“Anche Garibaldi pagò il pizzo” ce ne parla Ignazio Coppola
Quando volte abbiamo sentito parlare di mazzette, corruzzione, mafia, massoneria e pizzo ma in pochi considerano che sono gli ingredienti principali con cui è stato cucinato il famoso piatto chiamato Italia. Fin dalle scuole ci hanno inculcato invece che grazie alla mirabile impresa dei famosi mille garibaldini è nata l’italia e l’hanno gridato così forte che alla fine ci credono anche loro!!! ma purtroppo a questa favoletta ormai non ci crede più nessuno. L’eroe dei due mondi, don peppino Garibaldi che molti pseudo identitari e briganti pensano che è uno sconfitto della storia, sa perfettamente come sono andate le cose e come è stato cucinato il suddetto piatto, come lo sanno a distanza di 160 anni anche le pietre e di come anche lui è stato costretto a pagare il famoso “pizzo” per sbarcare in Sicilia e fare i “fattarielli” suoi per conto dei suoi mandanti. Di questa vicenda per la rubrica “Incontro con l’autore”, ce ne parlerà da Palermo Ignazio Coppola che partendo da una dichiarazione di un pentito di mafia ha ricostruito una vicenda che merita la massima attenzione, per ascoltare cosa ci vorrà dire vi diamo appuntamento a Venerdi 17 marzo alle 21
Chiedo a Coppola quanto hanno contribuito i picciotti alle vittorie di Garibaldi sui campi di battaglia. Non parlo di contributo politico e morale, ma tattico. Sappiamo che a Calatafimi non furono decisivi, ne furono impiegati circa 250 ed ebbero 7/8 caduti. A Palermo e a Milazzo furono decisivi?
domenico anfora
Un video interessantissimo e concitato… Che tristezza la storia della poi cosiddetta o maledetta unita’! .. A chi giovo’? Non certo a noi, dall’Alpe alle piramidi!… abbiamo tutti troppe ingiustizie, morti, falsità’ da ricordare… Buttiamocele alle spalle e…risorgiamo finalmente!…come? Autonomie di popoli che, se vogliono, si confederano! Questo dobbiamo fare per sentirci nuovamente vivi!.. e costruire un futuro che ci restituisca dignità e orgoglio! caterina
Ennio Apuzzo ha commentato: “Il grande Ignazio Coppola, uno dei primi che ha capovolto i libri di storia”
mi sembra che quando arrivo garibaldi a napoli i camorristi fecero accordi con don liborio e furono scarcerati per garantire l’ordine pubblico con la coccarda tricolore, forse sbaglio!!!!1
Questo fatto dimostra quanto corrotto fosse il regno borbonico, ove la Camorra spadroneggiava