Alta Terra di Lavoro

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Calabria CDS , Fagnano Castello , Nicotera e dintorni

Posted by on Lug 30, 2016

Calabria CDS , Fagnano Castello , Nicotera e dintorni

un articolo un po datato ma credo molto interessato che merita di essere letto.

Confesso che avevo timore di affrontare la due giorni calabrese tra Fagnano Castello e Nicotera, timore di riscontrare la stessa situazione, per nulla raggiante, che ebbi modo di rilevare nel novembre 2014, ultima mia sortita in terra calabrese precisamente a Rosarno, in cui si riscontrò da quando frequento la Calabria borbonica la peggiore delle affluenze a una conferenza cui ho partecipato.

Non solo il fiasco di quella giornata di cui sopra mi crucciava ma pure il terribile malanno che aveva tra l’altro attaccato vigliaccamente il miglior collaboratore dei CDS, il grande e insostituibile Saro Messina.

Certo la consapevolezza che disporre di nuove  forze fresche, che avevano aderito al nostro gruppo come quelle di Dario Paraino e Peppe Gallo mi rassicurava e non poco sul consolidamento dei CDS, ma è avere rivisto Saro Messina in tutto il suo fulgido chiarore è stata la riconferma che la ripresa era molto più estesa di quel che speravo.

La giornata a Fagnano Castello (Cs) era stata fissata sull’evento del riconoscimento ufficiale da parte  dell’amministrazione comunale, con tanto di targa commemorativa e strada intestata a quei martiri locali che nell’inverno del 1863 furono trucidati da una colonna mobile comandata da un piemontese di nome Pietro Fumel.

Giornata memorabile quella del 16 agosto 2015, per la prima volta, un Comune, uno dei tanti che ha suo malgrado subito l’onta dell’invasione tosco padana, ha riconosciuto tramite il sindaco Giulio Tarsitano,  quell’atto di barbara violenza subito da inermi cittadini fagnanesi che per anni è stato sorprendentemente sottaciuto, senza capirne il motivo.

Un grazie quindi all’amministrazione comunale di Fagnano Castello e anche alla chiesa locale che è voluta essere al nostro fianco tramite Don Ciro Favaro vicario della Foranìa di San Marco Argentano.

I CDS oltre alla mia partecipazione era presente con appunto il referente regionale calabrese dei Comitati Due Sicilie già citato Saro Messina , il responsabile provinciale cosentino Gianfranco Rogato, il fagnanese Dario Piraino attuale punto di riferimento dei CDS Torino,  che ha tra l’altro avuto il ruolo di moderatore della conferenza a tema, svoltasi nell’aula consiliare del Comune; dal Veneto in qualità di ricercatore c’era Vincenzo Tortorella che copre la figura di responsabile nazionale dei CDS Area Nord, presente anche don Massimo Cuofano nella doppia veste di promotore  del progetto della Fondazione Francesco II ma anche come consigliere nazionale dei Comitati Due Sicilie, a coordinare la giornata c’era Peppe Gallo detto Il Trapper, che è stato l’anima di tutta l’organizzazione a partire dalle ricerche storiche fino a tutto il resto. Gallo oltre a essere un socio CDS della sezione Lombardia è l’anima del gruppo “Noi siamo di Fagnano Castello”. Un grande Bravo a tutti, anche agli amici che hanno voluto affiancarci, da Pasquale Sciammarella a Angelo Ciampi con il suo gruppo “Due Sicilie –Calabria  Citra” . Un grazie a tutti per la perfetta opera di ricostruzione identitaria e di forte senso di appartenenza.

Il 18 agosto invece su invito del mio amico avvocato Francesco Pagano sindaco della splendida Nicotera, il gruppo CDS Calabria e il sottoscritto sono stati invitati a partecipare a un progetto dell’assessore Mariella Calogero dal titolo  “Primo festival del libro”. I CDS per lo spazio avuto a disposizione hanno optato per il lavoro di Antonino Condrò attualmente segretario regionale dei Comitati Due Sicilie Calabria autore del romanzo autobiografico “ Sugnu i Taurianova … Con omissis”.

Serata quella di Nicotera molto più “intima”, dove vecchie e storiche amicizie si sono consolidate ancora di più. Accompagnato da Saro Messina, Lello Torchia e Mimmo Mantino siamo stati accolti dal sindaco e da altri amici con la cordialità che li contraddistingue.

Anche attraverso un racconto contemporaneo come quello di Tonino Condrò che è conosciuto anche  con il nome d’arte  Antonhy Corbara che ha tra l’altro utilizzato anche come “firma” del libro presentato il 18, si lavora per la ricostruzione del popolo delle Due Sicilie, storie contemporanee ma simili a tante altre storie del passato, l’emigrazione, il dolore del distacco dalla terra natia, la voglia di riscatto, la forte volontà di volere incidere sulla ripresa del proprio territorio, sia esso di Taurianova o di Comiso o di Avellino.

Serata introdotta dal giornalista prof. Pino Brosio, evento da incorniciare.

 

Fiore Marro

fonte CDS

 

cds-fagnano-targa

 

 

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