Il Diavoletto, Anno XIII, N. 237, 11 ottobre 1860
Trieste 10 ottobre.
L’Europa conservativa assiste imperterrita all’inaugurazione di un nuovo sistema di gius pubblico, e di un codice internazionale sui generis fabbricato dal Piemonte.
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Oggi mi voglio rovinare e mi terrò lontano dalla retorica veramente insopportabile esplosa dopo la morte di Bergoglio, tutta impostata esclusivamente su sentieri politici o ideologici. Il “Papa degli ultimi” titolano i giornaloni del globalismo come se si fossero rubati i titoli o come se questi fossero stati dettati “colà dove si puote ciò che si vuole” per dirla con Dante anche se in questo caso non si tratta di Dio, ma degli dei minori che possiedono il mondo attraverso il denaro.
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I.— Mal si potrebbe descrivere l’agitazione, il fermento che invase a que’ giorni, dagli Abbruzzi all’estrema Calabria, l’intiero Stato di Napoli. Lo sbarco di Garibaldi a Marsala aveva fatto un’impressione generale e profonda sui liberali egualmente e sui retrogradi, in corte del pari e nel popolo. La grata, od ingrata, novella fu a Napoli conosciuta nel pomeriggio del 14 maggio, appena ventiquattr’ore prima che la battaglia di Calatafimi aprisse all’armata italiana una lunga e luminosa carriera di glorie e di trionfi.
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La lunga fatica durata 11 mesi passata in sala di registrazione, con il consulente letterario, in tipografia e in sala stampaggio cd è terminata e finalmente l’audiolibro dello spettaccolo teatrale-musicale “Voci, Suoni e Canti di Briganti in Terra di Lavoro” è alle stampe. L’opera è composta da un libro formato 17 per 24 di 204 pagine patinate con 87 foto e 3 cd in allegato con 75 tracce audio tra monologhi teatrali, letture e musiche. Lo scopo di divulgare la storia attraverso la recitazione in lingua laborina e la musica popolare della Terra di Lavoro è stato raggiunto nelle rappresentazioni in teatro e credo che lo stesso accadrà con questo lavoro che ha visto coinvolti tanti amici, nuovi e vecchi, che si sono messi a servizio dell’opera dimostrandomi tanto affetto e stima, in queste proporzioni non me lo aspettavo, che per me è stata la cosa più importante. Un pò alla volta li ringrazierò tutti pubblicamente dopo averlo fatto di persona ed ora comincio con Geri De Luca caro amico e grande artista che ha disegnato la copertina dal titolo “Tradizione” che non ha bisogno di nessun commento………
Claudio Saltarelli
Sulle due Italia: una ricca e laboriosa, l’altra povera e incoltaPerché due Italia? O tutta la cultura meridionale è fatta di uomini imbecilli o da sordomuti. Basta accendere la televisione su un canale televisivo, per rendersi conto che esistono due Italia, una progredita e una ferma, senza progresso.
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La classe politica italiana e la tradizione italiana di studi politici di Giuseppe Gangemi
Il massacro di Santa Croce di Magliano in Molise (4 novembre 1862)
“QUALCOSA DELLA NOSTRA LINGUA” ‘O NNAPULITANO (XV) di AGOSTINO CATUOGNO
Le empanadas di Bergoglio
LA GUERRA AI BRIGANTI (1860-1870)
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