CAVOUR TRAMA PER L’AGGRESSIONE AL REGNO DI NAPOLI, IL “DIETRO LE QUINTE”
I Mille? Benedetti dal conte di Cavour
di Angela Pellicciari
I Mille? Benedetti dal conte di Cavour
di Angela Pellicciari
Fëdor Michajlovic’ Dostoevskij, il grande scrittore russo e, forse, uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi amava l’Italia e non aveva pace nel vedere il nostro Paese finito nelle mani di “un regno che non significa letteralmente nulla”. Il suo disprezzo per “la creazione del conte di Cavour!”
Read MoreIn questo breve scritto si racconta in modo chiaro come l’ammiraglio Carlo Persano – quello che sei anni dopo, nel 1866, nella terza guerra d’indipendenza farà perdere la faccia all’Italia appena nata nella battaglia navale di Lissa – corrompeva, con il denaro del Piemonte di Cavour, ad uno ad uno gli ufficiali del Regno delle Due Sicilie. L’Italia vedeva la luce nella corruzione assoluta. I risultati si vedono ancora oggi…
Read MoreCome abbiamo dovuto imparare dalla storiografia risorgimentale, Camillo Benso conte di Cavour viene ritenuto il vero artefice dell’unità italiana che avrebbe realizzato tessendo sottili trame con la sua diplomazia. Insomma, se il Piemonte fu la matrice della nuova Italia, Cavour ne sarebbe il pater.
Read MoreLe mire espansionistiche del Generale preoccupano non poco Cavour.
Se Garibaldi si spinge fino a Roma , Napoleone III,Re dei francesi, che si finge cattolico, interverra’ sicuramente in difesa del Papa, non può consentire ,infatti, che i liberali piemontesi prendano anche il Lazio e Roma.
Per capire chi fossero questi Mille, sentiamo che cosa ne scrive Garibaldi. Egli dice, parlando dei suoi: «Tutti generalmente di origine pessima e per di più ladra e tranne poche eccezioni, con radici genealogiche nel letamaio della violenza e del delitto». Questi sono i Mille descritti dal loro capitano dal loro Generale.
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