Una curiosa utopia sadiana
Nelle sue opere, il Marchese di Sade (1740-1814) descrive un mondo brutale, in cui dominano violenza e sopraffazione, spinte alla loro massima espressione. Esiste però un suo romanzo meno noto in cui, al contrario, descrive una immaginaria società, l’isola polinesiana di Tamoè, in cui regna una perfetta e pacifica convivenza, grazie alla costituzione imposta da un re-filosofo. Sarebbe un’utopia realizzabile?
Gianandrea de Antonellis
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