Posted by altaterradilavoro on Nov 2, 2024
CURIOSO COMMERCIO
DEI MEMBRI DEL PARLAMENTO ITALIANO
Troviamo nella Gazzetta del Popolo del 27 luglio 1861 seguenti particolari, a cui potremo fare di molte e curiose aggiunte, se avessimo la libertà che gode la Gazzetta del Popolo:
«Il sig. ministro Jacini avea fatta il primo la proposta di accordare ai rappresentanti della nazione il trasporto gratuito sulle ferrovie. — E c’era dell’equità. Servono il paese gratuitamente; si faccia dunque il possibile, perché possano almeno essere esenti da spese per condili-si da lontane località alla sede del Parlamento. — E così fu fatto; e mono qualche rarissima eccezione, non sappiamo che alcuno siasi fatto lecito di offendere con bassi abusi la propria dignità. Allora erano rappresentate in Parlamento le antiche provincie, la Lombardia, l’Emilia e la Toscana.
Read More
Posted by altaterradilavoro on Ott 29, 2024
I MANGIAPOPOLI NEL MANGIAMENTO NAZIONALE (Pubblicato il 19 luglio 1864)
Il 4 agosto del 1862 discutevasi nella Camera dei deputati la proposta patriottica fatta da Pietro Bastogi di accollarsi l’impresa delle strade ferra te meridionali, e il ministro dei lavori pubblici ch’era il signor Depretis, non sapeasi adagiare a questa proposta. «Noi abbiamo in Italia, dicea il Depretis, molte compagnie incomplete, e fra queste vi è la compagnia Vittorio Emanuele dopo la separazione della Savoia, e bisogna provvedere». Il deputato Susani interrompeva il ministro esclamando: La mangieremo! Ed il ministro: «La mangierete? Bisognerà vedere se si lascierà mangiare. È facile il dire: la mangieremo». (Atti uff. N. 838, pag. 3254, col. 3^).
Read More
Posted by altaterradilavoro on Ott 28, 2024
«Oggi la lotta politico-elettorale non è fra conservatori e democratici, ma tra conservatori e conservatori». Sembrerebbe una citazione tratta da un quotidiano progressista dei nostri giorni. Invece è stata scritta dalla penna e dell’illuminato intelletto di Gaetano Salvemini, meridionalista di Puglia. Sta nel suo celebre testo «Il ministro della malavita» in cui, oltre che accusare di molte nefandezze Giovanni Giolitti (che vediamo nella foto di apertura, nella celebre caricatura che gli fece il periodico L’Asino), ebbe il merito di porre il problema del suffragio universale.
Read More
Posted by altaterradilavoro on Ott 28, 2024
ELENCO DELLE LOGGIE MASSONICHE
Più volte abbiamo fatto notare l’importanza grande che ha per la storia la cognizione della potenza e delle arti della frammassoneria; imperocché tutto il gran lavoro della rivoluzione in Europa si fa per opera delle loggie massoniche. 1 principi sono tutti più o meno circondati e menati pel naso dagli affigliali della framassoneria. E questo basta per ispiegare come vedonsi sovente i sovrani stessi, che professano dottrine conservatrici e cattoliche, far guerra quando più, quando meno aperta alla Chiesa ed al suo Capo. Sarebbe cosa non meno curiosa che istruttiva l’avere un catalogo esatto di tutti i framassoni dell’Europa. Quanti uomini di Stato che passano per onest’uomini, che affettano un cattolicismo illuminalo e sincero, si vedrebbero risplendere nei primi gradi dell’esercito massonico!
Read More
Posted by altaterradilavoro on Ott 27, 2024
L’IMMAGINE DELLA LIBERTÀ NEI, REGNO D’ITALIA (Pubblicato il 5 agosto 1863)
«Vi sono dei momenti terribili, in cui è necessario di velare per qualche istante la statua della libertà». Così il deputato Castagnola nella tornata del 31 di luglio (Alti vff. della Camera, N» 213, pag. 816, col. 3).
«Io non temerei, per usare una frase sovente ripetuta, di gettare un velo sull’immagine della libertà». Così il senatore Scovazzo nella tornata del 29 dì luglio (Atti uff. del Senato, N. 66, pag. 233, col. 2).
Read More
Posted by altaterradilavoro on Ott 27, 2024
Michele Eugenio Di Carlo ha la rara capacità, pur quando racconta eventi lontani nel tempo, com’è giusto che faccia chi scrive di storia, di farti capire il presente. Quando si riportano alla luce fatti ed eventi locali, si corre sempre il rischio di indulgere a quella storia événementiel tanto criticata da March Bloch e Lucien Febvre. Di Carlo esorcizza questo rischio, conducendo per mano il lettore a vivere l’epoca che narra, a fargli respirare quell’atmosfera, fino a fargli scorgere il filo che annoda quei fatti remoti all’oggi. Il nocciolo sta nell’abilità con cui Michele maneggia i documenti, utilizzandoli quali descrittori di un humus, d’un modo d’essere e di pensare. Tanto per dire, devo al suo saggio “Contadini e braccianti nel Gargano dei briganti” una più puntuale comprensione di quella stagione drammatica che comportò, in nome dell’unità d’Italia, l’occupazione manu militari del Mezzogiorno.
Read More