CARLO PISACANE
Prima di approfondire lo sbarco di SAPRI ( che poi Sapri non fu , ma VIBONATI, un paese a pochi chilometri da Sapri dove sulla di cui spiaggia vi è una lapide commemorativa posta dall’amministrazione il 22 ottobre 2016), è opportuno sintetizzare una scheda sul personaggio.
CARLO PISACANE nasce a Napoli il 22 agosto del 1818 da famiglia aristocratica.Suo padre ,il Duca GENNARO PISACANE DI S. GIOVANNI ,muore nel 1826 e la madre,NICOLETTA BASILE DE LUNA,si risposa con un generale,tal MICHELE TARALLO. A 12 anni CARLO entra nella scuola militare di S.Giovanni a Carbonara e due anni dopo alla Nunziatella. Nel 1843 fu nominato tenente.Nel 1845 nasce la storia d’amore che segnerà ,poi, tutta la sua vita.Il giovane Tenente si innamora perdutamente, ricambiato, di ENRICHETTA DI LORENZO,moglie del cugino DIONISIO LAZZARI. Questa , nata ad Orta di Atella nel 1820,era una donna risoluta ed all’avanguardia che aveva già flertato in gioventù con lui. Le loro vite si divisero ed ella sposò il Lazzari dal quale ebbe tre figli. Saputa la tresca, il marito offeso ,nel 1846, tentò di far uccidere da sicari il rivale. Ma… ” l’amore è più forte di una catena”…recita una canzone napoletana, per cui Carlo ed Enrichetta, a seguito di questo drammatico episodio, decisero di fuggire insieme da Napoli : lui disertore e lei adultera.Da qui iniziarono le loro peripezie. A Marsiglia furono arrestati perchè avevano il passaporto con nome falso: erano divenuti FRANCESCO GUGLIELMI e SARA SANGES.. qui vissero in ristrettezze economiche e qui nacque la loro prima figlia ,CAROLINA ,che morì prematuramente. Per guadagnarsi da vivere Carlo si arruola nella LEGIONE STRANIERA, con il grado di Sottotenente. Dopo pochi mesi , saputo che il Lombardo-Veneto si era ribellato agli austriaci, lascia la Legione e parte per il Veneto,dove combatte nella Compagnia Cacciatori.Dopo la sconfitta piemontese , nel 1849 , accorre a Roma per combattere ,insieme a Mazzini e Garibaldi, contro francesi e papalini. Sconfitto anche qui viene arrestato e rinchiuso in Castel Sant’Angelo. Liberato grazie all’intervento della moglie partirono insieme per Marsiglia, Losanna ed infine Londra.Nel 1850 rientrarono in Italia . A Genova, nel 1852 ,nasce la loro seconda figlia SILVIA.Carlo subito dopo ritorna a peregrinare in Svizzera.Durante questa assenza nasce una Love-Story tra l’ abbandonata Enrichetta ed un capitano veneziano, ENRICO COSENZ. Una storia d’amore che durò fino al ritorno del Pisacane che riconquistò, di nuovo, il cuore ribelle della consorte. In questo periodo maturò in egli l’idea della conquista del Sud attraverso l’ insurrezione popolare.Spinto dal Mazzini , che soffiò sul suo spirito socialista e rivoluzionario, mise insieme, nel 1857, 24 commilitoni che aveva conosciuto durante le precedenti battaglie e si imbarcò con questi , dirottandola verso PONZA,sulla nave ” CAGLIARI “, un piroscafo che faceva rotta verso Tunisi di proprietà, anche questo, della società RUBATTINO. Molti sono i dubbi degli storici su questo imbarco ” rivoluzionario” . RUBATTINO fornì le sue navi ( LOMBARDO e PIEMONTE) anche a Garibaldi per i mille. In entrambi i casi la società di navigazione, per evitare ritorsioni ,nel caso le imprese andassero male,dichiarò che le navi erano state prese con la forza. Nel caso del Cagliari la nave fu “dirottata” con la complicità di due macchinisti inglesi ..( figuriamoci quanto due dipendenti della società Rubattino potessero preoccuparsi dei pruriti di un rivoluzionario, dandogli complicità , se non con il benestare dal padrone!) . Sta di fatto, però,che per il danno subito dalla Rubattino per il Cagliari ,( sequestrato dalla marina borbonica e restituito solo l’anno dopo alla sua società) Garibaldi si sentì in debito. Infatti, con Decreto Dittatoriale del 5 ottobre del 1860 elargì la somma di 450.000 franchi alla Rubattino, presi dalla tesoreria di Napoli, quale risarcimento per il sequestro che la nave aveva subito ( sic! ). Come l’avventura di Pisacane si è conclusa lo sappiamo.Era un idealista impenitente che voleva spingere ed educare i contadini alla rivoluzione.Non contro i Borboni, ma contro tutti i monarchi. Partì dal Sud perchè Mazzini gli aveva fatto credere che le masse lo stavano aspettando..ingenuo, lui, lo credette.. infatti a SANZA i contadini lo aspettarono..Enrichetta ,invece, visse sino al 1871 ed ora riposa a Napoli, nella tomba della famiglia del ministro NICOTERA , amico del Pisacane.