Assedio in Sicilia per l’Unità d’Italia, sospesa anche la libertà di stampa
Riprendiamo con i generali che tradirono il giuramento fatto al re Borbone e passarono alla guida del re di Sardegna. Tra tutti il generale Pinelli dove, nella nota del Buttà, “I Napoletani al cospetto delle nazioni civili”, si evince che giunse giovanissimo a maresciallo di campo. Sua moglie ebbe in dono dalla Regina 30 mila ducati di dote e il marito nominato conte, ufficiale di San Giorgio e di San Ferdinando, anche se nel 1848 aveva fatto i quadri dell’esercito italiano, fu sottoposto a giudizio penale ed esonerato per grazia del re.
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