Si dice che l’isola della Gaiola sia un luogo maledetto, un luogo “jellato” perchè la sua villa, costruita nel 1874, è stata teatro di numerose morti. Morti alle quali ancora si cerca una spiegazione. Che che questa leggenda sia solo frutto di fantasia, o c’è qualcosa di vero sotto?
Buongiorno amici miei ed amiche mie, la mia famiglia ed io siamo commossi, emozionati e grati a tutti voi per l’OCEANO di affetto, di vicinanza, di stima, di preghiera, di coraggio, di forza, di sostegno psicologico che mi avete trasmesso attraverso i social, whatsapp, Messenger, videochiamate e telefonate. Grazie dal profondo del cuore. Ringrazio chi mi ha salvato gli ANGELI prima a Nocera e poi a Scafati. L’Ospedale di Scafati mi è rimasto nel cuore. Ogni giorno dietro quelle tute bianche vedevo degli occhi azzurri, verdi, castani e neri, tutti bellissimi che ti dicevano: ” Io sono qui e Tu vincerai!”, ogni giorno mi commuovevo nel vedere con quanta cura e dolcezza somministravano le cure per guarirci. Amici miei ed amiche mie gli ANGELI esistono non hanno le ali ma tute bianche ed un cuore colmo di amore. Mentre scrivo sono emozionato. Auguro a tutti voi ogni gioia, felicità e tutto quello che il vostro cuore desidera. La VITA È BELLA ANZI STRAORDINARIA. Grazie e vi voglio bene
Il consulente di ingegneria del rischio Francisco Lopez pone seri dubbi sui consigli dati dall’Oms a livello mondiale sull’uso delle mascherine. Il personale medico usa le FFP2 e non è protetto dal contagio. Inoltre i governi colpiti non si sono preparati all’epidemia, hanno reagito con il confinamento di massa che è una strategia improduttiva. Alcuni consigli utili su come proteggersi al meglio, igienizzando tutto.
I malati di pellagra si riconoscevano per le famigerate «3 D»: dermatite – non di rado era scambiata per lebbra – , diarrea e demenza. Se non curata, portava alla morte e per decenni i manicomi del nord si riempirono di «matti» con i sintomi neurologici della malattia.