Il modello di regalità di Francesco II di Borbone era quello della Christiformitas (conformità a Cristo),ereditato dai Normanni e dall’insegnamento francescano sulla povertà e la sobrietà, che aveva influenzato i sovrani angioini.
i svolgerà a Marzo la II edizione del “Certamen HistoricumNeapolitanum Francesco II di Borbone “, organizzato dalla Fondazione Il Giglio.
La competizione prevede due prove: la prima è riservata agli studenti del IV e V anno delle scuole superiori e prevede la risposta ad un quesito storico sulla vita di Francesco II di Borbone e la redazione di un tema proposto da una traccia.
La seconda è riservata agli studenti di musica fino al 21° anno di età e prevede l’esecuzione dell’Inno delle Due Sicilie, di Giovanni Paisiello, e di un brano musicale della durata massima di 15’, tratto dal repertorio di Domenico Scarlatti, Francesco Durante, Giovan Battista Pergolesi, Niccolà Jommelli, Niccolò Piccinni, Domenico Cimarosa e Giovanni Paisiello.
Il calendario delle prove è il seguente:
Prova scritta (in presenza): 6 Marzo 2023 ICS Santagada, Plesso Caportano, Via Caportano, 14 bis – PORTICI (Napoli)
Prova musicale (in presenza ed on-line): 13 MARZO 2023 ICS Santagada, Plesso Caportano Via Caportano, 14 bis – PORTICI (Napoli)
I vincitori delle due sezioni riceveranno un premio in denaro di € 250; ai secondi classificati andrà una medaglia in argento, a tutti i partecipanti verrà consegnato un attestato.
La Giuria del premio, composta da docenti universitari e degli istituti superiori, musicisti e dal presidente della Fondazione Il Giglio, Marina Carrese, è presieduta da S.A.R la PrincipessaBeatrice di Borbone-Due Sicilie. (LN169/2023)
Sapevi che Francesco II, mutando opinione sulle concessioni ferroviarie, cui era inizialmente ostile, decise di dare il via alla costruzione di una rete di strade ferrate. Così fece, in effetti, con un decreto dell’agosto1860, con il quale consegnò l’opera ad un gruppo francese, capeggiato dal finanziere transalpino Gustave Delahante, che aveva fra i propri soci anche i Rothschild. Tale scelta fu caldeggiata all’ultimo sovrano duosiciliano dal suo ministro Giacomo de Martino, da un paio di mesi agli affari esteri, nella convinzione che una concessione al Delahante potesse favorire il sostegno della Francia al Regno delle Due Sicilie. L’autorizzazione alla concessione, data col decreto, prevedeva la costruzione di: una lineadal Tronto a Taranto, che sarebbe passata per Foggia e con delle diramazioni per Otranto, Lecce, Bari, Brindisi, Barletta e Termoli; due passaggi transappennici che permettessero la comunicazione tra la linea precedente e Napoli, attraverso sia le valli del Sele e dell’Ofanto, sia le valli del Volturno, del Calore, del Tamaro e del Biferno. La concessione avrebbe avuto una durata di 99 anni.
I Re Cattolici ce ne sono stati tanti e molti di loro hanno rispettato il mandato divino in maniera impeccabile andando, alcune volte, anche oltre i loro doveri fino al punto di diventare Santi. L’ultimo Re di Napoli è stato S.A.R. Francesco II di Borbone delle Due Sicilieche fa molto parlare di se e lo farà ancora per molto tempo ancora per come ha gestito politicamente la fine del Sacro Regno spaccando in due le opinioni e le tesi di accademici, di storici e semplici attivisti. Su una cosa non c’è nessuna divisione e nessun dubbio e questo quando si parla della sua umanità, della sua cattolicità e del suo stile di vita quasi francescano che ha portato il fu Don Massimo Cuofano a costituire“La Fondazione Francesco II delle Due Sicilie”per perorare la causa di beatificazione dell’ultimo Re di Napoli figlio di unaRegina Santa Maria Cristina. Come ampiamente previsto anche in questa situazione S.A.R. Francesco II delle Due Sicilie ha spaccato in due l’opinione pubblica tra chi si oppone ferocemente e tra chi invece pensa che sia la cosa più giusta da fare. Come accade da 160 anni la parte che si oppone quando si parla del Regno è sempre una minoranza anche molto rumorosa grazie al potere che gestisce occupando tutti i posti che contano ma con la presente vogliamo soffermarci sulla maggioranza che con entusiasmo e ferrea volontà vuole mettere l’aureola Sacra in capo al nostro amato Sovrano e venerdì 21 ottobre ’22 alle 21 ne parliamo con Don Luciano Rotolo e Giuseppe Cerchia, clicca di seguito per partecipare.
Sapevi che Nicolò Luigi Judicone, professore di diritto, fu incaricato di tenere i corsi presso la scuola di diritto internazionale e di storia dei trattati. Che fu istituita, nell’agosto 1860, presso il Ministero degli affari esteri del Regno delle Due Sicilie.
Vi proponiamo un articolo di Massimo Cimmino dedicato a Francesco II di Borbone. Si tratta di un’accorata difesa, basata su precisi riferimenti storici, della figura del Re Francesco II; purtroppo, chi ha il potere di scrivere la Storia ha dolosamente umiliato la figura di questo re, ricorrendo a mezzucci vari e, tra questi, il ricorso al termine dispregiativo Francischiello.