLA TRIPLICE CINTA SACRA
Nel cuore di Lucera, la chiesa di Santa Lucia custodisce uno dei cinque esemplari conosciuti della “Triplice Cinta Sacra” presenti in città, un enigma che affascina studiosi e appassionati di tutta Europa.
La chiesa, ufficialmente datata al 1571 come indicato sull’architrave della porta d’ingresso, fu voluta dall’abate Giulio Monaco Carafa. Tuttavia, alcune fonti suggeriscono che in origine vi fosse una chiesa risalente all’epoca angioina, costruita sul sito di un antico tempio pagano.
La storia della chiesa è segnata da numerose ristrutturazioni e dal devastante terremoto del 30 luglio 1627, che causò il crollo di molti edifici della città. Durante il XIX secolo, la chiesa rimase in stato di abbandono, ritenuta inadatta alle celebrazioni eucaristiche. Fu custodita per un certo periodo da un eremita, fino a quando, nel 1874, fu istituita la Pia Unione del SS. Salvatore e di Santa Lucia Vergine e Martire, che si prese cura dell’edificio, restaurandolo nel 1894.
La travagliata storia della chiesa non finisce qui. Nel 2015, fu dichiarata inagibile a causa di cedimenti strutturali delle capriate di copertura, degli appoggi delle campane e della muratura della vela campanaria. Dopo interventi di riqualificazione e restauro, la chiesa fu riaperta ufficialmente il 10 agosto 2019, giorno di San Lorenzo.
Oggi, la chiesa si presenta con una facciata semplice e lineare, adornata da un piccolo rosone a otto raggi e un portale in pietra con lo stemma dei Carafa. Sopra, una vela campanaria con due campane in bronzo.
L’interno, a navata unica e pianta rettangolare, ospita dipinti di notevole valore artistico risalenti al XVI-XVIII secolo.
Ma torniamo alla Triplice Cinta Sacra. L’incisione, situata nella parte alta del lato sinistro della facciata, suggerisce l’uso di materiale di reimpiego, probabilmente proveniente da una struttura preesistente. Se fosse stata incisa successivamente alla costruzione della facciata, sarebbe presumibilmente posizionata nella parte bassa. Tuttavia, la datazione dell’incisione rimane incerta.
La Triplice Cinta Sacra è un’incisione che presenta tre quadrati concentrici con quattro segmenti mediani che uniscono i lati di tutti i quadrati. Questo simbolo, che ricorda il gioco del mulino, nasconde significati complessi e sacrali. Diffuso principalmente in Europa, è particolarmente presente in alcune zone specifiche, con la Daunia come esempio eclatante.
Fotografie: G. GRANA.
Fonti:
– “LA TRIPLICE CINTA NELLA DAUNIA”, G. Barrella; VI Convegno Nazionale Sonnino – Centro Studi Triplice Cinta.
– “La chiesa di Santa Lucia riaperta dopo il restauro. Origini e vicende storiche”, M. Monaco.
– Diocesi di Lucera – Troia
pubblicato da gargano da scoprire