Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

LA PASSIONE DI GESU (Marco 14,1-15,47)

Posted by on Mar 28, 2024

LA PASSIONE DI GESU (Marco 14,1-15,47)

Mancavano due giorni alla Pasqua e agli Àzzimi, e i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di catturare Gesù con un inganno per farlo morire. Dicevano infatti: «Non durante la festa, perché non vi sia una rivolta del popolo».

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VENERDI SANTO UN PONTE TRA SESSA E TROJA

Posted by on Mar 28, 2024

VENERDI SANTO UN PONTE TRA SESSA E TROJA

Come è noto la “Settimana Santa” in tutto il Regno è sentita e vissuta con grande partecipazione ed intensità ed ogni anno la rappresentiamo su questi canali e questa volta lo faremo costruendo un ponte tra due perle dell’amata Patria Napolitana che sono Sessa, già Ducato, e Troja in Capitanata che custodiscono e vivono due rituali diversi che hanno in comune comunità che vivono con forte spiritulità e fede la “Passione” di nostro “Signore Gesù Cristo”. Di seguito due brevi video sintesi delle due commemorazioni con il contributo di Pino Marino da Troja

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“La Settimana Santa di Sessa Aurunca” ne parliamo con Pasquale Ago

Posted by on Mar 27, 2024

“La Settimana Santa di Sessa Aurunca” ne parliamo con Pasquale Ago

La “La Settimana Santa di Sessa Aurunca” già Ducato, ormai è diventato un appuntamento atteso non soltanto dalla comunità sessana ma dal mondo intero. Non esagero a dare una dimensione universale ai riti della “Settimana Santa” sessana perchè è da 5 secoli, forse da ancora prima, che Sessa dimostra la sua enorme fede cattolica vivendo con intensità e totale partecipazione i riti e liturgie dei giorni più importanti per il mondo della cristianità. Evento Sacro che assume le forme che vediamo ora nel Regno di Napoli durante l’Impero delle Spagne e, anche se simili a tanti che si tengono in altri luoghi del Mediterraneo Latino, è un unicum assoluto a cominciare dal suggestivo e travolgente “Miserere”. Martedì 04 aprile alle 21 ci spiegherà perchè di questa unicità il Priore dell’Arciconfraternita del SS Crocifisso Pasquale Ago e per ascoltarlo basta cliccare di seguito

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IL RISORGIMENTO ? UN MOVIMENTO ELITARIO ANTICATTOLICO, è la tesi di Federico Bozzini

Posted by on Mar 20, 2024

IL RISORGIMENTO ? UN MOVIMENTO ELITARIO ANTICATTOLICO, è la tesi di Federico Bozzini

La controstoria veneta di Bozzini: ripubblicato «L’arciprete e il cavaliere». Cislino, esponente del «dissenso» cristiano, accusa:; l’ammistrazione italiana colpì le fasce più deboli…. Parliamo di Federico Bozzini, una singolare figura di storico non accademico, scomparso nel 1985, di cui la casa editrice Santi Quaranta ha oggi ripubblicato L’arciprete e il cavaliere. Il Veneto nel Risorgimento (233 pp., 13 euro), volume dagli intessanti spunti storico-letterari.


Bozzini nasce a Verona nel 1943, frequenta scuole cattoliche e, muovendosi tra le fila della Cisl, alla fine degli anni Sessanta si avvicina all’area del cosiddetto «dissenso cattolico». Nel 1979 lo troviamo tra i fondatori di «Ombre bianche », rivista dell’operaismo cattolico regionale, autofinanziata da autori e lettori, nel cui primo numero firma l’articolo «Veneto è bello ». Qui si legge: «Se io sono veneto, di origine cattolica e della Cisl risulterei ridicolo se tentassi di entrare in crisi recitando il copione del piemontese laico e della Cgil. Per quel tanto che le definizioni hanno contato nella mia esperienza individuale, è su di loro che devo far opera di riflessione e revisione. E per questo trovo utile prendere in considerazione quella qualifica fastidiosa, che è il mio essere veneto».

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ARGENTINO D’ARPINO LA PIETRA BORBONICA TORNA ALLA CASA DEL PADRE

Posted by on Mar 16, 2024

ARGENTINO D’ARPINO LA PIETRA BORBONICA TORNA ALLA CASA DEL PADRE

Argentino D’Arpino, uomo vero, napolitano e borbonico vero al cui cospetto dobbiamo tutti inchinarci, è tornato alla casa del Padre percorrendo i campi elisi partendo dalla sua Sora. Quanti “fintaiuoli” ci sono nel fantomatico mondo borbonico e quanti, a parole, affermano di servire la causa mentre invece se ne servono, cosa che non ha mai riguardato Argentino che ha speso una vita per perorare la causa napolitana con tanta passione ed energia cominciando tanti anni fa quando quasi nessuno conosceva la storia del Regno delle Due Sicilie. Argentino ha sempre concepito l’identitarietà non come una passione ma come una vera missione che lo ha portato a compiere una vera e propria impresa, quella di percorrere metro-metro il confine tra lo stato Papalino e quello Regnicolo partendo Terracina per terminare a Civitella del Tronto che è durato anni fino ad arrivare alla pubblicazione del testo “Testimoni di Pietra”. Presente quando abbiamo commemorato, in forma solenne, l’eccidio di Isola Liri del 1799, presente come ospite d’onore in molti nostri convegni e lo ricordo con grande affetto quando nella sua Sora abbiamo messo in scena lo spettacolo “Voci, Suoni e Canti dei Briganti in Terra di Lavoro”. Qualche anno fa fu abbattuto il cippo di confine ubicato sulla casilina tra Arce e Ceprano e dopo aver sollecitato il comune di Arce a rimetterlo a posto senza avere nessuna risposta, chiamo Argentino per chiedere come fare e dopo poche ore mi richiama dicendomi che di li a poco tutto sarebbe tornato a posto grazie al Sindaco di Ceprano. Un uomo di Pietra che la prima cosa che farà quando sarà davanti a Pietro, ne sono certo, è quello di chiedergli dove sono le Pietre con la bandiera del Regno scolpite perchè vuole sedersi li. Grazie per tutto Argentino e noi autenticamente napolitani cercheremo con tutte le nostre forze di innaffiare, concimare e far crescere il seme che hai sotterrato per far nascere l’albero pieno di Gigli.

Claudio Saltarelli

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