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Castelforte e Suio: la storia

Posted by on Gen 9, 2025

Castelforte e Suio: la storia

Il Comune di Castelforte si erge sulle colline dei Monti Aurunci di fronte alla piana del Garigliano.  E’ proprio il fiume Garigliano che segna il confine tra Castelforte e Sessa Aurunca dividendo così anche le province Latina e Caserta e le regioni Lazio e Campania. 

Anticamente il fiume Garigliano veniva attraversato per mezzo di tipiche zattere chiamate Scafe”. Esse erano dei barconi piatti tirati da buoi o cavalli (ma successivamente solo dalla forza degli “scafari”) ancorate a funi che attraversavano il fiume legate da pali di sostegno e alberi ed erano gestite da privati. Chi viene a Suio Terme noterà che sul fiume è stata costruita una diga che, oltre a permettere il passaggio da una sponda all’altra, funge da serbatoio idrico usato sia per l’ irrigazione dei campi che per azionare una centrale idroelettrica.

Castelforte, cittadina di origine medievale, conserva ancora quasi intatte le Porte di accesso, vari torrioni e il Mastio in cima al centro storico, che fortunatamente hanno resistito negli anni fino all’ultimo bombardamento quando Castelforte, essendo caposaldo della linea di difesa germanica (cosiddetta linea Gustav), venne quasi completamente distrutto.

Tre Chiese di epoche diverse arricchiscono Castelforte di storia e spiritualità: la Chiesa di S. Rocco, la Chiesa dell’Annunziata e la Chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista..

Molto caratteristico è anche il Palazzo Comunale costruito nei primi anni 20. Oggi l’aspetto dell’edificio mostra una costruzione aggiunta successivamente per creare nuovi locali. Nella Sala Consiliare si possono osservare tre affreschi del pittore locale Cosma Porchetta raffiguranti tre momenti particolare della storia di Castelforte: l’assedio dei francesi del1799, il paese distrutto dai bombardamenti della II guerra Mondiale, l’opera di ricostruzione dopo la guerra. 

E’ in questo Comune che troviamo la piccola ma preziosa località di Suio

Questo paesino (a 148 m. dal livello del mare) ha origini molto antiche. Già nel 1079 L’Abate Desiderio concesse a Suio la Carta della libertà. E’ stato feudo dei Duchi di Suio e in alcuni periodi dell’Abbazia di Montecassino. Ancora oggi, nel centro storico di Suio, sono visibili resti dell’antico Castello nonchè delle mura fortificate da torrioni che, nel periodo feudale (1115 – 1125), l’Abate del tempo Gerardo fece costruire per difenderlo dagli attacchi dei barbari. Nella parte sud delle mura di cinta c’era una Porta, completamente distrutta, che veniva aperta la mattina e chiusa la sera per la quale gli abitanti uscivano per accudire ai lavori dei campi e per altre attività. Al centro del Castello si ergeva maestosa una Torre pari a quella di Castelforte e di Ventosa   ( frazione del vicino Comune di SS. Cosma e Damiano) che serviva per sorvegliare la piana del Garigliano. Questa Torre andò distrutta in parte dal terremoto del settembre 1349 e totalmente nel 1912 dai bombardamenti. Suio perse la sua autonomia nel 1807 quando, a causa dello spopolamento, fu aggregato al vicino Castelforte. Racchiuso in questo paesino troviamo l’antica Chiesa parrocchiale dedicata a S. Michele Arcangelo.  Suio è noto anche per aver dato i natali a Tommaso da Suio che fu notaio e maestro alla corte dell’ Imperatore Federico II. Suio figura nell’iscrizione incisa nel secondo quadro dei pannelli della porta di bronzo della navata centrale dell’Abazia di Montecassino.

Oggi Suio non è solo Centro Storico ma comprende piccole e grandi frazioni come Suio Valle , Suio Forma  e Suio Terme . 

Suio Valle è racchiusa in una conca naturale ricca di verdi monti al riparo dal frastuono del traffico dove si può riposare tranquilli respirando aria pura.      In essa sorge la semplice ma graziosa Chiesetta dedicata a S. Erasmo e alla Beata Anna Maria Taigi

Suio Forma è una frazione molto vasta, ricca di aranceti e oliveti ma soprattutto di acque di natura solforica che da sempre hanno dissetato i suoi abitanti e i molti visitatori. Ci sono due luoghi di culto da ricordare; l’antica Chiesetta di Santa Maria in Pensulis e la nuova Chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria del Buon Rimedio

Suio Terme, che parte  dalla piccola cappella di San Nicola, si estende lungo il fiume Garigliano, nell’antico territorio che custodiva il luogo delle Terme Romane, come ci confermano i resti della vasca di Nerone e vari rinvenimenti di sculture ed epigrafi tipicamente romane. In esso oggi sorgono alcuni Alberghi e Stabilimenti che, oltre a praticare cure termali, offrono ospitalità a coloro che vi soggiornano.

A cura della Pro loco di Suio Terme in collaborazione con lo storico Duilio Ruggiero.

fonte

http://web.tiscali.it/termedisuio/la%20storia.htm

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