Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Gioacchino Murat,retroscena di uno sbarco annunciato-1810

Posted by on Dic 11, 2023

Gioacchino Murat,retroscena di uno sbarco annunciato-1810

Bicentenario – commemorazione 17 / 18 settembre 1810. Retroscena di uno sbarco annunciato

Nelle istanze celebrative, del tentativo di sbarco di forze napoleoniche a Messina, si vanno delineando scenari imprevisti; dove gli attori di una complicata vicenda, hanno creato l’avvenimento che noi oggi ricordiamo.

Read More

LE INSORGENZE PER DIFENDERE L’ETHOS NAZIONALE

Posted by on Nov 26, 2023

LE INSORGENZE PER DIFENDERE L’ETHOS NAZIONALE

Il testo “1861-2011. A centocinquant’anni dall’Unità d’Italia. Quale identita?” (Cantagalli 2011), che ho iniziato a presentare studia il processo di unificazione nazionale è suddiviso in due Parti (I. Origini e dinamiche del processo risorgimentale; II. Temi e Questioni). Nella I parte viene affrontato il tema delle Insorgenze, una pagina di Storia che fino a qualche decennio fa era poco conosciuta. Su questa pagina di storia, “Cadde il silenzio e si verificò una rimozione […]”, scrive il compianto Sandro Petrucci. Tra il 1796 e il 1799, tutti i popoli italiani si sollevano contro gli eserciti napoleonici

Read More

Arpino: situazione militare nel 1796 (II)

Posted by on Nov 20, 2023

Arpino: situazione militare nel 1796 (II)

10 maggio 1796(21 floreale anno IV

Vittoria francese contro gli Austriaci a Lodi. A fianco degli Austriaci combattono i reggimenti napoletani di cavalleria “Re”, “Regina”, “Principe” e “Napoli”, per un totale di circa duemila uomini.

Read More

Arpino: situazione militare nel 1796

Posted by on Nov 14, 2023

Arpino: situazione militare nel 1796

In vista della visita del Re, inizialmente prevista per il 15 maggio, fra marzo ed aprile giungono il “real equipaggio” ed un distaccamento di “soldati del Re”. Si procede ad una serie di preparativi, che comportano, fra l’altro, la demolizione di alcuni fabbricati lungo la futura Via Aquila Romana, per allargare il tracciato e consentire il transito alle carrozze. Il centro urbano è angusto, caotico e sovraffollato. I “soldati del Re” ed il “real equipaggio” vengono alloggiati, alla meno peggio, in case private.

La situazione peggiora a giugno, quando i venti di guerra portano in paese anche i rudi “picchieri di marina”, militari indisciplinati e temibili, che si accasermano nel cosiddetto “Palazzo Boncompagni”, nei pressi dell’agglomerato di casupole che sarà, un giorno, Piazza Municipio. La situazione igienica diventa insostenibile.

Arpino è sede di una miriade di laboratori artigiani, fabbriche e fabbrichette per la lavorazione e la tintura della lana. 7-8000 operai (circa due terzi della popolazione) lavorano ogni giorno nel centro storico, o nelle immediate vicinanze, dove tutte le attività hanno sede. Ogni sotterraneo, seminterrato, stamberga, grotta e/o locale comunque utilizzabile, è stipato di vasche, macchinari, materiali grezzi, semilavorati, prodotti finiti, scarti, ingombri di ogni genere. La quantità di lana prodotta richiede una rete di trasporti non indifferente, costituita da carriaggi ed altri mezzi vari, a trazione umana ed animale. Numerose altre persone sono addette a rifornimenti e servizi. Il traffico di uomini ed animali è, pertanto, caotico; intasa le anguste vie ad ogni ora del giorno e della notte. Il Re in visita, con tutto il suo apparato, ed i militari, con il peso dei loro casermaggi, sono la classica goccia che fa traboccare il vaso. L’epidemia è solo questione di tempo.

2 aprile 1796(13 germinale anno IV)

La campagna d’Italia inizia. Vittoria dei Francesi contro gli Austro-Piemontesi a Cairo Montenotte

13 aprile 1796(24 germinale anno IV)

Vittorie francesi a Millesimo ed a Dego. Gli Austriaci si ritirano verso la Lombardia; i Piemontesi riparano nel forte di Ceva, dove vengono inseguiti e sconfitti

21 aprile 1796(2 floreale anno IV)

I Piemontesi subiscono un’altra sconfitta a Mondovì

28 aprile 1796(9 floreale anno IV)

Vittorio Amedeo III (Re di Sardegna e di Piemonte) firma l’armistizio di Cherasco, preludio al trattato di pace di Parigi, con il quale cederà alla Francia Nizza e l’alta Savoia

9 maggio 1796 (20 floreale anno IV)

Napoleone impone “la pace” al duca di Parma

Raimondo Rotondi

Read More