Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Il Manifesto di Ventotene spiegato ai bambini, e a Giorgia Meloni

Posted by on Mar 31, 2025

Il Manifesto di Ventotene spiegato ai bambini, e a Giorgia Meloni

Nel discorso tenuto alla Camera giorno 19 marzo, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha concluso l’intervento con un riferimento, polemico nei confronti di quanti alla manifestazione di sabato a Piazza del Popolo e anche nel Parlamento hanno richiamato il Manifesto di Ventotene. Per un’Europa libera e unita. Ecco le sue parole: – Ora, io spero che tutte queste persone in realtà non abbiano mai letto il Manifesto di Ventotene perché l’alternativa [che lo abbiano letto] sarebbe francamente spaventosa.

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Louis-Joseph Méjan, l’anarchia e la fine delle Rivoluzioni Napoletana e Francese di Giuseppe Gangemi

Posted by on Mar 24, 2025

Louis-Joseph Méjan, l’anarchia e la fine delle Rivoluzioni Napoletana e Francese di Giuseppe Gangemi

Giorno 13 giugno 1799, con l’ingresso dei Sanfedisti in Napoli, finisce la Repubblica Napoletana. I Francesi già dal 25 maggio si sono ritirati nel Castello di Sant’Elmo, che domina la città. Sono in tutto 1.400 al comando del colonnello Louis-Joseph Méjan o Méjean. La sera del 13 giugno, entrano in città pochi Sanfedisti. “Deve attribuirsi a miracolo l’ingresso di Ruffo perché il giovedì la sera, appena cinquant’uomini penetrarono in Napoli, ed alle grida di ‘Viva il Re’ di pochi ragazzi, si sparse il terrore in tutti i riscaldati e risoluti Giacobini detti Patriotti, immediatamente si chiusero nei forti e in Palazzo” (Carlo De Nicola, Diario Napoletano, 209-210).

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Un parallelo tra il suicidio letterario di Ugo Foscolo e quello reale di Francesco Lomonaco di Giuseppe Gangemi

Posted by on Mar 17, 2025

Un parallelo tra il suicidio letterario di Ugo Foscolo e quello reale di Francesco Lomonaco di Giuseppe Gangemi

Nel 1796, Ugo Foscolo concepisce un romanzo epistolare, Ultime lettere di Jacopo Ortis, in cui data, a sei giorni prima della firma del Trattato di Campoformio, la famosissima frase che apre il romanzo e fa esplicito riferimento alla sostanza di quel Trattato: “Il sacrificio della patria nostra è consumato: tutto è perduto: e la vita, seppure ne verrà concessa, non ci resterà che per piangere le nostre sciagure, e la nostra infamia. Il mio nome è nella lista di proscrizione, lo so: ma vuoi tu ch’io per salvarmi da chi m’opprime mi commetta a chi mi ha tradito?” Questa apparente anticipazione della data non è un’incongruenza. Il Trattato di Campoformio definisce nei particolari la consegna di Venezia agli Austriaci già concordata, e sicuramente nota nelle linee generali, il 18 aprile 1797 alla firma del Trattato di Loeben.

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Le tre anarchie di Lazzari e Sanfedisti e la crisi di riconoscenza dei Giacobini napoletani di Giuseppe Gangemi

Posted by on Mar 10, 2025

Le tre anarchie di Lazzari e Sanfedisti e la crisi di riconoscenza dei Giacobini napoletani di Giuseppe Gangemi

Perché Carlo De Nicola, borbonico, spesso critico nei confronti del proprio re, scriva nel proprio Diario di tre anarchie e non definisca anarchia il periodo dell’occupazione francese, è semplice da comprendere: egli prova un forte sollievo per il fatto che la parte della città in cui vive viene solo marginalmente toccata dai saccheggi delle truppe francesi.

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Il ruolo di Mario Pagano nella dissoluzione del processo penale nella Repubblica Napoletana

Posted by on Feb 24, 2025

Il ruolo di Mario Pagano nella dissoluzione del processo penale nella Repubblica Napoletana

Giuseppe Gangemi

Giorno 31 gennaio, una settimana dopo la proclamazione della Repubblica, Mario Pagano e Giuseppe Antonio Abbamonte ricevono il compito di organizzare il Tribunale di Giustizia (dal Diario di Carlo De Nicola). Giorno 19 febbraio 1799 viene approvata una legge che istituisce due tribunali speciali: uno chiamato Commissione di Polizia che valuta i reati fino a sei mesi e può decretare l’esilio, l’altro chiamato Alta Commissione Militare, il cui giudizio è inappellabile, che può comminare condanne a morte. Il motivo di questa riforma, come dichiarato nel cappelletto alla legge, sta nel fatto che il Governo ha arrestato molte persone e le carceri sono piene.

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