I provvedimenti contro la miseria nelle Due Sicilie
La circolazione monetaria nel Regno delle Due Sicilie era di 88 lire annue per abitante (Edmondo Capecelatro e Antonio Carlo in Contro la questione meridionale, Samonà e Savelli, 1972) ed era quasi il doppio di quella negli altri Stati italiani, dove si aggirava sulle 40-45 lire per abitante. Il Meridione, quindi, come si desume anche da quanto detto nelle puntate precedenti e in particolare a proposito del pil, aveva un’economia attiva, che garantiva a numerosi soggetti redditi significativi e disponibilità di spesa. Le famiglie più potenti avevano grandi risorse e c’era anche una borghesia benestante, costituita da professionisti e commercianti, ma questo non significa che non esistesse la miseria, presente dappertutto nell’Europa dell’Ottocento.
(I provvedimenti contro la miseria nelle Due Sicilie)